ORO
SANGUE
Titolo: Oro Sangue
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 15.00
Prezzo E-book: 5.90
Pagine: 496
Anno: 2011
TRAMA
Phury
è il gemello di Zsadist, il tremendo vampiro guerriero. Ha rinunciato al suo
amore per Bella, la compagna del fratello, e ha dedicato la sua vita alla
salvezza della razza, accettando il ruolo di Primale delle Quaranta Elette:
proprio lui, il più puro tra tutti i vampiri della Confraternita, ha il compito
di generare una nuova stirpe di combattenti. I suoi demoni interiori lo
spingono alla violenza più sfrenata, mentre il desiderio invincibile per Bella
si trasforma in una tortura insopportabile. Intanto, la Confraternita si deve
preparare ad affrontare una nuova battaglia letale con i Lesser. Ma l’incontro
di Phury con la sua Prima Sposa, l’Eletta Cormia, cambierà il suo destino, come
quello di molto altri.
Il
sesto capitoli della saga dedicata alla Confraternita del Pugnale Nero è una
storia di tormento e sacrificio, dove si consuma la scelta più difficile:
quella tra passione e il dovere.
J.R. WARD si
è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver
lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie
di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della
serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il
risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso
(2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto
(2012) , Tu sei mio (2012), Ferita
(2013) e RINASCITA (Luglio
2013).
DEDICA
A te.
Sei stato un perfetto gentiluomo è un sollievo.
E sono convinta che la gioia ti si addica …
di certo te la meriti.
Questa
dedica mi è piaciuta tanto, perché è come se la Ward avesse voluto dare la pace
a questo personaggio; come se volesse chiedere scusa a Phury per il fatto di
averlo fatto soffrire per cinque libri.
Ward
ha fatto vedere con questa dedica che si crea per forza un legame fra lo
scrittore e i personaggi che lui crea. Forse per molti non è una cosa
importante, ma fa vedere la fatica e l’affetto che si crea nei vari momenti
della creazione del soggetto.
PENSIERI SUL LIBRO PRECEDENTE
La
Vergine Scriba!
Cosa?!
Quella
donna penso sia la madre più orribile che si possa immaginare. In quale
universo TU madre decidi di abbandonare tuo figlio di tre anni in mano a uno
psicopatico come lo è il Carnefice?
Io
non riesco a capire quella donna, davvero. Io l’ho odiata e basta.
Quella
donna non riesce a farmi nascere nessuna altra emozione se non la rabbia.
Il
momento più bello di tutti, sto parlando ironicamente ovviamente, è quello
quando V cerca di ricostruire i rapporti con la madre e porta dall’Altra Parte
un passero per riempire di nuovo i vari alberi dopo il sacrificio fatto dalla
Vergine Scriba per ridargli Jane in versione fantasma (ne parlerò dopo di
questo) e lei dopo aver sorriso per questo evento si gira e … si scopre che
teneva la gemella di V congelata. Congelata?!
Leggendo
del sacrificio la Vergine Scriba aveva riguadagnato due o tre punti facendomi
parteggiare un po’ per lei, pensando che lei avesse capito i suoi errori. Solo
una speranza!
Non
riesco davvero a capire come lei possa pensare di costruire rapporti con i suoi
figli se ne congeli uno e condanni a vivere con il Carnefice l’altro?
Non
riesco a farmela piacere.
Quando
V si è quasi fatto soffocare da lei per non cedere sulla sua posizione avrei
voluto applaudire, e mi sono chiesta come mai il suo comportamento, il suo di
lei, dopo questo avvenimento tanto sconvolgente.
Adesso
vorrei sottolineare che la Vergine voleva dare suo figlio, che lei sapeva che
aveva delle predilezioni particolari ed era segnato, in mano a quaranta elette
da ingravidare. Ma come si fa?
Questo
povero figlio è stato sbattuto a destra e a sinistra per la volontà e anche la
cattiveria di questi genitori che pensavano solo a loro stessi e a quello che
loro dovevano fare, e mi fa soffrire.
La
Vergine Scriba avrebbe dovuto andare contro il suo patto per suo figlio, perché
il figlio è qualcosa di più importante di qualsiasi cosa.
Il
fantasma Jane. Questa è stata una scelta molto discussa, infatti non è molto
piaciuta.
Jane
non poteva essere riportata in vita come Mary, anche se Mary non era morta; ma
la cosa che ha dato più fastidio è che essendo la Vergine Scriba una divinità
che ha creato una razza non poteva trovare una soluzione migliore?
Ok,
adesso Jane è legata a V per sempre per il fatto della mano maledetta, e per
dare a questa mano un significato più profondo unico, ma non riesci a convincermi
lo stesso.
La
cosa a me non ha dato troppo fastidio, ma penso che si poteva trovare una
soluzione migliore.
OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Questo
libro non mi è particolarmente piaciuto, perché ha punti davvero molto belli,
come la fine o il prologo iniziale o altri punti, e altri davvero che vorresti
entrare nel libro e fare del male fisico ai protagonisti.
Il
libro è diviso in due: la prima parte che sono i primi due terzi del libro,
dove Phury è odioso e la storia viene tenuta su da John, Qhuinn, Blay e Lash; e
la seconda parte dove finalmente Phury affronta il suo mago e serve tutto per
portare al magnifico finale. Penso che questo finale sia quello che ho amato di
più.
Il
prologo, usato per la prima volta, ci fa capire che probabilmente in questo
universo c’è qualcosa di simile al nostro Dio e ci propone l’Omega, già
incontrata, ma qui in modo più personale.
In
questo libro ho preferito come figura genitoriale l’Omega e questo mi ha
sconvolto, perché l’Omega è il male, non il Diavolo, ma comunque è una cosa
oscura e malvagia; ma risulta davvero più buono, paterno della Vergine Scriba.
Dopo questa, davvero, non riesco ad apprezzare quella donna.
Personaggio
che ha acquistato profondità è Qhuinn. Davvero interessante come si è mosso in
questo libro. Devo dire che dopo la notizia della parentela fra Qhuinn e Lash
sono rimasta sbalordita, ma nulla mi ha preparato a quello che è successo. In
realtà non voglio spoilerarare troppo perché merita di essere letto, ma posso
dirvi una cosa. In questo libro si vede quale sia il grado della amicizia che
lega Qhuin e John. Ho molto apprezzato il fatto che lui sia disposto a fare
tutto, anche mettere a repentaglio il suo futuro per il suo amico e poi ho
apprezzato come si è mosso nei confronti di Blay.
Non
sapendo cosa fare ha deciso di dire la verità, anche se faceva male perché non
voleva mentire all’amico su i suoi sentimenti. Bravo ragazzo.
La
scena che ho preferito però è quella del tunnel dove Qhuinn per salvare l’amico
dalla sua voglia di seguirlo in capo al mondo mente soffrendo. Forse non è
stata la mossa più intelligente, ma molto umana.
In
questa storia si presenta anche un Whart capace di capire le cose a affrontare
le situazioni di difficoltà, un vero re insomma. Infatti sarà lui a salvare
tutto sfoggiando la carta dell’ ahstrux
nostrum, una specie di guardia del corpo per John.
Ho
capito le motivazioni che l’hanno spinto a fare questa scelta, ma forse poteva
essere dato come guardia del corpo a qualcuno più indifeso di John.
Ovviamente
Lash qui si fa vedere nel lato più malvagio e anche come viene poi cambiata la
sua figura sottolinea il fatto che il suo animo sia corrotto. Solo uno stronzo
avrebbe sbattuto un povero ragazzo contro il muro della doccia facendogli
rivivere il momento della violenza sessuale subita.
Ho
apprezzato come Qhuinn ha risolto la cosa, anche se sono rimasta scioccata dall’evolversi
degli eventi per Lash.
Devo
dire che la Ward non fa mai andare le cose come si spera che accadano. Anzi lo
fa, ma prima deve farti penare un po’.
La
parte più esilarante e irritante del libro è quando John vede Cormia sul letto
macchiato di sangue per la verginità persa e corra verso Phury per prenderlo a
pungi. Qui ho riso perché dicevo fra me e me “qualcuno spieghi a John cosa può
succedere a una vergine”; ma poi l’ira.
John
si scaglia contro Phury e lo picchia affermando che lui ha violentato Cormia e
Phury dice sì. Adesso al cento per cento l’atto è stato consensuale e Phury non
farebbe mai male a nessuna, perciò il fatto di diventare sempre la povera
vittima mi fa incazzare di brutto.
Basta!!
Il
problema del personaggio di Phury è proprio questo: il vittimismo. Non riesce a
liberarsi del mago, perché non vuole e quando vede una via d’uscita non l’imbocca
è un cretino.
Nell’ultima
parte migliora proprio perché si rende conto che non può andare aventi così e
quando si libera da tutto riesce ad amare Cormia.
E’
si una storia difficile la sua, ma delle volte lui la fa diventare ancora più
ardua. Non per scelta, ma lo fa; come se si sentisse in colpa e così si
purificherebbe.
Cormia
è fondamentale per due cose: la liberazione dell’elette dalla tradizione
insostenibile e la rinascita di Phury.
Nella
seconda in realtà ha la parte di aiutante e sostenitrice perché alla fine il
cammino contro la dipendenza e personale, ma è comunque fondamentale per dare
origine alla svolta.
Nel
primo caso è il motore di tutto . Cormia fa vedere alle elette la vita oltre l’Altra
Parte: i colori, i suoni, l’emozioni e la possibilità di scelta. Non dico che
abbia liberato dall’oppressione, ma ha dato una possibilità di scelta alle sue
amiche. Il mondo reale è pericoloso, ma se affrontato con una preparazione può
essere un’avventura meravigliosa.
Con
Cormia si vede anche con maggior vigore il personaggio di Layla che è un po’ l’opposto,
ma in senso positivo. Lei non rinnega il cambiamento, ma capisce che non fa per
lei e vive delle esperienze nella voglia di rimanere nella tradizione perciò di
essere la riserva di sangue dei confratelli.
Il
finale è il più bello di tutti e fa vedere la possibilità di un nuovo inizio, una
riconciliazione. Finalmente i due gemelli sono uniti visibilmente dall’affetto
e si vede come la Confraternita sia una grande famiglia che accetta e perdona
gli errori.
Davvero
bellissimo!
SCENA PREFERITA
“Mi
dispiace”, Qhiunn rivolto a Blay. “Per quello che ho detto nel tunnel.”
“John
lo sa? Gli hai raccontato tutto?” “No”.
Blay
lasciò cadere il giaccone nella sacca di Prada e guardò John. “E’ convinto che
lo ami. Nel senso che … sarei innamorato di lui.”
John
spalancò la bocca.
Baly
scoppiò in una risata che subito si interruppe bruscamente, come se avesse un
nodo in gola. “Già. Pensa un po’. Io innamorato di Qhuinn … uno che, quando non
ha la luna storta, è la troia e un cagacazzo. Ma vuoi sapere qual è la cosa più
assurda?”
John
annuì e Qhuinn si tese tutto.
“Ha
ragione lui”, disse Blay abbassando lo sguardo sul borsone.
Beh,
John fece una faccia come se gli avessero appena conficcato un punteruolo nel
piede.
“Già”,
fece Blay. “Ecco perché le femmine non mi sono mai piaciute più di tanto.
Nessuna di loro era alla sua altezza. E nemmeno i ragazza, peraltro. Quindi
sono bell’e fottuto, ma questo è un problema mio, non suo o tuo.”
VOTO
4
stelle e mezzo.
VERONICA
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