SENSO
Titolo: Senso
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 11.99
Prezzo E-book: 5.90
Pagine: 461
Anno: 2011
TRAMA
Butch
O’Neal è un ex poliziotto della Omicidi di Calwell e, per certi versi, anche un
ex umano. Da quando la sua strada ha incrociato quella dei vampiri della
Confraternita del Pugnale Nero, infatti, la sua vita è completamente cambiata:
ha tagliato i ponti con la sua famiglia disastrata, si è stabilito nel quartier
generale della confraternita e combatte al fianco dei guerrieri contro i
lesser. Ma quando s’innamora di Marissa, bella e aristocratica vampira, Butch
capisce che quel mondo non gli appartiene: non può combattere al fianco dei
vampiri perché è troppo vulnerabile e non può amare una donna della loro stirpe
poiché, come umano, invecchierebbe molto prima. Ma Butch non sa di essere un
predestinato e, quando i lesser lo cattureranno imprimendogli il marchio del
Male, scopre di possedere un dono: un potere sconosciuto che fa di lui un’arma
micidiale contro i nemici giurati dei vampiri. L’ex poliziotto dovrà sottoporsi
a molte terribili prove. Sarà un viaggio ai confini della morte e sempre più
vicino alla meravigliosa creatura che gli ha rubato il cuore.
***
J.R. WARD si
è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver
lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie
di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della
serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il
risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso
(2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto
(2012) , Tu sei mio (2012), Ferita
(2013) e RINASCITA (Luglio
2013).
DEDICA
Lo sai, vero? Hai tirato fuori la stronza
che c’è in me, sul serio.
Poi però te ne sei uscito con quella
frase e io mi sono sciolta.
Ti amo da impazzire.
Non
posso che essere d’accordo con questa dedica. Butch è impulsivo, cazzuto,
irritante, ma allo stesso tempo riesce ad amare, dire frasi smielate, sembra sembrare
finto, e creare una vera amicizia. E’ il mio personaggio preferito, ed è per
questo che tutto dovrebbero volergli, almeno, bene. Lui è umano, nel senso più
profondo del termine. Combatte per ciò in cui crede, per quelli che ama; senza
essere troppo pieno di testosterone come gli altri fratelli.
Devo
dire che apprezzo tutto di lui.
PENSIERI SUL LIBRO PRECEDENTE
Da
questa recensione ho deciso di annettere questo spazio, perché anche se con
degli spoiler, non voglio dire troppo per lasciare la scoperta al lettore. Il
problema è che devo sfogarmi per certi fatti per questo ho deciso di parlarne
nella recensione del libro dopo, non rovino le sorprese.
Tutti
saprete quale fatto ci ha lasciati a bocca aperta nel libro precedente: la
morte di Wellsie.
Cavolo
che colpo di scena.
Lo
sapevo in realtà che a quella coppia doveva succedere qualcosa, ma addirittura
la morte di madre e figlio, mi ha colpito.
In
una saga dove per ogni libro si parla di una coppia diversa, è inevitabile che
le coppie preesistenti devono arrivare ad un punto di rottura, così che si
possa scrivere un libro su di loro. Normalmente si fa in due modi, o uno dei
due muore o appare un problema che distrugge il legame fra moglie e marito,
così che nel libro lo ricostruiscano.
Se
la morte di Wellsie nella mia mente poteva essere un ipotesi, pensavo che il
bambino lo lasciasse nascere, dannazione. Che colpo!
Devo
dire che la cosa che mi è piaciuta di meno però è stato il modo in cui Thor si
è comportato. In non posso sapere cosa si provi a perdere l’amore della tua
vita, e spero di non scoprirlo mai; ma dopo che hai preso un impegno e hai
deciso di accogliere in casa un orfano, non si può fuggire.
Thor
è stato un egoista, e non criticatemi, questo si vede ancora di più nei libri
che seguono. Lui non ha pensato ad altro che al proprio dolore e non ha pensato
al dolore che poteva causare a John. In prima lettura può sembrare normale la
reazione, ma se ci rifletterete, non potete accettare pienamente il suo
comportamento.
Se
fosse nato quel figlio, che avrebbe fatto, lo avrebbe abbandonato?
OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Questo
libro mi ha soddisfatto particolarmente perché finalmente parla del mio
personaggio preferito: Butch, ma allo stesso tempo non è il mio libro
preferito.
Mi
spiego. Il personaggio di Marissa dovrebbe aiutare Butch nella creazione di una
buona storia, ma lei è una … cernia!
Avete
in mente il pesce con gli occhi a palla che nuota nel mare e che sembra aver
subito una lobotomia, ecco Marissa mi ricorda questo pesce. Non riesce a
comunicarmi nulla.
Non
so se il personaggio doveva essere algido perché è un aristocratica, o a me ha
dato questa impressione, ma in realtà era un personaggio bellissimo. Io la vedo
come la cernia.
Perché
una cernia?
Il
suo comportamento nei confronti della vita è nettamente passivo, ma basta
leggere il secondo capitolo dove lei si richiude in bagno e piange e si dispera
e rompe tutto perché è ancora vergine.
Si
avete capito bene, io mi devo sentire i suoi piagnistei mentali perché lei è
ancora vergine! Come si fa a trattare e valutare positivamente la signorina.
Ok,
prima eri la shellen di Whart e non potevi andare con nessuno, ma lui ti ha
liberato da sei mesi dall’intralcio. Non puoi più accantonare questa scusa,
soprattutto se hai ai tuoi piedi uno strafigo come Revhange.
La
scena del letto ricoperta dalla pelliccia di ermellino di Revhange mi ha fatto
alzare la pressione a mille. Bellissima!
Io
non riesco ad apprezzare un personaggio poi così scostante. Scusa TU e non io,
ma TU hai deciso di intrattenere una relazione a lungo termine con Butch, ex
poliziotto che è stato cacciato dalla polizia per aver rotto il naso ad un
poliziotto, e ti meravigli che lui appena a scoperto di poter combattere non
esca sul campo calibro 40 spianata. Ragazza ma dove vivi a Fantasilandia?
Da
tre libri e mezzo Butch ci tedia con il fatto che i fratelli escono a
combattere e lui può solo stare a casa; nel libro prima era felice come un
mandrillo perché aveva potuto aiutare. Era ovvio che se gli capitava la
possibilità di combattere la coglieva al volo.
Sembra
che la signora non capisca nulla del suo compagno.
L’unica
parte in cui l’ho apprezzata è stata l’uscita al Consiglio dei Princeps. Per
quell’uscita Marissa si merita tutta la nostra approvazione. Per il resto
ragazza rassegnati a rimanere una cernia. La sua utilità per la storia è
comprensibile anche dal fatto che nei sei libri successivi la donzella appaia
solo una volta.
Perciò
se la coppia non sorregge la storia, solo Butch fa tutto il lavoro?
No,
in realtà una coppia bellissima è presente in questo romanzo, una coppia di
amici: Butch e Vishiuos.
Lasciando
stare i siparietti comici che fanno morire dal ridere, quei due sono
fenomenali, però riescono anche a tenere un rapporto serio e sano.
Devo
dire che V molto più di Marissa ha compreso la vera natura di Butch e
l’asseconda cercando di creare la situazione di vita migliore per il suo amico.
Il
nervo, il cuore di questo libro sono solo questi due personaggi. Davvero fatti
bene.
L’arrivo
di Marissa mette anche in crisi la coppia, perché per un certo momento c’erano
state delle speculazioni che V fosse addirittura innamorato di Butch e secondo
me per un certo verso è anche vero. Butch è stato il primo che sia riuscito ad
entrare in contatto con V e lui non abituato a questo a trasformato il forte
legame fraterno che li lega in un legame fra innamorati.
Dire
che V non ami Butch non è vero, perché V è convinto di provare questo amore, ed
è proprio questo sentimento che lo mette in crisi e lo porta ad arrivare alla
scena del balcone.
Che
scena ragazze che scena! E’ la mia scene preferita e ci fa vedere come un
rapporto possa essere davvero profondo fra due persone. Stupendo!
Altra
scena da ricordare e durante il cambiamento di Butch, la reazione di Warth dopo
che Beth è intervenuta. Non vorrei essere stata ne panni di Butch per nulla al
mondo. I vampiri innamorati sono davvero delle forze della natura!
Uno
sguardo su Butch va dato assolutamente anche se lui è stato già descritto
prima.
Butch
ha visto il Male, ha visto l’Omega in persona e questo essere melmoso ha messo
una parte di lui dentro Butch. Questo cambia molto la visione di Butch, la sua
coscienza del male e lo porta a voler con più forza distruggere tutti i
simulacri di esso, i lesser.
Il
suo motore non è più la voglia di aiutare, ma la vendetta, spiegata
dall’incipit del libro dove Butch viene rapito e torturato.
Forse
è anche per questo che la connessione con V è più forte.
La
storia della vita di Butch, poi, è tristissima. Io ho provato davvero tristezza
e contrizione per quella storia. Volevo entrare in quella stanza e stringere
forte l’uomo che è ed il bambino che è stato, ma questa è una sensazione molto
usuale con i nostri boys.
Volevo
fare una strage della famiglia O’Neal a partire dalla madre che non si è mai
opposta agli abusi che il marito faceva sul figlio, poi si vedrà perché, alla
sorella che non lo chiama per il battesimo del nipote perché tanto Butch è
Butch. Cretini!
Una
storia che va avanti in parallelo è quella di John.
Il
suo rapporto con Blay e Qhuinn si è solidificato e la sua inimicizia con Lash è
aumentata tanto che si arriva ad un pestaggio che porterà Lash in ospedale.
Grande John!
Ovviamente
in tutti i capitoli l’angoscia e il dolore di John per l’abbandono sono
evidenti e lampanti e fanno soffrire anche il lettore con lui.
Blay
supera per primo la transizione e si vede con la sua descrizione quanto il
fisico si sia ingrandito e che i vampiri post trans si muovono come degli
ubriachi.
Non
siamo ancora arrivati al culmine della storia, ma si sta facendo interessante.
SCENA PREFERITA
“
Per quanto odi me stesso, non voglio morire.”
Butch
rimasse raggelato. Poi si accese di una rabbia al calor bianco, incandescente
come il corpo del suo coinquilino.
“Brutto
bastardo!” Senza pensare si scagliò in avanti, afferrando per la gola. “Brutto
bastando! Mi hai spaventato a morte!”
…
Imprecando
con violenza contro l’amico, Butch lo sorresse, stringendo forte il suo corpo
nudo e luminoso mentre il vento gelido turbinava intorno a loro. Esauriti gli
improperi gli bisbigliò all’orecchio: “Fammi ancora uno scherzo del genere e ti
ammazzo con queste mani. Ci siamo capiti?”
“Sto
perdendo il lume della ragione” mormorò V contro il collo dell’amico. “L’unica
cosa che mi ha sempre salvato la sto perdendo … l’ho persa … sono finito. Non
mi resta più niente.”
…
“Penserò
io a salvarti finché non ritroverai il lume della ragione, cosa ne dici? Ti
aiuterò io”.
VOTO
Nessun commento:
Posta un commento