C’ERA UNA VOLTA
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IL CANTO DEL
CIGNO
OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Questa
puntata avrebbe potuto intitolarsi tranquillamente “Che tipo di uomo vuoi
essere?”.
Questa
domanda ci viene riproposta come un mantra durante tutta la puntata dandoci
varie scelte, mostrandoci il vero volto dei nostri personaggi.
Una
domanda che dovremmo porci anche noi nel nostro quotidiano. Vogliamo essere
mossi dall’amore, dal potere, dal denaro, dalla famiglia, dalla gloria?
Difficile
rispondere e molte volte ci troviamo a rispondere in un modo e un anno dopo a
rispondere in modo opposto così come ci viene spiegato con Killian.
I
due personaggi più toccati da questa domanda saranno Tremotino e Killian che
risponderanno in modo diverso, ma in realtà molto convincente.
Partiamo
dal nostro pirata preferito.
Trovando
ancora molto brutta la gestione della cosa dell’Oscuro per lui in questa
puntata mi ha stregata. Sono rimasta colpita da come lo stesso personaggio sia
tanto cambiato grazie all’intervento dell’amore e dell’accettazione nella sua
storia personale.
Nel
passato incontriamo un Killian deluso, ferito che sopprime le sue emozioni e
vive per la vendetta. Prima pensavo vivesse così da quando Tremotino gli uccise
l’amata, ma in realtà il suo è un dolore più profondo, ben radicato.
E’
stato abbandonato dal padre e venduto come sguattero e questo ha lasciato
enormi ferite, ma comunque non è mai stato del tutto corrotto dal male.
Killian
ha sempre viaggiato sulla linea sottile fra male e bene cadendo da una o dall’altra
parte con molta facilità e sempre in modo molto passionale. Non è mai stata la
calcolata fame di potere (rappresentata da Tremotino) a muoverlo ma il suo cuore.
Infatti
possiamo vederlo disposto a perdonare il padre e salvarlo, dall’odiarlo e
ucciderlo in pochissimo tempo perché sono state toccate corde molto precise nel
suo animo.
Nello
stesso modo sul lago prima che tutti muoiano per mano degli oscuri, lo vediamo
mosso dal suo cuore, ma questa volta grazie a Emma vediamo come la sua
indecisione da che parte stare sia ormai dissolta.
Killian
nel momento in cui ha deciso di immolarsi per salvare tutti gli altri ha preso
una decisione, ha deciso che vuole essere. Nessuno può criticare questa
decisione, nessuno può dire nulla.
Strazianti
le scene di silenzio quando vediamo il corpo di Killian sulla barella senza
vita essere portato via e altrettanto doloroso l’ultimo addio fra i due amati.
Il
fatto che Emma abbia deciso di andare a salvarlo per condividere
(letteralmente) con lui la sua vita mi ha fatto esaltare e se giocata bene la
metà stagione negli inferi può essere una figata. Personaggi morti che
ritornano, Ade, la rappresentazione cupa dell’Oltretomba. Hanno tante cartucce
da poter sparare speriamo non le sprechino.
Adesso
trattiamo la nota dolente dell’episodio.
Molti
si sono lamentati di Tremotino, ma alla fine lui non è altro che quello che è sempre
stato: un codardo che ama il potere e fa tutto per tenerlo nelle sue mani.
Chi
meglio di lui può essere un vero Oscuro, chi?
Nessun
personaggi sarebbe stato così lucido da pensare ad un piano così machiavellico
e funzionale. Lui sapeva già prima come tutti si sarebbero mossi e li ha
manipolati per avere il maggior vantaggio e potere possibile.
Già
dalla quarta stagione avevo perso le speranze per una redenzione del
personaggio, per questo preferisco che sia tornato ad essere il cattivo che
tutti conosciamo. Sono molto curiosa di come verrà utilizzato.
Sono
contentissima del ritorno di Zelina ad Oz e vorrei capire perché quella povera
bambina non ha ancora un nome. Povera piccola, ma con i genitori che si ritrova
non me ne stupisco.
Nota
d’onore a Robin che per andare nell’Ade si porta dietro arco e frecce. Vai così!
Spero
che qualcuno poi lo informi che gli spiriti non possono essere feriti da una
freccia, ma tant’é.
Molto
emozionata per la seconda metà di stagione e ci si rivede il 7 Marzo.
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