lunedì 2 dicembre 2013

Recensione: La vendetta di Isabelle - Marta Savarino



LA VENDETTA di ISABELLE

Titolo: La vendetta di Isabelle
Autore: Marta Savarino
Editore: La Mela avvelenata
Prezzo nel sito di “La mela avvelenata”: 2.99
Prezzo E-book (amazon): 3.08
Pagine: 207
Anno: 2010
TRAMA
Francia, 1691
Isabelle Morens lascia per sempre la sua città natale per raggiungere Versailles con il preciso intento di vendicare la morte dei suoi familiari e del suo promesso sposo, voluta e ordinata da Luigi XIV, il Re Sole. Lungo la strada incontra Jacques, che la salva da un’aggressione e la accompagna fino a Parigi, meta comune. I due giovani si innamorano e Isabelle confessa a Jacques i suoi propositi di vendetta senza però sapere che l’uomo altri non è se non il figlio illegittimo proprio del sovrano. L’uomo nasconde la vera identità non rivelandole i propri natali, né di essere il Conte di Portchartain. Una volta giunti a Parigi le loro strade si dividono. Qui Isabelle trova ospitalità presso la famiglia Arnaud, lavora come cameriera presso la locanda di loro proprietà e stringe amicizia con la figlia della coppia, Jeanne. Tra le due nasce un legame fraterno e la giovane locandiera decide di aiutare l’amica a portare a termine il suo piano. Intanto Jacques è rientrato a Corte dove lo attende il padre, il re, che ha intenzione di coinvolgerlo nel suo prossimo progetto politico, trascinando anche il Maresciallo Nicolas de Catinat.
Le vite di Isabelle, Jacques, Nicolas e Jeanne, uomini e donne di ceti sociali tanto differenti ma più simili di quanto avrebbero mai potuto immaginare, si ritrovano incrociate contro ogni aspettativa e riusciranno a cambiare un destino che per loro sembrava già scritto.
Due storie d’amore si intrecciano in questo romanzo storico ricco di suspance e colpi di scena. Ogni tassello andrà a posto e vivrete un’avventura coinvolgente, capace di trascinarvi indietro nel tempo.
***
Nata a Torino il 3 gennaio 1981, ha vissuto per 25 anni a Rivoli (TO), città che le è rimasta nel cuore, per poi trasferirsi per amore a Volpiano (TO) dove vive tuttora col marito e la figlia Nadia. Diplomata al liceo linguistico, dopo avere frequentato per un anno la facoltà di Giurisprudenza all’università e avere nel frattempo lavorato con i genitori, ha trovato impiego in banca dove lavora tuttora. Grande appassionata di storia francese, in particolar modo del periodo che interessa il regno di Luigi XIV, il Re Sole. Nel tempo libero oltre a dedicarsi alla famiglia e alla sua bambina, ama leggere, in particolar modo la sua passione sono i romanzi storici.

Pagina Facebook del libro:

OPINIONE PERSONALE (spoiler):

Premetto una cosa, io questo libro non volevo leggerlo perché mi sono spesso imbattuta in romanzi storici che non rispettavano per nulla l’ambientazione e perciò non mi soddisfavano. Io amo molto la storia e anche se capisco che uno scrittore un po’ la storia deve cambiarla e romanzarla troppi stravolgimenti non mi piacciano. Detto questo alla fine mi sono fatta convincere da una amica e ho aperto questo libro. E’ stata una bella esperienza.
La storia si apre con il re Luigi XIV che costretto dalla madre a sposare Maria Teresa, regina di Spagna, decide per ripicca di violentare la cameriera quindicenne della madre. Sì avete capito bene, la cameriera quindicenne della madre. Adesso ho capito che siamo nel XV secolo, ma è una vendetta stupida, è insensata, userei altre parole ma non posso.
La ragazza che si chiama Jacqueline e rimane incinta del nostro eroe Jacques per poi morire. Parabola nefanda e triste né sono consapevole, ma devo dire che il tutto ha senso nell’epoca storica in cui il romanzo è ambientato.
Questo è solo l’inizio dell’avventura, ma per evitare di raccontarvi tutto il libro vedrò di descrivere i personaggi.
Luigi XIV all’inizio mi ha fatto pena, ma solo all’inizio, dopo circa venti pagine abusa della donzella e la mia pena si trasforma in rabbia. Come figura storica mi ha sempre affascinato, ma moralmente sapevo che non era ineccepibile, però un re così sicuramente non era molto amato dai suoi sudditi. Delle volte mi dispiace leggere romanzi storici con la mentalità di oggi perché mi arrabbio per un sacco di cose che probabilmente all’epoca non avrebbero causato problemi, chiariamoci non sto parlando dello stupro, ma del resto come il matrimonio di stato o quello riparatore.
Mi sono piaciute molto le descrizioni che permettono di immergersi nell’atmosfera del romanzo e ho notato che molte cose sono davvero ben descritte, come i vari comportamenti dei personaggi, inerenti all’epoca, e le relazioni che si instaurano fra essi.
Isabelle è un personaggio ben caratterizzato, e anche io avrei cercato vendetta se Luigi XIV avesse ucciso la mia famiglia. Forte e tratti dolce, molto amabile come personaggio e uno di quelli che ho apprezzato di più.
Lo stile molto accattivante ha sicuramente aiutato infatti la storia era scorrevole e mai lenta, forse a tratti rallentava, ma mai abbastanza da farti nascere la voglia di smettere di leggere. Molti sono i colpi di scena soprattutto nel finale, che io avrei leggermente cambiato, ma fa niente.
Diciamo che l’autrice ha saputo ben bilanciare la storia vera e propria con quella da lei inventata, creando intrighi e relazioni attuali e al col tempo realistiche per l’epoca della Francia del 1691.

VOTO




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