mercoledì 11 dicembre 2013

Recensione: Il legame del drago - Thea Harrison - Ciclo delle razze antiche N*1



IL LEGAME DEL DRAGO




Titolo: Il legame del drago
Saga: Ciclo delle razze antiche
Autore: Thea Harrison
Editore: Fanucci editore
Prezzo: 12.00
Prezzo E-book: 2.99
Pagine: 400
Anno: 2013

TRAMA
Mezza umana e mezza wyr, l’antica e potentissima razza dei draghi, Pia ha sempre cercato di nascondere a tutti le sue origini. Ma un giorno il suo ex fidanzato scopre la sua capacità innata di aprire qualsiasi serratura e la costringe a commettere un furto. Non si tratta di un furto qualsiasi: le chiede di derubare un drago multimiliardario. Pia riesce nella sua missione e ruba un penny dai suoi tesori, senza sapere che da quel momento in poi il suo sangue wyr tornerà a reclamare la sua parte. Prima ancora però, sarà il derubato a reclamare indietro la sua moneta, insieme alla ladra che ha osato sottrargliela. Lui è Dragos Cuelebre, nato insieme al sistema solare, predatore tra i predatori, il più temuto dei wyr. Ma quando riuscirà a catturare Pia, scoprirà segreti ed emozioni nuove, che lo uniranno a lei irreparabilmente, come una forza ancestrale. Insieme affronteranno la minaccia dei fae oscuri e le difficoltà della trasformazione che sta avvenendo in Pia, che ora è pronta ad accettare la sua natura wyr. Un’esplosiva miscela di magia e romanticismo tra le fortezze dell’Altra Terra e i grattacieli di New York, un mondo popolato di creature maestose e affascinanti, in cui sarà un piacere perdersi.
***
Thea Harrison è lo pseudonimo della scrittrice Teddy Harrison. Ha imparato a leggere da sola a quattro anni e ha scritto il suo primo romanzo a diciannove, con il nome di Amanda Carpenter. Ha conseguito due lauree e fatto mille mestieri dalla cameriera all'attivista per le associazioni di consumatori, da receptionist a manager, ma scrivere è l'unica cosa che per lei conta davvero. Ha vissuto a lungo in Inghilterra e ora vive in Colorado con i suoi cani di piccola taglia, ma grande personalità. I suoi libri l'hanno portata in vetta alle classifiche del New York Times e di Usa Today e con Il legame del drago, primo volume del Ciclo delle Razze Antiche, ha vinto il RITA Award come miglior romanzo nella categoria paranormal romance.
Saga composta da:
1.      Il legame del drago 
2.      Storm's heart, agosto 2011 (protagonisti:  Thistle “tricks” Periwinkle e Tiago)
3.      Serpent’s kiss, ottobre 2011 (protagonisti: Rune Ainissesthai e Queen Carling)
-          True colors (novella) dicembre 2011 (protagonisti: Alice Clark e Gideon Riehl)
4.      Oracle’s moon, marzo 2012 (protagonisti: Grace Andreas e Khalil)
-          Natural evil (novella) marzo 2012 (protagonisti: Claudia Hunter e Luis Alvaraz)
-          Devil’s gate (novella) giugno 2012 (protagonisti: Seremela Telemar e Duncan Turner)
-          Hunter’s season (novella) settembre 2012 (protagonist: Xant e Aubrey Niniane)
5.      Lord’s fall novembre 2012 (protagonisti: Pia e Dragos)
-          The wicked (novella) luglio 2013 (prot.: Olivia e Sebastian Hale)
6.      Kinked  novembre 2013 (protagonisti: Aryal e Quentin)
-          Dragos takes a holiday novembre 2013


OPINIONE PERSONALE (spoiler)

La prima cosa che ho pensato quando ho visto il libro è: “Chi è questa autrice?”. Infatti non avevo mai sentito nominare questa autrice paranormal, ma dopo aver letto questo libro sono intenzionata a comprare tutti i suoi libri.
La storia è ambientata in un mondo dove umani e esseri sovrannaturali vivono più o meno cordialmente insieme. Gli esseri sovrannaturali hanno i loro medici, le loro zone di competenza, i loro capi “politici” e così via. Una società nella società.
La maggior parte degli esseri sovrannaturali che si vedono nel libro sono gli wyr, dei mutaforma; ognuno di loro può mutare in un animale sia reali come volpi e scoiattoli che sovrannaturali come grifoni, draghi e unicorni.
La nostra storia si svolgerà proprio fra due wyr. Lui è un drago e lei un unicorno.
Dopo questa cosa la vostra espressione sarà perplessa, ma state tranquilli alla fine le parti dove sono trasformati sono pochissime è più un dato informativo l’animale in cui di trasformano.
Dragos, che si trasforma in un drago, fantasia saltami addosso è il wyr più vecchio di tutti, vecchio quasi come la terra e per questo è il capo degli altri wyr. Non di carattere socievole, la storia infatti inizia con lui incazzato nero, devo dire che è un essere interessante. Mi è dispiaciuto che l’autrice non abbia scavato di più nel suo passato, infatti la sua vicenda si svolge nel presente senza che lui racconti quasi nulla di sé.
Quasi tutto è visto dal punto di vista di Pia, in realtà questo è un nome falso visto che sapendo il vero nome si può controllare un wyr, ma a noi non è dato sapere quale esso sia.
La storia parte subito, niente introduzioni, premesse, no. Noi siamo nella testa di Pia che sta scappando dopo aver rubato un oggetto a Dragos, il quale è molto arrabbiato.
Ecco, il libro è scritto con la visione alternata dei due protagonisti, ma per quanto noi possiamo vedere nella loro testa raramente potremmo capire come sia stato il loro passato.
Pia come personaggio mi è piaciuta, forte, combattiva, a volte fa fantasie erotiche nei momenti sbagliati (Dragos e lei imprigionati dai goblin), ma alla fine è molto più umana di quanto ci si può aspettare. Lei come noi vuole incontrare l’amore, ma né ha paura dato che la madre gli ha fatto sempre nascondere la sua natura. Lei vuole amare, ma è quasi impossibilitata a farlo.
Dragos è un po’ il super macho della situazione, ma è anche molto interessante. Mi ha fatto arrabbiare tantissimo il fatto che non si studi il suo passato perché non fa capire la sua storia, perché si muove così, non riesco a inquadrarlo.
Diciamo che alla fine è Dragos a muovere la storia con la sua avarizia prima, poi con la sua lussuria, poi con il suo amore. In base a come si evolvono i sentimenti la storia cambia.
Scene di sesso presenti, ma non sono troppo tre o quattro distribuite tutte dopo la metà del libro perciò c’è del tempo per far sviluppare la storia, anche se non molto.
Cosa dei paranormal che non ho mai capito è perché i protagonisti debbano saltarsi addosso subito dopo essersi conosciuti, un appuntamento, una cena, no?
No, mai o quasi qui hanno aspettato di essere scappati dal castello dei goblin.
La storia procede fluida e senza intoppi. I protagonisti dei prossimi libri vengono presentati, ma non di più di questo, anche se chi vuol capire capirà.
Il colpo di scena finale non è poi tanto difficile da intuire, comunque è gestito bene con i giusti tempi e la giusta drammaticità.
Bel libro insomma.

FRASE PREFERITA

“C’erano i wyr, gli elfi, i fea di luce e di oscurità, individui alti e dagli occhi brillanti e creature bassine del colore dei funghi, incubi alati e timidi esserini che si muovevano svogliati fra le foglie e si nascondevano non appena lui appariva …”

VOTO




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