domenica 22 settembre 2013

Recenzione: Ferita - J.R. Ward - La confraternita del pugnale nero N*09



FERITA
Titolo: Ferita
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 16.00
Prezzo E-book: 11.99
Pagine: 522
Anno: 2013
TRAMA
La bellissima vampira Payne, sorella di Vishous e indomita guerriera, ha appena iniziato ad assaporare la libertà dopo una lunghissima prigionia e si prepara a scoprire un mondo a lei sconosciuto ai membri della Confraternita.
Fin chè un incidente la lascia paralizzata. Quando Payne chiede la morte, piuttosto che rassegnarsi a un’esistenza mutilata, Vishous decide di accettare l’aiuto di un uomo di cui non si fida, Manny Manello, l’unico chirurgo in grado di tentare la difficile operazione che potrà forse restituire alla vampira la capacità di camminare.
Tra il dottore e la paziente nasci ben presto un’attrazione che li porta a vivere emozioni e sentimenti mai provati.
Qualcuno però è sulle tracce di Payne, in cerca di vendetta: il vampito Xcor, giunto dall’Europa a capo di un gruppo di rinnegati e rimasto orfano di padre proprio per mano della guerriera. Quali verità nascoste emergeranno da passato di Xcor e Payne?
***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e Rinascita (Luglio 2013).

OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Questo è il primo romanzo che non mi è piaciuto, perché sembra che la Ward abbia deciso di tornare la genere harmony senza un vero motivo.
I due protagonisti non riescono a intrattenere. Payne è da ammazzare, ho capito che la vita di una persona che ha appena subito una possibile paralisi è dura, ma arrivare ha chiedere alla moglie del fratello e al fratello di ucciderti mi sembra troppo.
Non riesce a piacermi. Doveva essere un’altra guerriera come Xherx, ma non riesce ad avere il suo carisma, né riesce a farci appassionare alla sua storia raccontata in malo modo. Il passato non viene indagato, e le motivazioni che la spingono ad agire sono strane. Se io sapessi di avere un fratello gemello andrei a cercare lui, non il padre che lo ha martoriato.
Da questo argomento nasce una domanda. Payne si illumina come V, ma il suo potere è curativo; allora come fa a ridurre in cenere il Carnefice? Domanda numero due. Perché il Carnefice ha trattato come un figlio Xcor e non il suo figlio naturale?
I dubbi irrisolti.
Manny non è male come personaggio, ma non riesce a tenere una storia in piedi da solo, forse perché non è stato introdotto a dovere prima, non so. Non ci riesce e basta.
Un'altra cosa che fa sorridere è il fatto che Payne è la vergine più assatanata del circondario, mai visto una donna assaltare un uomo con  quella ferocia. Per quanto Marissa non mi piaccia, la parte della vergine le è riuscita meglio. Un po’ complessata, ma più credibile.
Parte positiva hanno i nuovi arrivati, la Banda dei Bastardi. Se Xcor mi faceva sperare tanto, nei libri dopo ha deluso, ma non in questo. Il personaggio che più mi piace rimane Thoe, che però subisce un cambio di colore degli occhi e dei capelli dalla prima volta che lo vediamo alla successiva. Una cosa strana, ma non ci si fa tanto caso se i suoi colori nella prima descrizione non fossero tanto simili a quelli dei gemelli.
Grandi e ripeto grandi V e Bucth!
Il loro legame si è approfondito tantissimo e si è anche rafforzato. Ovviamente l’arrivo di Payne ha fatto saltare qualche rotella a V, e qui Butch è necessario. Meraviglioso il mio Butch.
Per chi sa, la scena dell’appartamento è stata meravigliosa e anche quella successiva con Jane. Bellissima!
Jane è stato un tasto dolente. Non so cosa gli sia passato per la testa, ma cercare di far avverarae il desiderio di morte di Payne mi sembra troppo. Il giuramento di Ippocrate non le dice nulla? No, era per dire. Perché i personaggi sembrano essere stupidi quando il tempo va avanti? Mistero.
Nota positiva: Marissa si vede solo in una scene e dice solo una frase. Brava, sparisci nel nulla.
Una cosa mi ha lasciato perplessa, il tempo. Mi spiego. L’ottavo libro finiva con il matrimonio di Xherx e John; questo libro si sviluppa in un mese, ma il decimo ricomincia dalla prima notte dopo le nozze di Xherx e John, perciò c’è un problema.
Davvero questo libro ha dei sei problemi e non so ancora come fare a spiegarlo.

SCENA PREFERITA

Quando in passato era andata con Vishous, quesi simboli delle sue predilezioni Hard-core erano solo lo scenario spaventoso del sesso incredibile che facevano. Ma la sua versione di “gioco” era un barboncino a confronto del lupo mannaro di V. E adesso lo sapeva con certezza.
Ben presto i respiri si trasformarono in singhiozzi. Raggomitolato su se stesso, celando con le mani il lavoro da macellaio subito tanto, tantissimo tempo prima, piangeva a diritto, sopraffatto dall’emozione, senza più riserbo né autocontrollo; l’intelligenza da sovrana del suo regno ridotta a suddita.
“Mi ha fatto soffrire … Mio padre mi ha fatto soffrire.”
Parole flebili e soffocate da risultare quasi impercepibili. Ma quando le colse, Jane ebbe un tuffo al cuore.
“Perché?” riprese V. “Perché l’ha fatto? E anche mia madre l’ha fatto. Perché? Io non ho mai chiesto che mi mettessero al mondo … e non l’avrei scelto, se me l’avessero chiesto … Perché?”

V il bambino. Pianto ha dirotto. Queste scene hanno salvato il libro.

VOTO







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