giovedì 13 giugno 2013

Recensione: Oro Sangue - J.R. Ward - La confraternita del pugnale nero N*06



ORO SANGUE
Titolo: Oro Sangue
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 15.00
Prezzo E-book: 5.90
Pagine: 496
Anno: 2011
TRAMA
Phury è il gemello di Zsadist, il tremendo vampiro guerriero. Ha rinunciato al suo amore per Bella, la compagna del fratello, e ha dedicato la sua vita alla salvezza della razza, accettando il ruolo di Primale delle Quaranta Elette: proprio lui, il più puro tra tutti i vampiri della Confraternita, ha il compito di generare una nuova stirpe di combattenti. I suoi demoni interiori lo spingono alla violenza più sfrenata, mentre il desiderio invincibile per Bella si trasforma in una tortura insopportabile. Intanto, la Confraternita si deve preparare ad affrontare una nuova battaglia letale con i Lesser. Ma l’incontro di Phury con la sua Prima Sposa, l’Eletta Cormia, cambierà il suo destino, come quello di molto altri.
Il sesto capitoli della saga dedicata alla Confraternita del Pugnale Nero è una storia di tormento e sacrificio, dove si consuma la scelta più difficile: quella tra passione e il dovere.
***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e RINASCITA (Luglio 2013).

DEDICA

A te.
Sei stato un perfetto gentiluomo è un sollievo.
E sono convinta che la gioia ti si addica …
di certo te la meriti.

Questa dedica mi è piaciuta tanto, perché è come se la Ward avesse voluto dare la pace a questo personaggio; come se volesse chiedere scusa a Phury per il fatto di averlo fatto soffrire per cinque libri.
Ward ha fatto vedere con questa dedica che si crea per forza un legame fra lo scrittore e i personaggi che lui crea. Forse per molti non è una cosa importante, ma fa vedere la fatica e l’affetto che si crea nei vari momenti della creazione del soggetto.

PENSIERI SUL LIBRO PRECEDENTE

La Vergine Scriba!
Cosa?!
Quella donna penso sia la madre più orribile che si possa immaginare. In quale universo TU madre decidi di abbandonare tuo figlio di tre anni in mano a uno psicopatico come lo è il Carnefice?
Io non riesco a capire quella donna, davvero. Io l’ho odiata e basta.
Quella donna non riesce a farmi nascere nessuna altra emozione se non la rabbia.
Il momento più bello di tutti, sto parlando ironicamente ovviamente, è quello quando V cerca di ricostruire i rapporti con la madre e porta dall’Altra Parte un passero per riempire di nuovo i vari alberi dopo il sacrificio fatto dalla Vergine Scriba per ridargli Jane in versione fantasma (ne parlerò dopo di questo) e lei dopo aver sorriso per questo evento si gira e … si scopre che teneva la gemella di V congelata. Congelata?!
Leggendo del sacrificio la Vergine Scriba aveva riguadagnato due o tre punti facendomi parteggiare un po’ per lei, pensando che lei avesse capito i suoi errori. Solo una speranza!
Non riesco davvero a capire come lei possa pensare di costruire rapporti con i suoi figli se ne congeli uno e condanni a vivere con il Carnefice l’altro?
Non riesco a farmela piacere.
Quando V si è quasi fatto soffocare da lei per non cedere sulla sua posizione avrei voluto applaudire, e mi sono chiesta come mai il suo comportamento, il suo di lei, dopo questo avvenimento tanto sconvolgente.
Adesso vorrei sottolineare che la Vergine voleva dare suo figlio, che lei sapeva che aveva delle predilezioni particolari ed era segnato, in mano a quaranta elette da ingravidare. Ma come si fa?
Questo povero figlio è stato sbattuto a destra e a sinistra per la volontà e anche la cattiveria di questi genitori che pensavano solo a loro stessi e a quello che loro dovevano fare, e mi fa soffrire.
La Vergine Scriba avrebbe dovuto andare contro il suo patto per suo figlio, perché il figlio è qualcosa di più importante di qualsiasi cosa.
Il fantasma Jane. Questa è stata una scelta molto discussa, infatti non è molto piaciuta.
Jane non poteva essere riportata in vita come Mary, anche se Mary non era morta; ma la cosa che ha dato più fastidio è che essendo la Vergine Scriba una divinità che ha creato una razza non poteva trovare una soluzione migliore?
Ok, adesso Jane è legata a V per sempre per il fatto della mano maledetta, e per dare a questa mano un significato più profondo unico, ma non riesci a convincermi lo stesso.
La cosa a me non ha dato troppo fastidio, ma penso che si poteva trovare una soluzione migliore.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Questo libro non mi è particolarmente piaciuto, perché ha punti davvero molto belli, come la fine o il prologo iniziale o altri punti, e altri davvero che vorresti entrare nel libro e fare del male fisico ai protagonisti.
Il libro è diviso in due: la prima parte che sono i primi due terzi del libro, dove Phury è odioso e la storia viene tenuta su da John, Qhuinn, Blay e Lash; e la seconda parte dove finalmente Phury affronta il suo mago e serve tutto per portare al magnifico finale. Penso che questo finale sia quello che ho amato di più.
Il prologo, usato per la prima volta, ci fa capire che probabilmente in questo universo c’è qualcosa di simile al nostro Dio e ci propone l’Omega, già incontrata, ma qui in modo più personale.
In questo libro ho preferito come figura genitoriale l’Omega e questo mi ha sconvolto, perché l’Omega è il male, non il Diavolo, ma comunque è una cosa oscura e malvagia; ma risulta davvero più buono, paterno della Vergine Scriba. Dopo questa, davvero, non riesco ad apprezzare quella donna.
Personaggio che ha acquistato profondità è Qhuinn. Davvero interessante come si è mosso in questo libro. Devo dire che dopo la notizia della parentela fra Qhuinn e Lash sono rimasta sbalordita, ma nulla mi ha preparato a quello che è successo. In realtà non voglio spoilerarare troppo perché merita di essere letto, ma posso dirvi una cosa. In questo libro si vede quale sia il grado della amicizia che lega Qhuin e John. Ho molto apprezzato il fatto che lui sia disposto a fare tutto, anche mettere a repentaglio il suo futuro per il suo amico e poi ho apprezzato come si è mosso nei confronti di Blay.
Non sapendo cosa fare ha deciso di dire la verità, anche se faceva male perché non voleva mentire all’amico su i suoi sentimenti. Bravo ragazzo.
La scena che ho preferito però è quella del tunnel dove Qhuinn per salvare l’amico dalla sua voglia di seguirlo in capo al mondo mente soffrendo. Forse non è stata la mossa più intelligente, ma molto umana.
In questa storia si presenta anche un Whart capace di capire le cose a affrontare le situazioni di difficoltà, un vero re insomma. Infatti sarà lui a salvare tutto sfoggiando la carta dell’ ahstrux nostrum, una specie di guardia del corpo per John.
Ho capito le motivazioni che l’hanno spinto a fare questa scelta, ma forse poteva essere dato come guardia del corpo a qualcuno più indifeso di John.
Ovviamente Lash qui si fa vedere nel lato più malvagio e anche come viene poi cambiata la sua figura sottolinea il fatto che il suo animo sia corrotto. Solo uno stronzo avrebbe sbattuto un povero ragazzo contro il muro della doccia facendogli rivivere il momento della violenza sessuale subita.
Ho apprezzato come Qhuinn ha risolto la cosa, anche se sono rimasta scioccata dall’evolversi degli eventi per Lash.
Devo dire che la Ward non fa mai andare le cose come si spera che accadano. Anzi lo fa, ma prima deve farti penare un po’.
La parte più esilarante e irritante del libro è quando John vede Cormia sul letto macchiato di sangue per la verginità persa e corra verso Phury per prenderlo a pungi. Qui ho riso perché dicevo fra me e me “qualcuno spieghi a John cosa può succedere a una vergine”; ma poi l’ira.
John si scaglia contro Phury e lo picchia affermando che lui ha violentato Cormia e Phury dice sì. Adesso al cento per cento l’atto è stato consensuale e Phury non farebbe mai male a nessuna, perciò il fatto di diventare sempre la povera vittima mi fa incazzare di brutto.
Basta!!
Il problema del personaggio di Phury è proprio questo: il vittimismo. Non riesce a liberarsi del mago, perché non vuole e quando vede una via d’uscita non l’imbocca è un cretino.
Nell’ultima parte migliora proprio perché si rende conto che non può andare aventi così e quando si libera da tutto riesce ad amare Cormia.
E’ si una storia difficile la sua, ma delle volte lui la fa diventare ancora più ardua. Non per scelta, ma lo fa; come se si sentisse in colpa e così si purificherebbe.
Cormia è fondamentale per due cose: la liberazione dell’elette dalla tradizione insostenibile e la rinascita di Phury.
Nella seconda in realtà ha la parte di aiutante e sostenitrice perché alla fine il cammino contro la dipendenza e personale, ma è comunque fondamentale per dare origine alla svolta.
Nel primo caso è il motore di tutto . Cormia fa vedere alle elette la vita oltre l’Altra Parte: i colori, i suoni, l’emozioni e la possibilità di scelta. Non dico che abbia liberato dall’oppressione, ma ha dato una possibilità di scelta alle sue amiche. Il mondo reale è pericoloso, ma se affrontato con una preparazione può essere un’avventura meravigliosa.
Con Cormia si vede anche con maggior vigore il personaggio di Layla che è un po’ l’opposto, ma in senso positivo. Lei non rinnega il cambiamento, ma capisce che non fa per lei e vive delle esperienze nella voglia di rimanere nella tradizione perciò di essere la riserva di sangue dei confratelli.
Il finale è il più bello di tutti e fa vedere la possibilità di un nuovo inizio, una riconciliazione. Finalmente i due gemelli sono uniti visibilmente dall’affetto e si vede come la Confraternita sia una grande famiglia che accetta e perdona gli errori.
Davvero bellissimo!

SCENA PREFERITA

“Mi dispiace”, Qhiunn rivolto a Blay. “Per quello che ho detto nel tunnel.”
“John lo sa? Gli hai raccontato tutto?” “No”.
Blay lasciò cadere il giaccone nella sacca di Prada e guardò John. “E’ convinto che lo ami. Nel senso che … sarei innamorato di lui.”
John spalancò la bocca.
Baly scoppiò in una risata che subito si interruppe bruscamente, come se avesse un nodo in gola. “Già. Pensa un po’. Io innamorato di Qhuinn … uno che, quando non ha la luna storta, è la troia e un cagacazzo. Ma vuoi sapere qual è la cosa più assurda?”
John annuì e Qhuinn si tese tutto.
“Ha ragione lui”, disse Blay abbassando lo sguardo sul borsone.
Beh, John fece una faccia come se gli avessero appena conficcato un punteruolo nel piede.
“Già”, fece Blay. “Ecco perché le femmine non mi sono mai piaciute più di tanto. Nessuna di loro era alla sua altezza. E nemmeno i ragazza, peraltro. Quindi sono bell’e fottuto, ma questo è un problema mio, non suo o tuo.”

VOTO

4 stelle e mezzo.

VERONICA

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