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lunedì 5 ottobre 2015

Dragon age: Il trono usurpato - David Gaider



DRAGON AGE:
IL TRONO USURPATO


Titolo: Il trono usurpato
Autore: David Gaider
Serie: Dragon age
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Prezzo: //
Prezzo E-book: 9,99
Pagine: 344
Anno: 2012


TRAMA
Dopo che sua madre, l’amata Regina Ribelle, è stata tradita ed assassinata dai suoi sleali Lord, il giovane Maric diventa il capo della rivolta per liberare la sua terra dal giogo di un tiranno straniero.
I suoi concittadini vivono nella paura; i comandanti lo considerano inesperto: gli unici suoi veri compagni sono Loghain, un insolente giovane fuorilegge che gli salvò la vita, e Rowan, la splendida fanciulla guerriera sua promessa sposa sin dalla nascita. Circondato da spie e traditori, Maric deve trovare non solo il modo di sopravvivere, ma
anche quello di compiere il suo destino: riportare la libertà a Ferelden e restituire alla sua discendenza il trono rubato.

OPINIONE PERSONALE (no-spoiler)

Oggi parliamo di un genere particolare di libri, quelli tratti da videogames. Ovviamente questo genere di libri può interessare solo ad un pubblico che ha amato la saga videoludica citata, ma lo trovo anche un ottimo punto di partenza per chi vuole addentrarsi nel mondo del Thedas senza aver mai preso un pad in mano.
Partiamo da due fatti:
1.      L’unico genere che merita un libro è il gioco di ruolo
2.      Ha senso farlo se la storia narrata nel libro è antecedente, o in caso la saga si conclusa, successivo a ciò che è narrato nel gioco.

Io amo la saga di Dragon Age. Tutta la storia che andiamo ad affrontare nei tre capitoli usciti è perfettamente calata nel mondo narrato egregiamente tramite il codex, ed essendo un mondo che varia con le scelte fatte nei precedenti capitoli, ognuno può avere un esperienza singolare dei vari titoli.
Questo come gli altri libri scritti da Gaider sono collocati in un tempo precedente ai fatti che troviamo narrati in Dragon Age Origins, il primo della serie. Cosa che è geniale. La storia antecedente nei giochi ci viene in piccola parte narrata, ma viene presa come immutabile perciò non c’è nessun legame con i giochi.  In questo in particolare vedremo come Maric, aiutato da Loghain, ha guidato la ribellione dei fereldiani contro gli invasori Orlesiani.
Partiamo facendo una piccola panoramica del mondo.
Esistono umani, elfi, nani e qunari, ma qui gli ultimi non li vediamo, e la prime due razze possono avere al loro interno i maghi.
Il Thedas, il continente nel quale è narrata la storia, è diviso a grandi linee in tre vasti regni:
1.      L’impero Tevinter: antico impero governato dai maghi e che prima del primo flagello governava su tutte le terre.
2.      L’impero d’Orlais: regno dove è situata il capo religioso della chiesa, la Divina, e dove si trova una società simile a quella della Francia di Luigi XIV. Da notare che i personaggi che vivono qui hanno l’accento francese
3.      Il regno del Ferelden: qui è dove si situa la nostra storia. E’ un regno antico che è stato circa 100 anni prima invaso dall’Orlais e vuole ritrovare la libertà.
4.      Poi esistono i Liberi Confini, molti regni indipendenti come Antiva e Navarra e le regioni dominate dai qunari.

Potrei parlarvi per ore dell’universo creato da BioWare, ma qui riduciamoci a parlare oggettivamente del libro.
Essendo la storia antecedente ai giochi non crea problemi di lacune date da non aver giocato la trilogia, anche se per chi come me ha giocato i titoli ci sarà un maggior coinvolgimento emotivo nella storia.
Prendiamo ad esempio Loghian che vediamo trasformarsi da figlio di un bandito a primo generale del futuro re Maric. Se avete giocato Origins ci sarà una certa reazione alla sua presenza, ma vi posso assicurare che anche in questo libro si potrà provare la stessa forte emozione provato dopo il prologo.
Per carità è un personaggio ben scritto che si fa odiare, da me, per motivi comprensibile e non del tutto sbagliati, ma personalmente trovo che prima la tua fedeltà vada alla felicità del tuo amico che ad un ideale, per quanto questo sia moralmente accettabile.
La traduzione del testo è sommaria e molte volte ci troviamo davanti ad errori di grammatica e di sintassi, cosa che però va a migliorarsi nei libri successivi.
Questa traduzione lasciata andare per campi crea un ostacolo in più a chi non conosce i titoli, oltre al fatto che l’immersività della storia va a risentirne.
Per quanto riguarda i personaggi mi sono piaciuti molto perché vediamo un reale sviluppo di tutti.
Maric, ad esempio, possiamo vederlo passare da giovane impaurito a condottiero e re ammirato e seguito.
Le avventure si susseguono nelle Selve Korkari di cui scopriremo la pessima fame e soprattutto con l’incontro di Maric con Flemath e il patto che non ci viene svelato fa salire l’adrenalina a mille.
Vedere gli intrighi, il contrasto fa orlesiani e i fereldiani, con le loro tradizioni e i loro credi. Vedere un popolo fiero che non si piega.
Non è un libro imperdibile o perfetto, ma a me è piaciuto molto dato il mio legame con la saga e spero di aver allettato un pochino chi non hai mai visto la saga.
Forse è la recensione peggiore o più confusa fatta, ma spero che il messaggio sia arrivato.






venerdì 15 maggio 2015

Guai nella prateria - Andrew Grey - Storie della prateria N*02



GUAI NELLA PRATERIA



Titolo: Guai nella prateria
Saga: Storie della prateria
Autore: Andrew Grey
Editore: Dreamspinner Press
Prezzo: //
Prezzo E-book: 4.67
Pagine: 178
Anno: 2012


QUESTO LIBRO HA TEMATICHE M/M

TRAMA
Fra i ranch confinanti degli Holden e dei Jessup, i rapporti sono tutto fuorché amichevoli – Jefferson Holden e Kent Jessup si detestano. Ma nonostante il rancore pluriennale fra i loro genitori, Haven Jessup non riesce proprio a provare odio, soprattutto dopo che Dakota Holden lo accoglie in seguito a un violento temporale e Haven incontra il suo amico Phillip Reardon.

Phillip accetta Haven per com’è, vedendo attraverso la maschera che questi indossa per celare la sua attrazione nei confronti degli uomini, ma la loro relazione delicata e segreta verrà messa a dura prova. Recinzioni sabotate, animali feriti, piani deplorevoli e i segreti della famiglia Jessup minacceranno la neonata felicità di Haven e le sue speranze di un futuro con Phillip.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Seguito di “Una prateria divisa” qui rincontriamo Phillip (ex amante di Dakota, colui che gli ha fatto conoscere Wally e trovare il coraggio di dichiarare la sua omosessualità) e riuscirà a trovare l’amore.
Il ragazzo, lo chiamo così perché è giovane e inesperto, si chiama Haven, figlio del grande rivale del padre di Dakota. Ovviamente l’animosità non si estende ai figli, anzi Dakota tenderà ad essere protettivo nei confronti di Haven che vede come fratello minore.
Tutta la rivalità nasce a causa di una donna, la madre di Haven, che scappò dal marito per stabilirsi lontano e Jefferson, padre di Dakota, l’aveva aiutata a fuggire. Nella fuga aveva lasciato indietro il figlio ma con il desiderio di ritornare per portare via Haven, però poi a causa del cancro è prematuramente morta e non è riuscita nell’impresa. Questo fatto era stato utilizzato da Kent per far sentire in colpa Haven, infatti accusava lui di essere la causa della fuga della madre.
Fra i due protagonisti il mio preferito è Haven. È molto dolce, carino, incerto e inesperto e allo stesso tempo forte e deciso. Ha vissuto una vita di repressione all’ombra di un padre che voleva impressionare. Il fatto poi che Kent fosse apertamente a duramente contestatore degli omosessuali, arrivando a pensare anche ad azioni violente aumentava lo stato di disagio provato da Haven.
Phil è colui che vede il potenziale di questo ragazzo, la possibilità che ha di essere una grande persona e aiutare ad uscire da guscio così da sconfiggere la sua auto-repressione.
Questo processo viene velocizzato dalla morte accidentale di Kent, che lascia il ragazzo sia spaesato e con grosse responsabilità sulle sue spalle, ma anche libero di esprimersi. Oltre a questo si scopre che Kent cercava di derubare Haven dai possedimenti lasciateli a lui dalla madre.
Nelle stesso periodo Haven scoprirà anche la verità su sua madre
Phil d’altro canto è un uomo sicuro delle sue scelte nella vita, ma molto insicuro sulla sua vita sentimentale. Prova il forte desiderio di trovare un ragazzo e la felicità che ha trovato Wally, ma non sa bene come relazionarsi così che un’avventura possa diventare qualcosa di più serio.
In questo racconto rincontriamo tre personaggi del libro precedente: Wally, Dakota e Jefferson.
Sapete quanto mi sia piaciuto Jefferson nel libro scorso e qui non è da meno, infatti come è stato presente per il figlio qui lo sarà per Haven.
Wally e Dakota si prenderanno la briga di svolgere il ruolo di madre per Haven, infatti i due conoscendo il passato di Phillip all’inizio non vogliono che lui si avvicini a Haven. Pensavano che visto il suo passato di libertino sarebbe stato più dannoso che di aiuto per Haven.
La cosa bella è che sapranno ammettere il loro errore e sul finale i due decidono che si potrebbero chiedere ad Haven di unire i ranch così da creare un solo ranch, visto che da soli i due ranch faceva un po’ fatica andare avanti.
In generale sia per come viene raccontata che per come si sviluppa ho apprezzato un pochino di più questo secondo capitolo della trilogia.






lunedì 11 maggio 2015

Il vampiro della porta accanto - Kerrelyn Sparks - Odissea. Vampiri e paletti N*04



IL VAMPIRO della
PORTA ACCANTO


Titolo: Il vampiro della porta accanto
Saga: Odissea. Vampiri e Paletti
Autore: Kerrelyn Sparks
Editore: Delos Books
Prezzo: 14.90
Prezzo E-book: 6.99
Pagine: 310
Anno: 2012



TRAMA
Tre prove del fatto che il tuo nuovo fidanzato ha qualcosa di molto strano:
Dorme tutto il giorno... ma la cosa non ti preoccupa perché di notte è molto premuroso.
Viene attaccato da nemici armati di spada, ma riesce sempre a cavarsela da solo.
Non invecchia mai.
La tranquilla vita di Heather Westfield subisce un sussulto dopo l'incontro con l' affascinante e misterioso Jean-Luc. Heather non può negare l'attrazione unica che prova per lui... tuttavia qualcuno è intenzionato a creare problemi nella loro relazione.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

AVVISO: La traduzione dei libri dopo il 4 non è andata avanti in Italia

Fra i quattro libri tradotti in italiano questo è sinceramente quello che mi è piaciuto di meno. Si ritorna, in questo capitolo, ad avere momenti esilaranti che nascono quando in scena entra l’ex marito di Heather. Più di una volta l’uomo viene manipolato mentalmente per toglierselo dai piedi, ma la cosa fa nascere espedienti comici.
Nel finale dopo che Jean-Luc ha ucciso il suo nemico l’ex lo si vede spuntare dal nascondiglio e gridare: “Sono uno scarafaggio!”. Dentro quel contesto la cosa strappa una bella risata.
Penso che il problema maggiore del libro sia il fatto che Heather ha poco carisma e Jean-Luc non mi è mai piaciuto troppo come personaggio neanche nei libri precedenti.
Lui è un famoso esponente dell’alta moda parigina invece lei una persona nata e cresciuta in una cittadina agricola; lui è un uomo che ha vissuto 300 anni con guerre, dolere e morte invece lei ha vissuto 30 anni appena. Cosa avranno mai da dirsi?
Questo non è un problema solo di questo libro, ma emerge molto in alcuni passaggi.
Il fatto che lei poi abbia una figlia non è un problema indifferente se pensiamo al loro futuro. Heather diventerà una vampira e vedrà la figlia morire? Non lo farà e Jean-Luc perderà entrambe? Diventeranno tutte vampiri? Se avessero figlio come ha deciso di fare Roman?
Si può anche non essere interessati, ma la situazione non permette un lieto fine anche se il libro vuole farcelo credere. Il finale pertanto lascia l’amaro in bocca. Preferirei più certezza.
Ritornando alla questione della diversità è facile trovare negli urban fantasy coppie composte da un immortale ed un umano e in molti casi l’umano ha esperienze traumatiche nel suo passato che crea uno spessore e maturità al personaggio.
Quando non viene usato questo espediente si deve costruire la storia in modo che ci sia un minimo di plausibilità, cosa che raramente vedo però accadere. Qui non lo vista ed è un peccato.
Tutto il racconto soffre del fatto che ci sono tantissimi possibilità, ma molte mancante.
Una nota di apprezzamento alla reazione di Heather quando scopre che Jean-Luc è un vampiro. Servono donne che non sapendo dell’esistenza dei vampiri si spaventino. Molto bello.
Allontanandosi dal libro in sé parliamo della serie.
Sono dispiaciuta che questa serie molto leggera e divertente sia stata scaraventate nell’antro buio dove vivono tutte le serie interrotte, anche perché la storia di Ian mi interessava parecchio e credo al riprenderò in lingua originale.
Sono cosciente che le case editrici debbano guadagnarci vendendo libri che leggono i più, ma alcuni libri potrebbero passarli solo in formato digitale o in modo più economico.
Ci sono davvero molti libri che non meritano la traduzione.