martedì 11 giugno 2013

RECENSIONE: Possesso - J.R. Ward - La confraternita del pugnale nero N*05



POSSESSO
Titolo: Possesso
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 11,99
Prezzo E-book: 5.90
Pagine: 496
Anno: 2011


TRAMA
Vishous, genio informatico, cultore di ogni perversione e membro della Confraternita del Pugnale Nero, ha votato la propria vita alla lotta contro i lesser. Cresciuto dal padre in un campo di addestramento, è stato sottoposto a violenze di ogni genere che ne hanno fatto un sadico abituato a odiare. E la sorte si è accanita ancor più su di lui con altre due condanne: una mano incandescente, arma potentissima contro ogni nemico, e la facoltà di prevedere il futuro.
Eppure, quando il destino bussa alla sua porta, a nulla vale la premonizione che avrebbe dovuto mettere in guardia un vampiro dotato del dono della preveggenza. Ferito a morte da un lesser, Vishous viene portato in ospedale e salvato grazie all’intervento della dottoressa Jane Whitcomb.
Con lei, per la prima volta, il vampiro sente nascere un sentimento sconosciuto: un amore così luminoso da rischiare il buio della sua anima. E quando la felicità sembra finalmente a portata di mano, un destino beffardo torna a chiedere il conto: questa volta a farne le spese potrebbe essere proprio quell’amore che Vishous crede indissolubile.

***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e RINASCITA (Luglio 2013).

DEDICA

A te.
All’inizio ti ho frainteso
e me ne scuso.
E’ proprio da te essere intervenuto
comunque,
salvando così non solo lui,
ma anche me.

Questa dedica è la più discussa perché è la prima che probabilmente non è stata scritta per l’uomo, ma la maggioranza pensa che sia stata scritta per Jane. Il problema è il maschile usato in tutta la dedica che sembra riferirsi a V. Comunque, la Ward parlando del personaggio di V non riesce ad esprimere un  giudizio completo perché lo descrive come un personaggio da diecimila sfumature, ma mai alla Mr Grey.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Di considerazioni importanti sul libro precedente non c’è n’erano molte, tranne il fatto della paternità di Bucth. Questo argomento lo tratterò nella recensione di Ferita, dove Butch dovrà fare i conti con questo. Mi sembra più interessante fare così.
Questa è la motivazione per cui parto subito a parlare del libro.
Questo libro è pieno di cose interessante e colpi di scena, per questo il mio sfogo su una figura principale cioè la Vergine Scriba sarà fatto nella recensione di Oro sangue.
Il problema è che non voglio rovinarvi il poco piacevole avvicinamento a questo personaggio.
Qualche cosa la dirò su di lei però, infatti la graziosa dea ha deciso di far diventare V il Primale, una specie di stallone da monta delle cinquanta elette.
Non so se mi dispiace più per lui o per le ragazze che non avendo mai incontrato un uomo si sentono onorate a servire solo per dare figli alla razza.
Lasciando stare il fatto che scegliere un qualsiasi uomo per farlo solo riprodurre è follia, ma fra tutti proprio quello con una predilezione per il BDSM.
Per un branco di vergini che non sanno neanche cos’è un uomo non mi sembra una scelta azzeccata.
Una cosa strana è che volendo descrivere un Dominatore molto esperto e violento poi nell’analisi degli atti intimi fra V e Jane non ci sia nulla di troppo spinto, o almeno se la cosa sta per succedere avviene un cambio di racconto. Mi spiego meglio.
Il rapporto che V e Jane hanno nell’appartamento di V, attrezzato con tutto l’utile, è descritto in modo da far si vedere cosa sta accadendo, ma senza un vero racconto, non è coinvolgente. Questo potrebbe essere il limite della scrittrice che non sapeva come gestire il rapporto BDSM?
Io penso di no, per quello che accade in Ferita tra V e Bucth, ma non divaghiamo troppo.
Comunque non tutti i rapporti intimi sono riusciti a coinvolgermi, come invece altri hanno fatto.
Analizziamo però i personaggi.
Partirei da Cormia, che anche se è un personaggio secondario sarà la protagonista del libro successivo. Lei è un elette, un eletta che non abbassa troppo la testa e per questo mi piace. Mi ritrovo molto nei suoi atteggiamenti perché anche io sarei stata spaventatissima se dovessi unirmi a un uomo che non conosco, anzi se dovessi fare un atto che non capisco con una persona che non so cosa sia. Chi non lo sarebbe stato?
Cormia infatti verrà istruita sul sesso solo dal punto di vista teorico, ma perché provi terrore. Lei è convinta che proverà molto dolore e che sarà un atto a senso unico. Devo dire che mi sarebbe piaciuto ascoltare la conversazione fra la Direttrice e Cormia sul sesso. Anche perché sarebbe stato irritante ed esilarante al tempo stesso.
Devo dire che la scena del primo incontro fra lei e Phury mi ha fatto arrabbiare. Non riesco a capire chi sia così malvagio da legare una povera donna al tavolo perché venga usata, o chi sia così stupido da pensare che uno dei nostri boys avrebbe accettato un invito del genere.
Phury ha affrontato il tutto con molto eleganza e calma, che ho apprezzato, anche se vedere più fuoco non mi sarebbe dispiaciuto.
John finalmente ha subito la transizione in questo capitolo e devo dire che è diventato molto sexy. Un omaccione di due metri con i capelli neri e gli occhi azzurri e teneri. Non trovo nulla di più attraente. Il fatto che sia descritta la transizione mi ha colpito, anche se forse avrei preferito un po’ più di patos, ma nel contesto è stata descritta per non dare fastidio a nessuno.
La parte più bella di tutto il libro è composta da John e Z ed è quando Z dice a John di essere a conoscenza del suo stupro e il ragazzo piega la testa imbarazzato e chiede a Z se lo ha deluso per essersi lasciato fare quelle cose. La faccia e le parole di Z.
Devo dire che mi è piaciuto il fatto che John trovasse un'altra guida dopo l’abbandono di Thor.
Nulla penso riuscirà in questo libro a raggiungere la bellezza di questa scena. L’ho riletta così tante volte da saperla a memoria e poi ho pianto. Davvero una scena bellissima.
Devo dire che è al pari per tristezza con la scena nel quale V cerca di riportare in vita in tutti i modi Jane e la Vergine Scriba decidere di incenerire il suo corpo per evitare questo. Che cosa non è quella scena in patos?
Ho provato tutte le emozioni provabili: rabbia, tristezza, dispiacere, disappunto, compassione, affetto, istinti omicidi vari.
La scena super davvero!!
Adesso parliamo di V e Jane. La coppia perfetta? No, ma loro si completano bene e Jane l’ho apprezzata fino a Ferita, per motivi che dirò dopo.
V non è un tipo espansivo e con il suo passato non potrebbe accettare una donna troppo passionale. Jane ha quella durezza, quel muro fra lei e i suoi sentimenti che la rende complementare a V e una degna compagna che capisce la voglia di non avere intorno troppe persone o di rimanere soli con se stessi.
Ovviamente c’è un Butch che riesce a sdrammatizzare il tutto e ha far capire a V che il loro è un legame molto forte di amicizia, ma non è amore e solo quello che ha con jane è amore.
Una cosa che ho apprezzato dono i flashback dove si scopre l’infanzia di V e come era suo padre. Ragazzi, il Carnefice è indescrivibile.
La padrona di Z rimane sempre il personaggio più odiato, ma il Carnefice la segue con poca distanza. Una persona così intrinsecamente malvagia è difficile da trovare e cavoli, credo che lui sarebbe felice solo se tutto quello che attorno a lui fosse distrutto da lui e tutti piegati alla sua volontà. Non vorrei mai incontrare una persona così.
Non capisco poi una cosa. Se il Carnefice ha sempre voluto un maschio, perché l’unico che ha lo tratta come uno straccio da piedi, anzi come una pungiball?
I misteri della sua mente da pazzo!!
Comunque ho molto apprezzato i flashback per capire da dove V era venuto fuori e per stimare ancora di più il personaggio che è sopravvissuto.
Devo dire che il libro ha molte parti interessanti, ma che la storia fra i due protagonisti non mi ha subito presa. Jane e V sono perfetti, ma l’insieme non teneva.
In compenso si è scoperto che gli incubi di V erano la premonizione della morte di Jane.
Per rendere le cose più facili allo sfigato di turno è?
Poi la soluzione per farli stare insieme ha spaccato il pubblico, ma ne parlerò nella prossima recensione.

SCENA PREFERITA

“Bene, per oggi abbiamo finito. Fila a letto.” Z si voltò per andarsene, ma John fischiò per attirare la sua attenzione. Il fratello lo guardò da sopra la spalla. “Sì?”
Lui dovette farsi forza per comunicare quello che aveva in mente … perché forse non avrebbe più trovato il coraggio di farlo.
Ti ho deluso? Per quello che è successo anni fa … sì, insomma, su quella scala? Sii sincero.
Z battè le palpebre una, due, tre volte. Poi, con una voce stranamente sottile, disse: “Nemmeno per sogno. Non è stata colpa tua, e non lo meritavi. Mi hai sentito? Non è stata colpa tua”.
John fece una smorfia aveva le lacrime agli occhi e dovette distogliere lo sguardo, abbassandolo sui materassini. Per qualche motivo, sebbene adesso fosse grande e grosso, si sentiva minuscolo.
“Nessuno dovrebbe mai perdere la propria innocenza per uno stupro. Ma se succede, la vittima ha tutto il diritto di scegliere il modo di affrontare la cosa, perché sono affari suoi e di nessun altro. Se non ti va di dire un’altra parola sull’argomento, io non aprirò bocca.”
Quindi uscì a grandi passi. E quando la porta si chiuse alle sue spalle, a poco a poco la temperatura tornò normale.
John tirò un sospiro di sollievo. E così alla fine, Z era il fratello a cui si sentiva più vicino. Chi lo avrebbe detto? In fin dei conti loro due non avevano niente in comune.

VOTO




Nessun commento:

Posta un commento