Non criticatemi troppo. La cosa più difficile è
recensire un libro che mi è piaciuto tanto.
PORPORA
Titolo: Porpora
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 8.90
Prezzo E-book: 6.99
Pagine: 430
Anno: 2011
TRAMA
Bella
appartiene all’aristocrazia dei vampiri ed è stata catturata dai nemici mortali
della sua razza, i lesser. Una squadra della Confraternita del Pugnale Nero,
guidata dal feroce guerriero Zsadist, riesce a liberarla, e l’incontro fra i
due fa esplodere in entrambi una passione invincibile, un amore inspiegabile
che lega l’affascinante vampira all’assassino con il volto segnato da
spaventose cicatrici. Ma Bella capirà presto, che per squarciare la corazza che
rinchiude il cuore del suo liberatore, dovrà portare alla luce un terribile
passato.
Il
terzo capitolo della saga di J.R. Ward sulla Confraternita del Pugnale Nero ci
trascina in una storia d’amore disperata e assoluta, in grado di cambiare per
sempre anche un’esistenza immortale.
***
J.R. WARD si
è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver
lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie
di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della
serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il
risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso
(2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto
(2012) , Tu sei mio (2012), Ferita
(2013) e RINASCITA (Luglio
2013).
DEDICA
Non ci sarà mai nessun’altro come te.
Per me … tu sei l’unico.
Sì, mi mancano le parole per esprimere
ciò che sento …
La
stessa Ward mentre descriveva i vari romanzi ha sempre affermato che Zsadist è
uno dei suoi personaggi più riusciti e che lei ha amato di più. Il fatto che
questo sia uno dei personaggi più amati è visibile se voi andate a vedere i
vari blog o le discussioni. Non so chi fra Z e V sia il più amato.
Questo
perciò più che un ringraziamento è una vera e propria dichiarazione d’amore che
la scrittrice fa al suo personaggio meglio riuscito.
OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Devo
affermare che questo è stato il mio libro preferito di tutta la saga fino
all’uscita di Tu sei mio libro che mi
ha fatto sbavare. Non sono molto distanti, ma Tu sei mio vince ancora.
La
cosa strana è che i due protagonisti non sono i miei personaggi preferiti che
sono Mary e Bucth, ma devo affermare che l’analisi e la descrizione di Z è
fantastica.
Da
ora chiamerò Zsadist, Z come fanno i fratelli nel libro perché così la
scrittura e la lettura andranno più veloci.
Prima
di analizzare la coppia del libro Z e Bella, la vampira rapita da Mr O nel
libro precedente, ho deciso di analizzare i personaggi che si potrebbero dire
secondari, ma non lo sono.
Parliamo
di John, il ragazzatto orfano. John si è trasferito a casa di Thor e Wellsie e
per la prima volta il ragazzo si sente a casa.
Siete
felici di questo?
Non
lo siate, infatti se leggete il libro o la saga in generale scoprirete che la
Ward non darà mai una vita facile ai personaggi o non la darà almeno fino a
quando non scriverà il libro su di loro.
Non
posso dirvi per quale motivo la sua vita cadrà di nuovo nella disperazione
perché devo ammettere che questo è l’accadimento più bello e triste di tutto il
libro.
Per
questo motivo cercherò di descrivere come si sviluppa il suo personaggio.
Personaggio fondamentale per tutta la saga.
Iniziano
i corsi di addestramento. I corsi sono delle lezioni di lotta e autodifesa dove
i pretrans con un po’ di sangue guerriero partecipano per essere allenati a
sopravvivere contro i lesser. Come vi ho detto i vampiri sono spocchiosi e non
amano l’estraneo per questo John non avrà molti amici.
Il
primo nemico che incontriamo è Lash, un nobile odioso e che avrei ucciso appena
l’ho incontrato.
Avete
in mente quei ragazzi così simpatici che si circondano di tanti amici perché
hanno tantissimi soldi e per questo si sentono superiori e più forti. Ecco lui
è così.
Devo
dire che in questo libro il personaggio di Lash è pieno di stereotipi, ma
successivamente si evolverà e li perderà tutti. Attenzione, questo non
migliorerà la cosa.
Durante
questo corsi John incontrerà anche Blaylock e Qhuinn. Questi ragazzi
diventeranno i migliori amici di John, ma qui sono anche loro solo dei
prototipi e per questo non vengono molto sviluppati.
Come
notate il tono sta andando verso un racconto corale, distaccandosi dalla
narrazione concentrata solo sulla coppia.
John
qui scopre di essere figlio di Darius, anche se noi sappiamo che non è suo
figlio, agli occhi di tutti ora lo sarà e questo consoliderà il rapporto fra
John e Thor; infatti Thor era il migliore amico di Darius.
John
non ha ancora un ruolo rilevante, ma inizia a farci assaporare cosa succederà
nei futuri libri dove la sua presenza sarà una costante.
Il
suo personaggio mi piace tanto perché vedo in lui la forza che dovremmo avere
tutti nell’affrontare la vita. Per quanto la sua vita sia piena di fatti
orribili lui si rialza sempre.
Altro
personaggio interessante è Phury, il fratello gemello di Z. Phury, forse per il
legame fraterno, forse perché lo è davvero, si innamora di Bella, ma con la sua
solita classe preferisce subire in silenzio. Forse è da questo libro che ho
iniziato a notare il lato masochista e fastidioso del carattere di Phury.
Quello che me lo farà diventare antipatico e che renderà il suo libro, almeno
la prima metà una agonia.
Il
personaggio di Phury che avevo apprezzato tanto nei libri precedenti perde
tutto il suo fascino per cadere nell’oblio della noia. Ogni volta che leggevo i
suoi pensieri ero dilaniata da due sentimenti: la tristezza per quello che ha
subito, e la rabbia per le scelte che fa.
Andiamo
a parlare adesso dei personaggi principali.
Partiamo
da Bella che è più facile da analizzare. Lei all’inizio è attratta da Z per il
suo aspetto e il suo passato oscuro, ma dopo il rapimento riscontra anche una
connessione con Z. Come personaggio non mi ha fatto impazzire, come molti
personaggi femminili in effetti. Il problema della prigionia mi sembra risolto
troppo velocemente, anche se ho apprezzato davvero molto il finale della
storia. La cosa che mi è piaciuta di più è il dialogo fra i due fratelli, ma
vedere come lei riesce a sconfiggere il lesser mi ha divertito.
Bella
mi piace perché ha fatto entrare nel mondo della confraternita Revhenge. Questo
devo dire che è un personaggio che adoro, ma sono pochi i personaggi maschili
che non mi piacciono.
Per
adesso il ragazzone ha solo un ruolo marginale ma poi sarà solo un crescendo.
Il mio magnaccia preferito, l’unico pappone-spacciatore che si possa trovare
simpatico.
Z,
il vero problema. Come si fa a parlare di Z senza spiattellare tutta la sua
intricata vita o la sua relazione problematica con essa. Non si può.
L’uomo
più difficile da descrivere a parole. Proviamoci.
Z
è un concentrato di problemi e a un passato impossibile da immaginare,
fortunatamente per noi.
Per
i pochi sfortunati che sono incappati nella lettura di Il Risveglio di Anne
Rice, dovete immaginarvi il castello e Z come lo schiavo preferito della
regina.
Oltre
a suscitare in noi il lato mamma, perché tutti vorremmo poterlo stringerlo e
consolarlo, ci apre a una visione della vita più cupa, ma positiva.
Una
cosa che dovete ricordarvi è che la Ward ha un animo buonista, perciò anche se
un personaggio ha un passato tragico questo non gli impedirà di avere un futuro
felice; con qualche difficoltà ma felice.
In
questo libro scopriamo la razza dei shympath di cui Revhenge è membro da parte
di padre. Questa razza è molto interessante, ma non viene ancora spiegato cosa
sia, vengono solo identificati come mangiatori di peccati, manovratori dell’animo
diciamo.
L’unica
cosa che mi ha fatto storcere il naso è che la Ward trovi necessario descriverci
il primo “rapporto”di Z con la padrona. Io non lo trovavo necessario e mi ha
dato un po’ fastidio, ma questo dipende dai gusti.
SCENA PREFERITA
Lui
abbassò di nuovo lo sguardo sulla matita, poi si voltò verso il tavolo. Prese
il quaderno a spirale, cambiò pagina, si chinò e scrisse faticosamente per
qualche minuto.
Poi
strappò il foglio.
Gli
tremava la mano quando glielo porse. “E’ tutto un pasticcio”.
Lei
prese il foglio. In uno stampatello infantile e stentato c’erano scritte tre
parole: io ti amo.
Io
mi sono commossa troppo in questa scena. Quanto è dolce il nostro Z, troppo
timido per parlare.
L’ho
adorato!
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