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giovedì 21 gennaio 2016

Keira & Dominic - Taylor Kinney



KEIRA & DOMINIC
Torment vol. 1-2


Titolo: Keira
Autore: Taylor Kinney
Serie: Torment
Editore: autopubblicato
Prezzo: //
Prezzo E-book: 2.99
Pagine: 128
Anno: 2015


TRAMA
Un nuovo ed esclusivo Club BDSM ha aperto in città. Daniel ha chiesto da mesi di essere ammesso. Quando il gran giorno arriva, la prima Padrona che lo avvicina è proprio la proprietaria del club.
Daniel è ansioso di fare nuove esperienze e di approfondire il loro rapporto, ma Keira non vuole affrettare i tempi, per questo limita i loro incontri alle semplici sessioni, senza mai spingersi oltre. Non intende avere a che fare con il ragazzo fuori dal club, ma quanto potrà resistere in questo proposito?




Titolo: Dominic
Autore: Taylor Kinney
Serie: Torment
Editore: autopubblicato
Prezzo: //
Prezzo E-book: 2.99
Pagine: 128
Anno: 2016


 TRAMA
Jared lavora al Torment dal giorno della sua apertura e dal momento in cui ha incontrato il suo bellissimo datore di lavoro ha deciso di voler diventare il suo sottomesso. L'uomo non è alla ricerca di un sottomesso fisso e non è disposto a concedere al barista niente di più di qualche incontro occasionale.
Dominic non vuole impegnarsi, ma tiene al ragazzo più di quanto sia disposto ad ammettere persino con se stesso. Quando finalmente i due riusciranno a trovare un punto d'incontro, il terribile segreto di Jared rischierà di allontanarli definitivamente e di distruggere irrimediabilmente il nuovo amore che sta nascendo.

OPINIONE PERSONALE (no-spoiler)

Ieri è uscito il secondo libro della serie Torment e per la prima volta mi sono fiondata a comprare subito il libro. Mi capita spesso di aspettare un libro con trepidazione fra le saghe che apprezzo, ma i libri di Taylor sono gli unici che aspetto di un autrice italiana.
Voglio darvi un consiglio su come approcciare i libri. Per quanto la stessa autrice affermi che non sia necessario aver letto il primo libro per apprezzare il secondo, secondo me conviene leggerlo perché in Dominic ci sono molti riferimenti al primo con scene scritte da un altro punto di vista o conversazioni sulla natura della relazione fra Daniel e Keira che si capiscano meglio se letto il primo.
Ho apprezzato che per la prima volta l’autrice si sia mossa verso una relazione eterosessuale, ma la relazione fra Keira e Daniel non ha una vera conclusione, lascia un po’ con l’amaro in bocca perché si vede che i due si riappacificano dopo una violenta litigata, ma si sente troppo la non fine della storia. Avevo la grande aspettativa di una conclusione o continuazione della storia precedente in questo secondo capitolo, ma temporalmente la storia di Dominic e Jared è contemporanea a quella di Keira e Daniel perciò non vediamo realmente quello che volevo.
Ho apprezzato il fatto che ci siano all’interno della storia alcuni indizi su quale sarà il prossimo capitolo della serie e che probabilmente vivremo ancora nella stessa linea temporale degli altri due capitoli.
Per quanto si tratti di due erotici il sesso in realtà si prende una parte molto margine nella storia tanto che nel primo libro non si arriva mai ad un rapporto completo e questa cosa mi ha favorevolmente colpito. Noi viviamo più l’anima del BDSM con contratti, obbedienza, limiti, punizioni a volte difficili da capire perché la relazione fra Daniel e Keira è davvero stretta a volte troppo per una persona che non ha l’animo del sottomesso.
Molte volte mi sono trovata ad essere dalla parte di Daniel perché sono contraria al fatto che lui non potesse neanche andare in vacanza con gli amici perché lei gli aveva detto di no.
Contrariamente la relazione fra Jared e Dominic è più normale perché se in ambito sessuale viviamo una relazione D/s, nella vita quotidiana si ha una relazione normale e le regole sono presenti, ma meno pressanti di quelle della prima relazione. Veniamo anche portati in un momento dove questa relazione diventa molto più stretta, ma per una motivazione molto precisa e grave.
La lunghezza dei libri è accettabile. Non sono né troppo corti (come capita in molti M/M), né troppo lunghi (come invece capita in molti erotici eterosessuali).
Ci troviamo davanti a storie brevi, ma ben sviluppate e che usano in maniera intelligente i time-skip di qualche mese.
Esistono anche dei lati negativi.
Per esempio il problema di Jared viene trattato non in modo esaustivo, avrei preferito maggiore analisi sia interpersonale da parte di Jared, sia come coppia e singolo da parte di Dominic. Ho già parlato del finale del primo libro, ma in realtà trovo tutto il secondo libro di qualità superiore al primo che non era comunque niente male.
Se non siete ormai stanchi di questo genere erotico allora vi consiglio di comprare questi due libri che reputo sopra la media rispetto a molti romanzi che tendono a allungare il brodo in capitoli e capitoli sulla stessa coppia ormai scoppiata.








sabato 9 gennaio 2016

Non solo libri ... Spazio Manga



LE SITUAZIONI DI LUI E LEI
MANGA


Titolo: Le situazioni di lui e lei (Kareshi kanojo no jijō)
Autore: Masami Tsuda
Tankobon: 21 (completa)
Editore: Dynit
Target: shojo (10-18 anni)
Pubblicazione 1°volume: 8 aprile 2002
Se volete leggere qualcosa cliccare QUI



TRAMA

Considerate che questa è la trama dell’inizio della storia forse meno di metà del primo volume.

Yukino Miyazawa e Soichiro Arima sono una coppia di ragazzi particolari. Entrambi di comportamento distinto e di buone maniere, hanno sempre ottenuto risultati scolastici fuori dalla norma grazie al loro impegno e al loro notevole talento.
Non tutto però è come sembra. Le motivazioni che li hanno portati a eccellere sono profondamente diverse: dietro il comportamento pubblico impeccabile di Yukino si cela lo spasmodico desiderio di sentirsi sempre apprezzata, lodata e al centro dell'attenzione, mentre Soichiro è animato dal profondo desiderio di non deludere i genitori adottivi, che lo hanno preso con loro sottraendolo a un'infanzia di violenze.
Yukino entra subito in competizione con Soichiro per la leadership scolastica, finché Soichiro non le confessa il suo amore per lei, che ella respinge categoricamente. Per caso Soichiro scopre il lato nascosto della personalità di Yukino e inizia a ricattarla, assegnandole ogni tipo di compito e faccenda scolastica.
Stanca delle continue angherie, Yukino si ribella, incurante delle conseguenze. Solo allora Soichiro confessa il reale motivo del suo comportamento: non avendo trovato un modo migliore per rapportarsi con lei, preferisce interpretare il ruolo del "ricattatore" piuttosto che esserle indifferente. Consolidata l'amicizia, i due iniziano a studiare insieme, frequentando l'uno la famiglia dell'altra. Frequentare casa Miyazawa riapre vecchie ferite in Soichiro, che si rende sempre più conto della differenza tra il rapporto affettuoso ma formale che ha con i suoi genitori adottivi e quello più genuino e sincero che lega Yukino alla sua famiglia.
Invece di confidare il suo disagio, Soichiro si chiude in sé stesso e, solo dopo i reiterati tentativi di riavvicinamento da parte di Yukino, riesce ad aprirsi. Decidono infine di essere sempre reciprocamente sinceri: Soichiro non può fare altro che ribadire all'amica cosa prova per lei. Completamente spiazzata, Yukino non risponde nulla, ma poco dopo se ne pente.
Iniziano una serie di siparietti comico-grotteschi, con la ragazza che cerca di confessare il proprio amore, fallendo su tutta la linea. Finché un'illuminazione finale non scioglie lo stallo: durante un'assemblea d'istituto, a cui entrambi partecipano come capoclasse, Yukino prende la mano di Soichiro. Inizia un rapporto che non è più solo d'amicizia.

OPINIONE PERSONALE (no spoiler)

Quanto amo mettere le mani avanti? Tantissimo, perciò adesso lo faccio.
Io non sono un esperta di manga perciò l’unica cosa che analizzo, come sempre aprofessionalmente, è la storia e lo sviluppo dei vari personaggi.
Secondo pur rientrando nella categoria shojo, perciò indicato ad un pubblico femminile, trovo che sia godibile anche dall’altro sesso anche perché molte volte siamo catapultati ad analizzare la parte maschile del rapporto e non la ragazza. Oltre a questo viene considerato un shojo anomalo perché normalmente in questo genere si racconta la storia dei protagonisti e il manga si conclude con i due che si mettono insieme, mentre qui la narrazione parte quando nasce la coppia Yukino-Soichiro.

Sconsiglio vivamente di vedere l’anime perché anche se molto fedele al manga si interrompe prima della metà dell’opera letteraria perciò lascia un sacco di questioni in sospeso e tralascia la seconda metà del manga che è indubbiamente la più interessante.

Il manga mi è piaciuto tantissimo perché trattando principalmente la storia di Yukino e Soichiro (e soprattutto del secondo) ci troviamo davanti ad una polifonia di voci invidiabile e tutte anche quelle più secondarie ben caratterizzate e una loro storia interessante.
Capiterà che per la storia principale dei protagonisti verrà interrotta dalle storie dei personaggi secondari, ma ho apprezzato la cosa. Si da più respiro alla storia principale e ovviamente si allunga il brodo, ma in modo intelligente.
Comunque, contro la logica di qualsiasi scuola superiore, qui i personaggi sono tutti belli e popolari, l’invidia e l’idolatria delle masse. Non hanno mai un brufolo, un malessere, una qualsiasi delle mille problematiche degli adolescenti.
Non volendo fare molti spoiler perché ogni personaggio ha qualcosa di speciale da dire o da mostrare (anche quelli che io ho amato ma non ci sono stati mostrati a pieno), ho pensato di fare una lista dei vari personaggi con una piccola introduzione e la mia opinione su di loro.

YUKINO MIYAZAWA: è la protagonista femminile e come lei stessa si definisce la vanità fatta a persona. Lei vive, all’inizio, per ricevere complimenti, essere sempre la numero uno anche a costo di non dormire la notte per studiare o arrivare a ferirsi per essere la migliore in ginnastica. In realtà, per quanto sembri irascibile, ha un animo molto dolce e forte allo stesso tempo. Personaggio molto interessante che ma viene messo facilmente in ombra dal suo lui. Più che davanti ad una protagonista ci troviamo davanti ad una spalla molto ben realizzata. La cosa mi ha fatto riflettere molto perché difficilmente noi riusciamo ad immedesimarci nella protagonista, cosa che uno scritto per ragazze dovrebbe avere come priorità, ma da me la cosa è stata immensamente apprezzata perché rompe la monotonia che la narrazione di una ragazza normale avrebbe dato alla storia.
Delle volte sembra molto più vecchia dei sui 15 anni di età, ad inizio storia, risultando più matura anche dei suoi genitori; ma penso che sia un problema che attanaglia quasi tutti i personaggi di questo manga perciò …

HIROYUKI, MIYAKO, TSUKINO & KANO MIYAZAWA: sono rispettivamente il padre, 37 anni, la madre, 33 anni, e le due sorelle, 14 e 13 anni, di Yukino. La sua famiglia è strutturata per dare la base comica al manga. Molte volte vediamo il padre e le sorelle iniziare scenette comiche o fare di tutto per mettere sotto pressione Yukino. Detto questo però la famiglia risulta anche essere il regno dell’amore e della pace famigliare cosa che intriga la maggior parte degli altri personaggi, tutti con situazioni più o meno travagliate.
Il personaggio del padre è forse il più approfondito e infatti viene analizzato in un flashback, mentre ritorna sui luoghi della sua infanzia. Storia molto bella e toccante e devo ammettere del tutto inaspettata. Normalmente alle personalità comiche in secondo piano non viene mai concessa un analisi dettaglia invece qui c’è stata.
Vedere il padre da bambino, come è cresciuto e maturato e capire come mai una coppia che si è sposata così giovane 21, lui, 18, lei, potesse funzionare e anzi essere abbastanza maura da allevare in modo saggio tre figlie è interessante.
La profondità di questo personaggio però si nota per la prima volta quasi all’inizio del manga dove la nostra coppietta deve affrontare la prima difficoltà nella loro relazione. (Credo che solo in un manga possa accadere una cosa del genere, i professori eccedono un pochino dal loro ruolo educativo qui).

SOICHIRO ARIMA: Questo è il personaggio di cui trovo più difficile parlare senza fare spoiler. Risulta il più interessante, ma tutto ciò che lo caratterizza se detto racconterebbe una parte importante del manga. Partiamo dal fatto che l’analisi di Arima verrà affrontata nelle seconda metà dell’opera che è anche quella che perde le sue tinte più infantili e zuccherose per passare ad argomenti più interessanti, cupi e maturi.
Non abbiamo a che fare con un solo Arima, ma con più personalità: una pubblica e una più privata e sofferente. È come se l’autrice ci volesse far credere che l’animo di Arima sia profondo come una pozzanghera nella prima parte dell’opera, per poi mostrarci l’oceano che nascondeva dietro il paravento. Un lavoro davvero ben fatto.
I drammi personali del ragazzo sono carichi di tensione e qui abbiamo una forte immedesimazione in lui, arrivando a provare odio dove lo prova lui e soffrendo con lui per il passato. Arriviamo a temi pesanti, ma mostrati con una buona calibrazione. Per il target a cui è rivolto è ovvio che non si può eccedere in alcune rappresentazioni per cui il tutto ci viene fatto intendere con inquadrature ed immagini, ma mai realmente mostrato.
Per farvi comprendere. In una scena l’immagine di Arima bambino viene sostituita da quella di una marionetta così da poter far vedere cosa è successo senza mostrare un bambino.
L’analisi emotiva del personaggio viene ampliata con le voci pensiero e con i dialoghi fra lui e l’altro se stesso che avvengono nella sua coscienza.

REIJI & SOIJI ARIMA: Sono due fratelli, uno lo zio e uno il padre di Soichiro e sono fantastici. Per quanto poco li vediamo la loro storia è tratta con una delicatezza invidiabile. Sono rimasta alquanto delusa quando alla fine del manga non viene mostrata la vera fine che fa Reiji, il mio personaggio preferito, ma capisco che il fatto di essere secondario abbia fatto decidere all’autrice di lasciarlo in disparte.
Reiji e Soiji sono due lati della stessa medaglia, che affrontano la vita in modi diversi, ma soprattutto con animi diversi. Soiji rappresenta la pace, l’accettazione di una situazione ormai immutabile e sceglie sempre di vedere al di là della staccionata dove il cielo è più chiaro; Reiji d’atro canto rimane sempre in bilico tra tenebre e luce, tormentato dal passato.
L’affetto fra i due è sincero e grande, ma per molti verso ormai macchiato da scelte passate ormai irrimediabili, alle volte neanche fatte da loro.
La famiglia Arima è tutta interessante, ma questi due esponenti racchiudono la dualità insita in essa.
Non nego di non aver ancora inquadrato Reiji come persona, ma questa cosa non fa che affascinarmi ancora di più. Attenzione non c’è una mancanza di narrazione nell’esposizione dell’animo del personaggio, ma ci sono vuoti dati da una mia immaturità. Penso che personaggi come Reiji siano totalmente comprensibili solo dopo molta esperienza e per quanto alcune azioni che porta a compimento sono deprecabili non si riesce a condannarlo. Lo stesso suo carattere così strafottente all’esterno e magnetico, ma dolce e premuroso dentro destabilizza il lettore impreparato a tale aspetto. Davvero bello.

HIDEAKI ASABA: Parliamo del personaggio secondario meno sviluppato e cacchio forse uno dei più interessanti. La sua storia personale ci viene narrata velocemente alla fine e per quanto la conclusione del manga ci faccia vedere per lui un happy ending non ci è dato di vederlo su carta.
Asaba con il suo carattere spaccone e goliardico all’inizio ci fa vedere nell’opera una maturità inaspettata e attraente.
È il migliore amico che tutti vorremmo. Sa cosa stai pensando e cosa provi, si sforza per aiutare con i consigli, ma non eccede mai, è una spalla silenziosa su cui piangere ed un porto sicuro da cui andare. Davvero un bel personaggio.
Sono molto arrabbiata con l’autrice per non averci dato di più su di lui perché quegli accenni nella storia sono davvero fighi, ma così va la vita perciò … andiamo avanti.

MAHO IZAWA: Questo personaggio che viene introdotto come estremamente fastidioso risulta uno dei più interessanti perché permetta una riflessione su un argomento delicato: l’amore con tanti anni di differenza.
Dico tema delicato perché qui vediamo una Maho 15/16enne che ritiene il suo fidanzato un dentista 28enne. Non alzate i forconi ed aspettate!
Per quanto si possa incappare in molti problemi con una scelta del genere l’autrice mette l’accento sul fatto che l’amore sia più che l’affetto espresso in modo fisico, il trovare un animo affine al proprio nel mondo. Tutta la storia di Maho si evolve con estrema dolcezza esplicando anche in modo abbastanza chiara che comunque non c’è nessuno contatto intimo, almeno fino ai diciotto anni di lei.
Come sotto-trama è forse una delle mie preferite data dal fatto che giocando su un terreno scivoloso si è saputa destreggiare bene.

Abbiamo almeno altri sei altri personaggi secondari tra cui Tsubasa Shibahime, Kazuma Ikeda, Tsubaki Sakura, Tonami Takefumo, Rika Sena e Aya Sawada. Non voglio parlarvi di tutti perché tenderei a dilungarmi troppo e voglio interessarvi più che spiegare.
Diciamo che ho parlato dei miei personaggi preferiti tralasciando quelli che hanno anche una grande parte nella storia, ma ho trovato meno incisivi o interessanti.
Spero di avervi interessato a leggere questo manga che io ho molto apprezzato.





domenica 20 dicembre 2015

Jolly Roger vol.1 (La terra di nessuno) - Gabriele Dolzadelli



JOLLY ROGER
LA TERRA DI NESSUNO



Titolo: La Terra di nessuno
Autore: Gabriele Dolzadelli
Serie: Jolly Roger
Editore: youcanprint
Prezzo: 16,00
Prezzo E-book: 0.99
Pagine: 352
Anno: 2014


TRAMA
1670.
In un clima di scontri per la colonizzazione del nuovo mondo e per la supremazia commerciale, un giovane irlandese di nome Sidvester O'Neill parte per il Mar dei Caraibi con destinazione l'isola di Puerto Dorado. Lo scopo è quello di ritrovare il fratello Alexander, partito anni prima, per riportarlo a casa. Ma il viaggio avrà risvolti inaspettati. Nelle oscurità della giungla della piccola isola vi è nascosto un segreto a cui le principali potenze europee (Francia, Inghilterra ed Olanda) ambiscono. Intrighi, inganni e complotti farciscono le giornate di Puerto Dorado, in una lotta al potere fra i più astuti capitani presenti sull'isola. Il tutto sotto l'occhio vigile di una nave pirata ancorata all'orizzonte, di fronte a quella piccola terra di tutti e di nessuno.

OPINIONE PERSONLA (no-spoiler)

La prima cosa che voglio dire è un grazie all’autore che mi ha gentilmente contattato è mi ha fatto scoprire questa serie storico-fantastica. Storica per l’ambientazione, fantastica perché ovviamente utilizza personaggi fittizi durante la narrazione.
Personalmente mi è nato un sorriso la scritta a pagina 5 dove sottolinea la questione dei personaggi inesistenti, ma visto che ho finito di giocare ad Assassin’s Creed ho avuto un flashback potente.
Ok la smetto di parlare dei fatti miei e incominciamo a parlare del libro.
Prima ancora della storia ci vengono presentate un cinque pagine con i nomi dei personaggi e le parentele, una mappa molto carina e altro.
Sono stata piacevolmente colpita da questo soprattutto perché ho la memoria di un paguro stupido e perciò la cosa aiuta molto anche perché i personaggi sono un bel po’ e avere una specie di glossario non fa mai male.
Per gli amanti delle citazioni posso dire che questo libro ne’ ha qualcuna davvero carina, ma non troppe evitando di cadere nel baratro del richiamo nostalgico che mi fa solo arrabbiare.
Ho molto apprezzato lo stile narrativo adottato dall’autore perché crea una buona immersione nella vita dei pirati e riesce ad essere coinvolgente nei momenti più intimi dove si va ad approfondire l’animo di Sid (lo chiamo così perché il nome sarà originale, ma l’ho storpiato un paio di volte di troppo durante la lettura).
Una storia con momenti avventurosi, ben dosati con attimi di calma e di riflessione. Sid non si può considerare certo l’uomo più fortunato del mondo, ma alla fine i protagonisti un po’ sfigatelli ci piacciano.
Per quanto ci sia un  buon intreccio di vari archi narrativi, infatti abbiamo molti personaggi che si passano la palla della narrazione sono lieta di dirvi che Sid è rimasto costantemente il mio preferito anche se si possono percepire dei momenti di calo.
Una cosa molto buona di questo romanzo è la capacità di far muovere coerentemente all’epoca le azioni e i pensieri dei personaggi, aiutandoci nell’immersione totale. Dei momenti dove avrei preferito uno svolgimento diverso ci sono stati, ma è più per una mia preferenza personale perché alla fine la trama riesce a reggersi benissimo anche senza particolari stravolgimenti.
Mi sono trovato in mano un romanzo ben strutturato e interessante, anche se sconsiglio la lettura a chi non ama l’epoca o l’ambiente dei pirati.
È un ottimo romanzo di esordio che fa presagire un buon futuro e sono rimasta piacevolmente colpita dalla mancanza di errori di battitura, sintassi, impostazione della pagina che sono facili da riscontrare nei primi lavori.
L’ultima parola la spendo per la copertina che mi è subito piaciuta molto e non è una cosa da sottovalutare a livello di marketing perciò: Ottima scelta!