martedì 28 maggio 2013

Recensione: Porpora - J.R. Ward - La confraternita del pugnale nero N*03



Non criticatemi troppo. La cosa più difficile è recensire un libro che mi è piaciuto tanto.
PORPORA

Titolo: Porpora
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 8.90
Prezzo E-book: 6.99
Pagine: 430
Anno: 2011


TRAMA
Bella appartiene all’aristocrazia dei vampiri ed è stata catturata dai nemici mortali della sua razza, i lesser. Una squadra della Confraternita del Pugnale Nero, guidata dal feroce guerriero Zsadist, riesce a liberarla, e l’incontro fra i due fa esplodere in entrambi una passione invincibile, un amore inspiegabile che lega l’affascinante vampira all’assassino con il volto segnato da spaventose cicatrici. Ma Bella capirà presto, che per squarciare la corazza che rinchiude il cuore del suo liberatore, dovrà portare alla luce un terribile passato.
Il terzo capitolo della saga di J.R. Ward sulla Confraternita del Pugnale Nero ci trascina in una storia d’amore disperata e assoluta, in grado di cambiare per sempre anche un’esistenza immortale.
***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e RINASCITA (Luglio 2013).

DEDICA

Non ci sarà mai nessun’altro come te.
Per me … tu sei l’unico.
Sì, mi mancano le parole per esprimere
ciò che sento …

La stessa Ward mentre descriveva i vari romanzi ha sempre affermato che Zsadist è uno dei suoi personaggi più riusciti e che lei ha amato di più. Il fatto che questo sia uno dei personaggi più amati è visibile se voi andate a vedere i vari blog o le discussioni. Non so chi fra Z e V sia il più amato.
Questo perciò più che un ringraziamento è una vera e propria dichiarazione d’amore che la scrittrice fa al suo personaggio meglio riuscito.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Devo affermare che questo è stato il mio libro preferito di tutta la saga fino all’uscita di Tu sei mio libro che mi ha fatto sbavare. Non sono molto distanti, ma Tu sei mio vince ancora.
La cosa strana è che i due protagonisti non sono i miei personaggi preferiti che sono Mary e Bucth, ma devo affermare che l’analisi e la descrizione di Z è fantastica.
Da ora chiamerò Zsadist, Z come fanno i fratelli nel libro perché così la scrittura e la lettura andranno più veloci.
Prima di analizzare la coppia del libro Z e Bella, la vampira rapita da Mr O nel libro precedente, ho deciso di analizzare i personaggi che si potrebbero dire secondari, ma non lo sono.
Parliamo di John, il ragazzatto orfano. John si è trasferito a casa di Thor e Wellsie e per la prima volta il ragazzo si sente a casa.
Siete felici di questo?
Non lo siate, infatti se leggete il libro o la saga in generale scoprirete che la Ward non darà mai una vita facile ai personaggi o non la darà almeno fino a quando non scriverà il libro su di loro.
Non posso dirvi per quale motivo la sua vita cadrà di nuovo nella disperazione perché devo ammettere che questo è l’accadimento più bello e triste di tutto il libro.
Per questo motivo cercherò di descrivere come si sviluppa il suo personaggio. Personaggio fondamentale per tutta la saga.
Iniziano i corsi di addestramento. I corsi sono delle lezioni di lotta e autodifesa dove i pretrans con un po’ di sangue guerriero partecipano per essere allenati a sopravvivere contro i lesser. Come vi ho detto i vampiri sono spocchiosi e non amano l’estraneo per questo John non avrà molti amici.
Il primo nemico che incontriamo è Lash, un nobile odioso e che avrei ucciso appena l’ho incontrato.
Avete in mente quei ragazzi così simpatici che si circondano di tanti amici perché hanno tantissimi soldi e per questo si sentono superiori e più forti. Ecco lui è così.
Devo dire che in questo libro il personaggio di Lash è pieno di stereotipi, ma successivamente si evolverà e li perderà tutti. Attenzione, questo non migliorerà la cosa.
Durante questo corsi John incontrerà anche Blaylock e Qhuinn. Questi ragazzi diventeranno i migliori amici di John, ma qui sono anche loro solo dei prototipi e per questo non vengono molto sviluppati.
Come notate il tono sta andando verso un racconto corale, distaccandosi dalla narrazione concentrata solo sulla coppia.
John qui scopre di essere figlio di Darius, anche se noi sappiamo che non è suo figlio, agli occhi di tutti ora lo sarà e questo consoliderà il rapporto fra John e Thor; infatti Thor era il migliore amico di Darius.
John non ha ancora un ruolo rilevante, ma inizia a farci assaporare cosa succederà nei futuri libri dove la sua presenza sarà una costante.
Il suo personaggio mi piace tanto perché vedo in lui la forza che dovremmo avere tutti nell’affrontare la vita. Per quanto la sua vita sia piena di fatti orribili lui si rialza sempre.
Altro personaggio interessante è Phury, il fratello gemello di Z. Phury, forse per il legame fraterno, forse perché lo è davvero, si innamora di Bella, ma con la sua solita classe preferisce subire in silenzio. Forse è da questo libro che ho iniziato a notare il lato masochista e fastidioso del carattere di Phury. Quello che me lo farà diventare antipatico e che renderà il suo libro, almeno la prima metà una agonia.
Il personaggio di Phury che avevo apprezzato tanto nei libri precedenti perde tutto il suo fascino per cadere nell’oblio della noia. Ogni volta che leggevo i suoi pensieri ero dilaniata da due sentimenti: la tristezza per quello che ha subito, e la rabbia per le scelte che fa.
Andiamo a parlare adesso dei personaggi principali.
Partiamo da Bella che è più facile da analizzare. Lei all’inizio è attratta da Z per il suo aspetto e il suo passato oscuro, ma dopo il rapimento riscontra anche una connessione con Z. Come personaggio non mi ha fatto impazzire, come molti personaggi femminili in effetti. Il problema della prigionia mi sembra risolto troppo velocemente, anche se ho apprezzato davvero molto il finale della storia. La cosa che mi è piaciuta di più è il dialogo fra i due fratelli, ma vedere come lei riesce a sconfiggere il lesser mi ha divertito.
Bella mi piace perché ha fatto entrare nel mondo della confraternita Revhenge. Questo devo dire che è un personaggio che adoro, ma sono pochi i personaggi maschili che non mi piacciono.
Per adesso il ragazzone ha solo un ruolo marginale ma poi sarà solo un crescendo. Il mio magnaccia preferito, l’unico pappone-spacciatore che si possa trovare simpatico.
Z, il vero problema. Come si fa a parlare di Z senza spiattellare tutta la sua intricata vita o la sua relazione problematica con essa. Non si può.
L’uomo più difficile da descrivere a parole. Proviamoci.
Z è un concentrato di problemi e a un passato impossibile da immaginare, fortunatamente per noi.
Per i pochi sfortunati che sono incappati nella lettura di Il Risveglio di Anne Rice, dovete immaginarvi il castello e Z come lo schiavo preferito della regina.
Oltre a suscitare in noi il lato mamma, perché tutti vorremmo poterlo stringerlo e consolarlo, ci apre a una visione della vita più cupa, ma positiva.
Una cosa che dovete ricordarvi è che la Ward ha un animo buonista, perciò anche se un personaggio ha un passato tragico questo non gli impedirà di avere un futuro felice; con qualche difficoltà ma felice.
In questo libro scopriamo la razza dei shympath di cui Revhenge è membro da parte di padre. Questa razza è molto interessante, ma non viene ancora spiegato cosa sia, vengono solo identificati come mangiatori di peccati, manovratori dell’animo diciamo.
L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è che la Ward trovi necessario descriverci il primo “rapporto”di Z con la padrona. Io non lo trovavo necessario e mi ha dato un po’ fastidio, ma questo dipende dai gusti.

SCENA PREFERITA

Lui abbassò di nuovo lo sguardo sulla matita, poi si voltò verso il tavolo. Prese il quaderno a spirale, cambiò pagina, si chinò e scrisse faticosamente per qualche minuto.
Poi strappò il foglio.
Gli tremava la mano quando glielo porse. “E’ tutto un pasticcio”.
Lei prese il foglio. In uno stampatello infantile e stentato c’erano scritte tre parole: io ti amo.

Io mi sono commossa troppo in questa scena. Quanto è dolce il nostro Z, troppo timido per parlare.
L’ho adorato!






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