domenica 2 giugno 2013

Recensione: Senso - J.R. Ward - La confraternita del pugnale nero N*04



SENSO
Titolo: Senso
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 11.99
Prezzo E-book: 5.90
Pagine: 461
Anno: 2011


TRAMA
Butch O’Neal è un ex poliziotto della Omicidi di Calwell e, per certi versi, anche un ex umano. Da quando la sua strada ha incrociato quella dei vampiri della Confraternita del Pugnale Nero, infatti, la sua vita è completamente cambiata: ha tagliato i ponti con la sua famiglia disastrata, si è stabilito nel quartier generale della confraternita e combatte al fianco dei guerrieri contro i lesser. Ma quando s’innamora di Marissa, bella e aristocratica vampira, Butch capisce che quel mondo non gli appartiene: non può combattere al fianco dei vampiri perché è troppo vulnerabile e non può amare una donna della loro stirpe poiché, come umano, invecchierebbe molto prima. Ma Butch non sa di essere un predestinato e, quando i lesser lo cattureranno imprimendogli il marchio del Male, scopre di possedere un dono: un potere sconosciuto che fa di lui un’arma micidiale contro i nemici giurati dei vampiri. L’ex poliziotto dovrà sottoporsi a molte terribili prove. Sarà un viaggio ai confini della morte e sempre più vicino alla meravigliosa creatura che gli ha rubato il cuore.

***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e RINASCITA (Luglio 2013).

DEDICA

Lo sai, vero? Hai tirato fuori la stronza
che c’è in me, sul serio.
Poi però te ne sei uscito con quella
frase e io mi sono sciolta.
Ti amo da impazzire.

Non posso che essere d’accordo con questa dedica. Butch è impulsivo, cazzuto, irritante, ma allo stesso tempo riesce ad amare, dire frasi smielate, sembra sembrare finto, e creare una vera amicizia. E’ il mio personaggio preferito, ed è per questo che tutto dovrebbero volergli, almeno, bene. Lui è umano, nel senso più profondo del termine. Combatte per ciò in cui crede, per quelli che ama; senza essere troppo pieno di testosterone come gli altri fratelli.
Devo dire che apprezzo tutto di lui.

PENSIERI SUL LIBRO PRECEDENTE

Da questa recensione ho deciso di annettere questo spazio, perché anche se con degli spoiler, non voglio dire troppo per lasciare la scoperta al lettore. Il problema è che devo sfogarmi per certi fatti per questo ho deciso di parlarne nella recensione del libro dopo, non rovino le sorprese.
Tutti saprete quale fatto ci ha lasciati a bocca aperta nel libro precedente: la morte di Wellsie.
Cavolo che colpo di scena.
Lo sapevo in realtà che a quella coppia doveva succedere qualcosa, ma addirittura la morte di madre e figlio, mi ha colpito.
In una saga dove per ogni libro si parla di una coppia diversa, è inevitabile che le coppie preesistenti devono arrivare ad un punto di rottura, così che si possa scrivere un libro su di loro. Normalmente si fa in due modi, o uno dei due muore o appare un problema che distrugge il legame fra moglie e marito, così che nel libro lo ricostruiscano.
Se la morte di Wellsie nella mia mente poteva essere un ipotesi, pensavo che il bambino lo lasciasse nascere, dannazione. Che colpo!
Devo dire che la cosa che mi è piaciuta di meno però è stato il modo in cui Thor si è comportato. In non posso sapere cosa si provi a perdere l’amore della tua vita, e spero di non scoprirlo mai; ma dopo che hai preso un impegno e hai deciso di accogliere in casa un orfano, non si può fuggire.
Thor è stato un egoista, e non criticatemi, questo si vede ancora di più nei libri che seguono. Lui non ha pensato ad altro che al proprio dolore e non ha pensato al dolore che poteva causare a John. In prima lettura può sembrare normale la reazione, ma se ci rifletterete, non potete accettare pienamente il suo comportamento.
Se fosse nato quel figlio, che avrebbe fatto, lo avrebbe abbandonato?

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Questo libro mi ha soddisfatto particolarmente perché finalmente parla del mio personaggio preferito: Butch, ma allo stesso tempo non è il mio libro preferito.
Mi spiego. Il personaggio di Marissa dovrebbe aiutare Butch nella creazione di una buona storia, ma lei è una … cernia!
Avete in mente il pesce con gli occhi a palla che nuota nel mare e che sembra aver subito una lobotomia, ecco Marissa mi ricorda questo pesce. Non riesce a comunicarmi nulla.
Non so se il personaggio doveva essere algido perché è un aristocratica, o a me ha dato questa impressione, ma in realtà era un personaggio bellissimo. Io la vedo come la cernia.
Perché una cernia?
Il suo comportamento nei confronti della vita è nettamente passivo, ma basta leggere il secondo capitolo dove lei si richiude in bagno e piange e si dispera e rompe tutto perché è ancora vergine.
Si avete capito bene, io mi devo sentire i suoi piagnistei mentali perché lei è ancora vergine! Come si fa a trattare e valutare positivamente la signorina.
Ok, prima eri la shellen di Whart e non potevi andare con nessuno, ma lui ti ha liberato da sei mesi dall’intralcio. Non puoi più accantonare questa scusa, soprattutto se hai ai tuoi piedi uno strafigo come Revhange.
La scena del letto ricoperta dalla pelliccia di ermellino di Revhange mi ha fatto alzare la pressione a mille. Bellissima!
Io non riesco ad apprezzare un personaggio poi così scostante. Scusa TU e non io, ma TU hai deciso di intrattenere una relazione a lungo termine con Butch, ex poliziotto che è stato cacciato dalla polizia per aver rotto il naso ad un poliziotto, e ti meravigli che lui appena a scoperto di poter combattere non esca sul campo calibro 40 spianata. Ragazza ma dove vivi a Fantasilandia?
Da tre libri e mezzo Butch ci tedia con il fatto che i fratelli escono a combattere e lui può solo stare a casa; nel libro prima era felice come un mandrillo perché aveva potuto aiutare. Era ovvio che se gli capitava la possibilità di combattere la coglieva al volo.
Sembra che la signora non capisca nulla del suo compagno.
L’unica parte in cui l’ho apprezzata è stata l’uscita al Consiglio dei Princeps. Per quell’uscita Marissa si merita tutta la nostra approvazione. Per il resto ragazza rassegnati a rimanere una cernia. La sua utilità per la storia è comprensibile anche dal fatto che nei sei libri successivi la donzella appaia solo una volta.
Perciò se la coppia non sorregge la storia, solo Butch fa tutto il lavoro?
No, in realtà una coppia bellissima è presente in questo romanzo, una coppia di amici: Butch e Vishiuos.
Lasciando stare i siparietti comici che fanno morire dal ridere, quei due sono fenomenali, però riescono anche a tenere un rapporto serio e sano.
Devo dire che V molto più di Marissa ha compreso la vera natura di Butch e l’asseconda cercando di creare la situazione di vita migliore per il suo amico.
Il nervo, il cuore di questo libro sono solo questi due personaggi. Davvero fatti bene.
L’arrivo di Marissa mette anche in crisi la coppia, perché per un certo momento c’erano state delle speculazioni che V fosse addirittura innamorato di Butch e secondo me per un certo verso è anche vero. Butch è stato il primo che sia riuscito ad entrare in contatto con V e lui non abituato a questo a trasformato il forte legame fraterno che li lega in un legame fra innamorati.
Dire che V non ami Butch non è vero, perché V è convinto di provare questo amore, ed è proprio questo sentimento che lo mette in crisi e lo porta ad arrivare alla scena del balcone.
Che scena ragazze che scena! E’ la mia scene preferita e ci fa vedere come un rapporto possa essere davvero profondo fra due persone. Stupendo!
Altra scena da ricordare e durante il cambiamento di Butch, la reazione di Warth dopo che Beth è intervenuta. Non vorrei essere stata ne panni di Butch per nulla al mondo. I vampiri innamorati sono davvero delle forze della natura!
Uno sguardo su Butch va dato assolutamente anche se lui è stato già descritto prima.
Butch ha visto il Male, ha visto l’Omega in persona e questo essere melmoso ha messo una parte di lui dentro Butch. Questo cambia molto la visione di Butch, la sua coscienza del male e lo porta a voler con più forza distruggere tutti i simulacri di esso, i lesser.
Il suo motore non è più la voglia di aiutare, ma la vendetta, spiegata dall’incipit del libro dove Butch viene rapito e torturato.
Forse è anche per questo che la connessione con V è più forte.
La storia della vita di Butch, poi, è tristissima. Io ho provato davvero tristezza e contrizione per quella storia. Volevo entrare in quella stanza e stringere forte l’uomo che è ed il bambino che è stato, ma questa è una sensazione molto usuale con i nostri boys.
Volevo fare una strage della famiglia O’Neal a partire dalla madre che non si è mai opposta agli abusi che il marito faceva sul figlio, poi si vedrà perché, alla sorella che non lo chiama per il battesimo del nipote perché tanto Butch è Butch. Cretini!
Una storia che va avanti in parallelo è quella di John.
Il suo rapporto con Blay e Qhuinn si è solidificato e la sua inimicizia con Lash è aumentata tanto che si arriva ad un pestaggio che porterà Lash in ospedale. Grande John!
Ovviamente in tutti i capitoli l’angoscia e il dolore di John per l’abbandono sono evidenti e lampanti e fanno soffrire anche il lettore con lui.
Blay supera per primo la transizione e si vede con la sua descrizione quanto il fisico si sia ingrandito e che i vampiri post trans si muovono come degli ubriachi.
Non siamo ancora arrivati al culmine della storia, ma si sta facendo interessante.

SCENA PREFERITA

“ Per quanto odi me stesso, non voglio morire.”
Butch rimasse raggelato. Poi si accese di una rabbia al calor bianco, incandescente come il corpo del suo coinquilino.
“Brutto bastardo!” Senza pensare si scagliò in avanti, afferrando per la gola. “Brutto bastando! Mi hai spaventato a morte!”
Imprecando con violenza contro l’amico, Butch lo sorresse, stringendo forte il suo corpo nudo e luminoso mentre il vento gelido turbinava intorno a loro. Esauriti gli improperi gli bisbigliò all’orecchio: “Fammi ancora uno scherzo del genere e ti ammazzo con queste mani. Ci siamo capiti?”
“Sto perdendo il lume della ragione” mormorò V contro il collo dell’amico. “L’unica cosa che mi ha sempre salvato la sto perdendo … l’ho persa … sono finito. Non mi resta più niente.”
“Penserò io a salvarti finché non ritroverai il lume della ragione, cosa ne dici? Ti aiuterò io”.

VOTO




 

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