NORAGAMI
Titolo: Noragami
Regia: Kotaro Tamura
Musiche: Taku Iwasaki
Studio: Bones
Episodi: 12 + 2 OAV (speciali)
Durata: 24 minuti
Anno: 2014
Genere: Commedy, fantasy, dramma
TRAMA
Hiyori Iki era una normale studentessa di scuola
media, almeno fino a quando viene investita da un autobus mentre cercava di
salvare la vita di una persona poco prima incrociata per strada di nome Yato.
Questo incidente la costringerà ad iniziare una vita non poco bizzarra. Dopo
aver conosciuto Yato, il quale le rivela di essere un Dio, scopre che il suo
corpo, dopo l'incidente, inizia ad addormentarsi di colpo, e di conseguenza la
sua anima subirà una sorta di separazione temporanea. Incapace di risolvere da
sola il problema, chiede aiuto a Yato, il quale promette di aiutarla in cambio
di 5 yen. Yato, a sua volta, è alla ricerca di uno Strumento Divino, del quale
ogni Dio non può fare a meno di avere e lo troverà nell’anima del ragazzo Yukine.
Come avrete notato sto cercando di
espandere quello di cui tratto nel mio blog perché oltre alla mia grande
passione per i libri sono anche una videogiocatrice (anche se non
espertissima), una lettrice di manga e vedo abbastanza anime preferendo quelli
che si riescono a concludersi in 13-25 episodi e non soffrono della lunghezza
estrema degli shonen moderni (One Piece, Naruto per intenderci).
Vi porto come primo esperimento la
prima serie di Noragami anime che deriva dall’omonimo manga scritto da
Adachitoka (coppia di mangaca composta da Adaki e Tokashiki).
L’anime si trova solo
sottotitolato, mentre la seconda stagione è stata acquista dalla Dynit e si
trova sottotitolata su VVVVID, sito di streaming gratuito e legale di
buonissima qualità sulla quale si trovano sia serie che film.
Questa serie con i suoi personaggi
e situazioni mi ha fatto innamorare tanto che la prima stagione, l’unica di cui
parlerò nel post, l’ho visionata in una serata.
Se parliamo dell’aspetto più
tecnico l’animazione mi è piaciuta soprattutto per le scene di battaglia e
l’aspetto grafico dei mostri, questi ammassi di occhi e di colori super sparati
che si contrappongono al buio della notte. Nello stesso modo sia il colore
degli occhi di Yato e Yukine o quello della coda di Hiyori vengono enfatizzati
in sfondi monocromatici od oscuri.
Il disegno e' fluido e accattivante. Riesce ad essere innovativo e classico nei momenti piu' tranquilli.
Quando ci troviamo nelle scene comiche l'importanza viene data ai volti che tendono a diventare molto caricaturali e divertenti. Anche se siamo in uno shonen, cioè manga concentrato sulle battaglie, quest’ultime non sono poi molte, anzi ci vediamo davanti un grande approfondimento psicologico di Yukine e interi episodi di calma. Allo stesso modo il genere commedia risalta molto nelle prime puntate e nei due AOV, ma lascia lo spazio ad argomenti più seri quando è necessario.
Quando ci troviamo nelle scene comiche l'importanza viene data ai volti che tendono a diventare molto caricaturali e divertenti. Anche se siamo in uno shonen, cioè manga concentrato sulle battaglie, quest’ultime non sono poi molte, anzi ci vediamo davanti un grande approfondimento psicologico di Yukine e interi episodi di calma. Allo stesso modo il genere commedia risalta molto nelle prime puntate e nei due AOV, ma lascia lo spazio ad argomenti più seri quando è necessario.
Sono molto contenta di queste
scelte perché si crea una giusta
commistione di generi senza che uno predomini sull’altro e senza che l’anime
diventi pesante nella sua narrazione.
Le musiche mi sono molto piaciute
perché sono incalzanti nelle scene di battaglia e la sigla è una delle poche
che voglio sempre rivedermi poiche' piena di ritmo e con un ritornello facile da
ricordare anche se in una lingua così diversa dalla nostra come il giapponese.
Le musiche sono una commistione di
rap e ritorni di chitarra elettrica e batteria, ma abbiamo anche melodie più
tranquille per i momenti leggeri e silenzi dove è necessario.
Qui sotto vi metterò la sigla per
farvi capire cosa intendo.
Il mondo di Noragami si divide
in due la Riva Vicina (il nostro mondo) e la Riva Lontana (l’aldilà) però ci
sono delle entità che si muovono tra questi due mondi e questi sono:
Strumenti Divini e Ayakashi (una massa di
emozioni negative e disgrazie).
Foto di uno di questi Ayakashi --->
Per quanto riguardo gli dei ci sono
sia dei inventati come Yato e dei realmente esistenti nella cultura giapponese
come Tejin, il dio degli studenti, molto popolare e amato con milioni di
richieste ogni giorno.
In questo mondo gli dei nascono dai
desideri degli uomini e il loro lavoro é sia esaudire i desideri degli uomini
al prezzo di 5 yen che distruggere gli Ayakashi. Molte volte le due cose coincidono
perché gli Ayakashi sono ammassi di emozioni negative ed influenzano con questa
malignità le anime degli esseri umani portandoli a passare il limite come
uccidere o suicidarsi.
Una questione interessante sono gli
Strumenti Divini, anime di esseri umani che non passando nella Riva Lontana, ed
essendo pure, possono essere utilizzate dagli dei come armi per purificare e
distruggere gli Ayakashi.
<--- Foto di Yato e Yukine come suo Strumento Divino
Gli dei dando un nome a queste anime ne entrano in
possesso e il loro rapporto diventa simile a quello tra padre e figlio o amici
come nel caso di Yako e Yukine.
Gli Strumenti Divini però sono
anche considerati solo oggetti poiché appena danneggiano il loro padrone
vengono allontanati e abbandonati o addirittura uccisi. Questa oggettivazione
viene palesemente ripetuta negli episodi, ma Yato volendo riscattarsi per
il suo passato e salvare Yukine, visto la sua età problematica, rifiuta la cosa e
cerca in tutti i modi comportarsi da amico.
Iniziamo a parlare dei personaggi.
Yato é descritto come un dio minore
e vagabondo che accetta ogni desiderio degli esseri umani per
cercare di
raccattare più soldi possibili così da costruire un tempio e diventare una
divinità famosa.Questa sua vena vagobonda gli fa continuare a perdere i suoi Strumenti Divini che vogliono un
padrone più importante e che possa farli vivere in modo più dignitoso. Ovviamente è anche usato come spunto per le gag comiche della serie fra lui e Yukine.
Yato, però, nasconde un lato oscuro
infatti prima era un dio della catastrofe. Questi dei sono
coloro che accettano
di avverare i desideri più nefandi delle persone come gli omicidi. Un dio può
esistere solo finché viene pensato dagli umani se no scompare, in realtà la
situazione è un po’ più complessa ma viene spiegata nella seconda serie e non
voglio parlarvi di essa.
Il cambiamento di Yato non ha una
spiegazione visibile, ma noi sappiamo che è disposto a tutto per salvare
Yukine.
Questa poca consapevolezza nei
riguardi dei pensieri di Yato l’ho apprezzata. Lui è un dio e come tale è normale che noi non
possiamo capire tutto quello che prova e anche le sue risposte molto distaccate
nella fasi più serie sono ottime.
Hiyori viene considerata la
protagonista dell’anime e come tale ha una bontà eccesiva, delle volte pecca di
poca intelligenza, ingenua fino all’osso e farebbe di tutto per i suoi amici.
Questo personaggio non ha uno
sviluppo interessante come non ha una storia interessante. È una normalissima
ragazza di 15-16 anni che va a scuola e segue la lotta libera, finché un giorno
cerca di salvare Yato da un camion e la sua anima si stacca dal corpo. Da
questo momento si troverà in uno stato di non morte, non vita poiché può non
consapevolmente far uscire l’anima dal corpo e viaggiare con Yato e Yukine. Non
ho molto altro da dire su di lei perché non mi fa né caldo né freddo.
Adesso parliamo del mio personaggio
principale preferito: Yukine.
Lui è un ragazzino che ha un anno
in meno di Hiyori ed è morto in circostanze a noi sconosciute. L’unica cosa che
sappiamo sul suo passato le vediamo per pochi attimi nella mente di Yato e poi
basta. La cosa ha senso perché se Yukine si ricordasse del suo passato non
potrebbe accettare il fatto di andare oltre e non interessarsi alla vita dei
suoi cari.
Sappiamo anche che doveva essere un
anima pura e morta non per suicidio, perché è essenziale per essere uno
Strumento Divino.
La maggior parte delle puntate sono
basate proprio sull’accettazione di Yukine della sua nuova natura e il tutto
culmina in “Oltre il limite” & “Nome”, le puntate più belle.
Yukine è un umano al 100% e prova
tutti i sentimenti contrastanti di essere un anima che vive fra i vivi. La sua
sofferenza, i suoi desideri, i suoi sogni infranti possiamo capire tutto e
compatirlo. La sua nuova natura non è facile e il legame problematico con Yato
che ha una facciata fredda non aiuta il processo, è impossibile non soffrire
con lui.
Oltre a tutti i problemi Yukine si
trova anche nell’età dell’adolescenza che di per sé è problematica, come
possono confermare tutti quelli che ci sono passati. Abbiamo una persona
giovane, ferita, egoista e distruttiva che non vuole accettare la sua nuova
situazione. È caratterizzato in modo perfetto.
Non guardare se siete intenzionati a vedere la serie e' parte dell'episodio "Nome". Sono i 9 minuti centrali.
Capite adesso fino a che punto si
spingerà il problema, ma non posso incolpare Yukine di nulla. Lui aveva bisogno
di una guida, ma nessuno lo ha aiutato e si è dovuto arrivare a toccare il
fondo per risalire.
Ovviamente ci sono altri personaggi
e situazioni, ma lascio qualche sorpresa spero di avervi interessato e cercherò
di portare anche altri anime se li vorrete.
Grazie.
Brava Veronica è scritto abbastanza bene dai! Si sei riuscita ad accendere in me un pò di curiosità. Ottima la descrizione dei personaggi! Anzi quella è la chiave per incuriosire il lettore senza tanti spoiler! Il tema è molto interessante, devo ammettere che mi ricordava per certi versi Death Note
RispondiEliminas
RispondiEliminaDavvero interessante il fattore emotivo/psicologico divino: alieno al nostro modo d'essere e di pensare. A parte qualche stupidaggine grammaticale (che si può tranquillamente correggere senza problemi), è stata un'ottima lettura: dettagliata ed intrigante. Io ormai non seguo più Anime, vista la mole di spazzatura e di "prevedibilità" che ormai è parte del mondo nipponico; ma sei riuscita a farmi tornare interesse.
RispondiEliminaMolto brava Veronica.
Veronica te la cavi molto bene nella scrittura! Mi hai incuriosita molto e penso che in futuro mi guarderò questo anime. Dopo aver visto FullMetal Alchemist Brotherhood molti mesi fa, non sono più riuscita a trovare un anime che mi intrigasse, vedremo un po' con questo ;) E' un vero peccato che come in molti altri casi anche qui la protagonista femminile sia molto buona e ingenua e non abbia uno sviluppo interessante, ma quel Yukine sembra davvero un bel personaggio
RispondiEliminaClaudia dopo FullMetal Alchemist anche io ho avuto un momento mentre pensavo: Non leggo piu' nulla. Non ho ancora trovato un prodotto di quel livello.
EliminaAnime interessante, mi piace la descrizione della serie e dei personaggi.
RispondiEliminaAffascinante il fatto che, ci siano questi giochi di colori, che vengono risaltati dalle sfumature grige.
Non lo conoscevo ma leggendo dalla trama, alle descrizioni dei personaggi ed alle tue impressioni mi ha parecchio incuriosito!! Magari quando riuscirò ad avere il tanto amato tempo, lo guarderò sicuro. Lo stile mi ha ricordato l'anime Ao no Exorcist che, se non hai visto ti consiglio caldamente (anche se purtroppo gli ultimi episodi si discostano troppo dal manga ed a me ha fatto girare non poco i co****ni). Ah, dimenticavo è serie unica da 25 episodi quindi rientra nei tuoi standard ;)
RispondiEliminaP.S. Hai un blog e non mi dici nulla!?!?!? ;)