giovedì 27 giugno 2013

Recensione: Riscatto - J.R. Ward - La Confraternita del Pugnale Nero N*07



RISCATTO
Titolo: Riscatto
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 16.00
Prezzo E-book: 6.99
Pagine: 616
Anno: 2012
TRAMA
Ogni congiura ha bisogno di un killer, e Rehvenge è il braccio silenzioso scelto da Montrag e dalla glymera, l’aristocrazia dei vampiri, per rovesciare il regno di Wrath, il loro sovrano. Rehv è un essere senza scrupoli, trafficante, mercenario e feroce omicida, che nasconde un segreto letale: appartiene ai symphath, una spregevole razza di vampiri in grado di penetrare nella mente delle persone e manipolarne i pensieri. Per difendere la sua vera natura è disposto anche a uccidere, fino a quando nella sua vita irrompe Ehlena, una bellezza diafana e fragile, che gli ricorda improvvisamente tutto ciò che manca nella sua esistenza: purezza, gentilezza, coraggio. E amore.
Il settimo capitolo della saga della Confraternita del pugnale nero ci trascina in un’avventura piena di luce e di ombre, in cui molti segreti verranno finalmente rivelati.
***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e RINASCITA (Luglio 2013).

DEDICA

A te.
Bene e Male non sono mai stati termini più relativi
che quando applicati a quelli come te.
Ma sono d’accordo con lei.
Per me sei sempre stato un eroe

In poche parole la Ward è riuscita a spiegarci la natura conflittuale che esiste in Rehv, mezzo symphath e mezzo vampiro. Infonda già il fatto che lui come lavoro facesse il pappone e lo spacciatore, ma poi passasse la serata a cantare per telefono la ninna nanna alla nipotina era sintomo di una natura multistrato e poco propensa a farsi rinchiudere in una categoria.
La cosa più bella secondo me è l’ultima frase perché, io penso, non si sta riferendo a Elhena quando parla, ma alla relazione che ha Rehv con Bella. L’opinione di Bella non cambia anche se il fratello le ha mentito; lei lo ama lo stesso, è il suo eroe. Molto dolce.

OPINIONE SUL LIBRO PRECEDENTE

Lash …
Lash è morto … non è vero … aspetta è morto, ma essendo figlio dell’Omega può rivivere come un lesser … no, aspetta lui non è un lesser perché non ha scelto di diventarlo, ma è resuscitato.
Il caos. Avete ragione, facciamo il punto.
Lash è stato sgozzato da Qhuinn (non ho mai adorato Qhuinn così tanto) e per questo Qhuinn è stato ripudiato (anche se da come lo trattava il padre non era necessario l’omicidio per fare l’atto, ma solo una buona scusa) e ha dovuto affrontare suo fratello con altri sette amici armati di manganello.
Ovviamente ha perso ed è stato ricoverato per un esportazione della milza, fra le lacrime di Blay. Quanto si vogliono bene i fratelli in questa famiglia.
Mentre era in coma poi succede un fatto strano perché sembra che Qhuinn stia per entrare nel fado, ma una ragazza con gli occhi bicolor come i suoi lo saluta con la mano e gli fa cenno di no.
Chi è costei?
In realtà la cosa sembra spiegarsi alla fine del decimo libro, ma secondo me anche loro si sbagliano perché implica una cosa che non può esistere.
La discussione verrà comunque rimandata perché non voglio fare troppi spolier.
Comunque dopo che la Ward mi ha fatto ballicchiare in giro per la stanza e averle detto grazie per avermi ucciso Lash ( volevo che morisse fulminato circa dal quarto libro), ho scoperto che non era finita. I colpi di scena sono una costante della saga, ma questo non me lo aspettavo, anzi non  lo volevo.
Lash è figlio dell’Omega, padre più affettuoso della Vergine Scriba, e visto che ha deciso di farlo entrare nei suoi ranghi l’Omega decide di ridargli la vita come un semi lesser.
Semi lesser perché Lash deve ancora mangiare, bere sangue, può fare sesso e tutte le altre cose che un lesser non può più fare; inoltre non profuma di borotalco.
Il mio kindle non è volato fuori dalla finestra, solo perché odio sprecare i soldi.
Questo non me lo doveva fare, e visto quello che succede alla fine di questo libro, non doveva farlo neanche a John.
Altra novità è il ritorno di Thor sulle scene. Thor è sul punto di morire e viene salvato da Lassiter, grande nuova entrata che spero sia sviluppata in modo degno.    
La scena fra John e Thor è commovente, simile alla scena del figlio al prodigo che torna a casa, ma al contrario. Un po’ questa scena mi ha dato fastidio, infatti ritorna il problema che ho citato nella recensione di Senso. Thor si vuole uccidere e non pensa a John o a i suoi fratelli, ma solo al suo dolore. Il problema è che lui si era preso un impegno nei confronti di John, che non ha rispettato.
La loro relazione speciale, tra padre e figlio è ormai rotta; certo ricostruibile, ma la ferita lasciata dall’abbandono non sparirà e forse non ci sarà più la fiducia di prima.
Una cosa che mi ha dato fastidio è che Thor non torna con le sue forze, volendo tornare; ma è Lassiter che lo trascina a casa di peso. Avrei preferito una discussione fra i due e il convincimento di Thor a fare questo passa, non il trasporto forzato, perché alla fine è ritornato con il corpo, ma non con lo spirito.
Lascia l’amaro in bocca.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Partiamo dalle basi.
Rehvange è un symphath. Un symphath è una sottorazza del vampiro.
Ombre, symphath e vampiri veri e propri appartengono tutti alla stessa razza, ma hanno delle differenze. Le ombre che sono Aim e Trez, i fratelli che lavorano per Rehv, ma la loro razza non ha avuto una spiegazione chiara; per ora si sa che possono andare in giro di giorno, che stranamente il loro assetto familiare è matriarcale rispetto agli altri patriarcali, e che posso rendersi invisibile alla vista umana.
Dei vampiri ho già parlato nella descrizione del primo libro.
I symphath invece sono dei vampiri, perché necessitano di sangue, che fisicamente sono sviluppati come pretrans, ma attivi sessualmente, con solo tre dita e gli occhi rossi (solo loro possiedono gli occhi rossi!!!!!) che lacrimano sangue.
Sono stati esiliati dal padre di Wrath in una colonia a nord, perché posso entrare nella mente delle persone e cercare nei loro ricordi portandoli alla pazzia, prendendo il controllo del l’essere così tanto da convincerlo a farsi del male di proposito. Viscidi e furbi godono del male e della perversione. 
Hanno una loro catena gerarchica in cui lo zio di Revh è il re è questo porterà a una svolta inattesa nel finale.
Rehv è un mezzo symphath perché la madre mentre lasciava l’Altra parte per andare a sposare un guerriero della confraternita è stata rapita e violentata dal padre di Revh, un symphath; l’uomo che doveva incontrare la mamma di Revh è il manesco e maschilista padre di Bella.
Questa povera donna non è stata fortunata con gli uomini.
I adoro la madre di Revh perché anche se è un personaggio marginale ha un carattere fortissimo. E’ riuscita a superare tutte le difficoltà e a amare il figlio del mostro che l’ha violentata e la figlia del manesco marito.
Ha un carattere che sotterra tutti gli altri anche i nostri baldi ragazzoni della Confraternita. Lo stesso Z non è riuscito a superare il danno della violenza come questa donna, lei è una grande. Per questo ho pianto quando è morta, mi sarebbe piaciuto molto conoscere meglio il personaggio.
Sono sicura che questa donna abbia influenzato moltissimo la formazione di Revh, e anche gli atti di omicidio nei confronti del proprio padre e del padre di Bella siano stati compiuti solo per dare sollievo e serenità alla madre e salvare la sorella.
Si vede il suo attacca memento alla famiglia nella scena dolcissima della ninna nanna.
Madre, sorella e la nipotina sono le cose più importanti per Revh e per questo non può permettere di essere scoperto, infatti la pena sarebbe la condanna a vivere nella colonia.
Diciamo che nella figura di Revh c’è un dualismo di base fra le due metà e l’arrivo di Elhena non risolve il problema, ma fa predominare per senso di protezione la parte migliore. Elhena è necessaria per far vivere il vampiro che è in Revh e visto che un vampiro innamorato è una forza della natura questa parte schiaccia l’altra.
Elhena devo dire che non mi è dispiaciuta, certo non mi ha fatto vedere le stelle, ma era la persona giusta e ha avuto delle reazioni sensate.
Mi spiego. Quando lei incontra la Principessa le sue emozioni sono paura panico, e disgusto verso Rehv, perché lui le ha mentito e perché le è stato insegnato che il diverso è male. Lei si muove nei canoni che le hanno creato e ci vuole tempo per superarli; infatti passano tre mesi fra la finta morte di Revh e la gita di salvataggio. Serve tempo per accettare che una cosa che ti hanno insegnato sia male, non lo sia se non lo facciamo diventare.
Certo Revh è un pappone e spacciatore perciò la sua bella figura non la fa, la sua moralità rimane discutibile, ma ha senso.
La sua natura tende a nutrirsi di ciò che è marcio, malato di dominare quei sentimenti e ridarli rafforzati per creare una dipendenza all’altro e trarne godimento per sé. Se ci pensate gli umani di cui si circondava erano la fonte maggiore di questa miseria, come una fonte di soddisfazione.
Il tutto viene a mancare quando il vampiro emerge e schiaccia il symphath con un emozione che lui non riesce a distorcere per far soffrire. A questo punto è inutile continuare a perseverare in quel lavoro, non è più necessario.
La Principessa.
La Principessa, cugina di Revh, non deve essere vista come simile alla padrona di Z perché è vero che lei lo minacciava affermando che se non faceva sesso con lei una volta al mese lo avrebbe denunciato, ma comunque una parte di Revh necessitava di questi incontri per smaltire la voglia repressa di fare del male. Il tutto non sussiste più con l’arrivo di Elhena.
Trovo il personaggio, si odioso, ma al col tempo patetico, perché, si vede alla fine, lei perde se stessa se non ha più Revh da minacciare, controllare. Tutta la sua natura è creata sul dominare Revh perché non ha altro potere e quando questo salta lei non vuole più vivere.
La scena finale tra Elhena e la Principessa mi ha fatto provare una compassione per la donna. Se con la figura di Lash una morte lenta e dolorosa non mi interessava, anzi poteva essere piacevole; con la figura della Principessa non ho provato il desiderio di vederla soffrire, ma ad un certo punto volevo solo che la facessero finita.
Altri due protagonisti indiscussi sono John e Xherx.
Xherx prova attrazione per John, ma visto che non vuole che la storia d’amore finita male con un altro membro della confraternita si ripeta, decide di sverginarlo e togliergli tutte le illusioni.
Se John era già un uomo per via del suo passato ora con il fatto che Xherx la ferito per il suo “bene” e per il fatto che la storia con Thor sia in crisi perde qualsiasi tratto giovanile.
La sua intera figura, anche lo sguardo, perde quella gioia fanciullesca per indurirsi e incupirsi.
Forse uno dei momenti più cupi del personaggio, infatti decide di stabilire una barriera fra i suoi sentimenti e il mondo esterno.
Certo Thor non ha aiutato. E’ diventato uomo nel peggiore dei modi, perché è stato tradito da tutti quelli che amava.
Una cosa divertente è stata la congiura ai danni di Wrath. Divertente perché si vede come i nobili vivano in un mondo a parte e importante perché fa entrare in gioco il personaggio di Saxton, molto importante nei prossimi libri.
Diciamo che se un nobile prendesse il potere, la Confraternita diventerebbe un organo anarchico.

SCENA PREFERITA

“In quanto leahdyre del consiglio ricopriresti una posizione di enorme potere. Anche se non verrai eletto presidente, il consiglio dovrà starti a sentire. E lascia che ti rassicuri sulla Confraternita del Pugnale Nero. So che tua sorella è sposata con uno dei suoi membri. I fratelli non subiranno conseguenze”.
“Non pensi che la cosa li farà incazzare? Wrath non è solo il re. E’ anche uno di loro.”
“Proteggere la nostra razza è il loro mandato primario. Ovunque andiamo noi, loro devono seguirci. E sappi che in molti pensano che ultimamente stanno facendo un pessimo lavoro. Ritengo che forse avrebbero bisogno di una guida migliore.”
Sarebbe stato come affidare il comando di una divisione blindata a un arredatore: un sacco di chiacchiere vuote finchè uno dei soldati avrebbe messo a tacere per sempre quell’incapace mezzacalzetta.

Adoro l’ironia di Revh, ma più di tutto adoro l’ingenuità del nobile.
Non pensi che la cosa li farà incazzare?
Davvero? Non sapevi che i ragazzi hanno il grilletto facile?

VOTO

5 stelle!!!!!

VERONICA

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