C’ERA UNA VOLTA
5x12
ANIME DEI
DEFUNTI
OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Puntatona,
puntatona, PUNTATONA!!!!
Se
tutte le serie ricominciassero così sarebbe il paradiso. Dopo una prima metà
con alti e bassi, ma che riusciva, soprattutto nelle stoccate finali ad
intrattenere, adesso siamo subito sbattuti nell’azione e la cosa mi piace un
sacco.
Partiamo
subito dal nuovo cattivo: Ade. É l’ultimo che appare, ma io ho deciso di
parlarne per prima cosa, perché mi sono innamorata di lui come cattivo,
potrebbe battere Peter Pan.
Prima
però di lodarlo incondizionatamente vi parlerò della pecca. I capelli blu in
computer grafica. La bruttezza! Ok lo so che Ade nel cartone ha i capelli fatti
di fiamme blu, ma qui stona troppo, lasciategli la sua pettinatura. Fatemi un grande
Ade grazie al carattere, non con i capelli blu.
Tolti
i capelli, lui mi piace un sacco. È cattivo, manipolatore, potente: fantastico.
Solo
come viene presentato è geniale. Lui su un trono con una donna che gli fa la
pedicure mentre ascolta Paganini e sorseggia il vino, rilassatissimo e con una
voce tagliente. Bello.
Rimarrà
nella storia per come ha conciato Cora, personaggio detestabile dalla prima
puntata della seconda stagione e finalmente a la fine che merita.
Va
a far la donzelletta che vien dalla campagna Cora, va .. va.
Ora
dopo la mia piccola digressione sull’uomo su cui ripongo enormi speranze
parliamo del contesto.
Il
limbo è il luogo dove stanno tutte le anime con conti in sospeso e perciò
vediamo molti personaggi delle vecchie serie, cosa che potrebbe diventare
pericolosa e interessante allo stesso momento dipende da come la giocano. Fino
ad ora benissimo, lo ammetto.
Il
fatto di aver riutilizzato Storybrooke e l’orologio come set non mi ha fatto
impazzire. Ok, lo hanno spiegato perché Regina afferma che probabilmente
l’incantesimo che aveva lanciato aveva preso l’idea per la costruzione di
Storybrooke dal limbo, ma non mi piace lo stesso la cosa.
Per
quanto riguarda gli incontri con i defunti abbiamo appena inizia la puntata un
incontro stringi cuore fra Neil e Emma. Un incontro non troppo lungo, ma pieno
di sentimento, ho apprezzato che i personaggi siano rimasti fedeli a loro
stessi. Neil continua ad amare Emma, ma è arrabbiato a causa dell’amore che
Emma prova per Hook, solo preoccupato delle sfide che dovrà incontrare.
Neil
non ha smesso di amare Emma, Emma non ha smesso di amare Neil, ma Emma è viva e
deve andare avanti e Neil lo sa e ne è felice, infatti se ne va con un sorriso.
Il
vero master piece della puntata però è Henry, e non il ragazzino, ma il padre
di Regina.
Ho
adorato ogni momento in cui era in scena. Un uomo così pieno d’amore per la
figlia, ma allo stesso tempo così debole da farsi schiacciare da tutte le donne
della sua vita.
Questa
debolezza è sempre sottolineata, ma contrasta con la forza dei suoi sentimenti
e con la sua determinazione acquisita nel limbo. E’ un personaggio che si è evoluto
bene per essere un terziario.
L’amore
del padre così puro e voglioso di far sbocciare il buono di Regina, si
contrappone all’affetto distorto che Cora prova per la figlia.
Cora
afferma e riafferma che vuole la felicità della figlia, ma non ci crederò mai e
infatti avevo ragione, lei vuole bene a se stessa e al potere e per questo:
Donzelletta. Quanto sono stata bene dopo quella scena.
Non
voglio dirvi molto delle conversazioni tra il padre e Regina perché sono
davvero belle e vorrei che poteste vederle in tranquillità.
Per
il finale mi sono tenuta l’oggetto caldo: il ritorno di Peter Pan.
Peter
adesso è il proprietario del negozio di Gold e con quel vestito e la cravatta
fa davvero un bel figurone. Cattivo e bastardo come sempre vuole prendere il
posto di uno della banda di Swan a caso per tornare in vita e Gold non sembra
neanche più di tanto dispiaciuto. Lo dice con una voce così tranquilla e
diabolica che mi piace un sacco.
Una
combutta Ade-Pan starebbe davvero bene. La voglio.
Nota
dolente la poca presenza di Hook che si capisce non essere nel limbo, ma nell’inferno
ed è un po’ così accennata la cosa.
Gasatissima
e pronta per la prossima settimana. Non vedo l’ora.
La questione di Camelot la risolveranno, o rimarra' nel nulla?
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