sabato 21 dicembre 2013

Recensione: Lover at Last - L'ora dell'amore - J.R. Ward - La Confraternita del Pugnale Nero N*11



LOVER AT LAST –
L’ORA DELL’AMORE

E’ un libro M/M.
I protagonisti hanno una relazione omosessuale.


Titolo: Lover at Last - L’ora dell’amore
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Mondolibri
Prezzo: 16.00
Prezzo E-book: 13.60
Pagine: 600
Anno: primi di dicembre 2013


TRAMA
Qhuinn, figlio di nessuno, è abituato a essere solo. Rinnegato dalla sua famiglia (stirpe), respinto dall’aristocrazia,  ha trovato la sua ragione di vita nella lotta contro la Lessening Society come uno dei combattenti più brutali. Ma la sua vita non è completa. Anche se la prospettiva di avere una famiglia tutta sua è quasi raggiungibile ( a portata di mano), è vuoto all’interno, il suo cuore è per un altro…
Blay, dopo anni di amore non corrisposto, ha superato i suoi sentimenti per Qhuinn. Ed era giunto il momento: il maschio ha trovato il rapporto perfetto con un’Eletta, e stanno per avere un bambino – come Qhuinn aveva sempre sognato. E’ dura vedere la nuova coppia insieme, ma costruire la sua vita attorno ad una chimera gli spezzerà solo il cuore. Come ha sperimentato in prima persona.

Il destino, però, porterà i due soldati vampiro in una direzione diversa … ma mentre la battaglia per il trono si farà più intensa, e nuovi antagonisti sul campo di battaglia di Caldwell creeranno un mortale pericolo per la Confraternita, Qhuinn imparerà la vera definizione di coraggio, e due cuori fatti per stare insieme … diverranno uno.
***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012), Ferita (2013) e Rinascita (Luglio 2013),  L’ora dell’amore (Dicembre 2013).

Vi terrò aggiornate anche sull’uscita dell’edizione Rizzoli che avverrà verso febbraio/marzo 2014.

CONSIGLIO:

Farò una recensione con molti spoiler perciò se volete gustarvi la lettura FERMATEVI qui.
Il mio consiglio è che chiunque abbia letto i precedenti 10 libri della saga dovrebbe leggere anche questo. E’ un libro bello, dove finalmente due personaggi a cui vogliamo molto bene trovano la felicità. Ha qualche pecca, ma si possono sorpassare.






OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Parto da dire che ho realmente apprezzato questo libro. Qhuinn e Blay meritavano finalmente di stare assieme ed essere felici, e un po’ anche noi volevamo la loro felicità così che smettessero tutte quelle pagine interminabili dove uno piangeva, l’altro geloso si disperava, o scene come quelladel nono libro: la camera da letto di Blay e Sax.
Il fatto che Blay abbia lasciato Sax non mi ha fatto piangere, ma Sax mi ha fatto un po’ pena e spero che nei prossimi volumi la Ward darà anche a lui un lieto fine con un uomo che lo vuole davvero e non solo come tappabuchi.
Questo non era il libro della saga che attendevo con più ansia, devo dire che il libro di John e Xherx rimane ancora il mio preferito perché il rapporto fra la narrazione di lei e la narrazione di lui è equilibrato e la storia di per sé è molto bella … e poi muore Lash, solo per questo a vinto.
Come ogni libro della Ward, tranne quello di Payne e Manello (sono sicura che era uno scherzo), questo libro è sicuramente bello, ma nella mia scala non riesce a prendere il massimo.
In realtà da un po’ i libri della Ward mi ammaliano ma non mi entusiasmano come i primi. Spero nel prossimo.
Vediamo perché non ho dato 5 stelle a questo libro:

Problema n°1: I ragazzoni.
Si il problema sono proprio i due protagonisti. Belli, stupendi, ma testoni come caproni di montagna. Non ha senso tutta la reticenza di Blay a dire a Qhuinn di aver rotto con Sax, soprattutto dopo aver fatto sesso con lui 2 volte. Perché non glielo dici?
La gelosia di Qhuinn è snervante a volte. Ritornano così le interminabili pagine di lagna che non sono mai mancate per raccontare i due uomini, ma credevo che in questo libro c’è ne sarebbero state meno. Attenzione non vorrei che dopo queste frasi pensasse che il libro è brutto, ma sto solo sottolineando le cose che mi hanno dato fastidio isolandole da un contesto molto bello.

Problema n°2: 600 pagine.
Il libro è davvero lungo. Quando un libro è così lungo si sa già che non parlerà solo della coppia, ma di altre cose è questo distrae. La continuità della storia viene spesso frammentata e questo da fastidio alla lettura.

Problema n°3: le sotto-trame.
Le sotto-trame sono tre in questo libro.
Sotto-trama n°1: Xcor. Definibile anche come l’inutilità. Il fatto è che io ho esultato quando la Ward ha aggiunto la BoB che si opponeva alla BDB, così non dovevo più leggermi interminabili pagine s cosa pensassero i lesser, ma qui la BoB è inutile.
Capisco che non si poteva far svanire per un intero libro la figura di Xcor visto che il maggior antagonista di Whart al momento, ma non erano necessarie tante pagine. Il fatto è che in tutte le pagine in cui lo vediamo, tranne alla fine che finalmente si risveglia e fa qualcosa, non fa nulla se non piangere e disperarsi perché non può stare con Layla, o insultarsi perché ha pianto e si è disperato per Layla. Ho già i protagonisti per le scene di lamentela, non mi servivi anche tu.
La cosa più eclatante, però, è stata quando scopre dove abita la Confraternita, ma non li attacca. Cavolo, tu sei il cattivo, comportati come tale, o almeno provaci!
Adesso il problema sembra risolto con la questione dell’avvocato, ma spero che ti rialzi del tutto con il prossimo libro.
Sotto-trama n°2:Assail. Un gran figo, molto sensuale e bello, come quasi tutti maschi in questa saga, ma la sua storia personale non è legata ne alla BDB né alla BoB, né alla glymera o altri luoghi ricollocabili alla trama principale, perciò non capisco a cosa serva raccontare la sua storia. Sembra più una novella inserita nella storia principale. Una storia d’amore carina non c’è niente da dire.
Un particolare però mi ha lasciato perplessa, non c’era traduzione migliore in italiano di Sola Morte. Capisco che in inglese possa essere un nome particolare come un altro, ma in italiano non si può vedere.
Sotto-trama n°3: Trez. Interessenta perché non si sa ancora molto sulle ombre e notisie in più sono sempre ben accette, ma il tutto poteva essere raccontato in un terzo del tempo.

Problema n°4: Le scene di sesso.
Il problema in realtà non è il sesso in quanto tale, ma chiunque abbia letto altri romanzi M/M sa dove voglio andare a parare, la mancanza di lubrificante. Qui non c’è da scervellarsi è neccessario in una coppia omosessuale e basta.

Per il resto la storia è molto bella.
Blay viene da una famiglia che l’ho ha sempre adorato e questa cosa si riscontra anche quando i genitori affrontano la sua dichiarazione di essere omosessuale con affetto e comprensione. Il risultato di venire da una famiglia che lo ama così tanto è che Baly rappresenta il gentleman.
Qhuinn al contrario  ha combattuto per tutta la vita una battaglia persa, quella per essere accettato da una famiglia e da un’intera classe sociale che lo ha rifiutato ed emarginato per un presunto difetto, che se studiamo un po’ scopriamo che non è poi tanto un difetto. Pensate solo che animale con occhi di due colori diversi sono ricertasi e pagati tantissimo perché questo difetto rappresenta la loro purezza di sangue. Secondariamente, ma quanto sono sexy, mi sono innamorata degli occhi spaiati dopo aver conosciuto il personaggio di Lucien nella serie “I Demoni” di Gena Showalter.
Quinn ha accumulato talmente tanta rabbia da diventare l’esempio vivente del Ribelle, piercing multipli inclusi: impetuoso, anticonformista, sopra le righe, sempre in prima linea, esplosivo, in bilico sulla sottile linea di confine tra eroismo e spinta autodistruttiva. Ma lo spirito ribelle è solo la punta dell’iceberg : il vero problema è l’odio verso se stesso.
Blay ormai non vuole più lottare per convincerlo a non odiarsi soprattutto perché è rimasto ferito troppe volte.
Qhuinn sa di avere perso le sue occasioni, non si fa illusioni e, con una disperazione che intenerisce, si accontenta delle briciole. Qhuinn dovrà sbattere talmente tante volte, nel corso delle seicento pagine, che noi siamo tutti dalla sua parte e troviamo la chiusura di Blay quasi imperdonabile
Conclusione: con cento pagine in meno, tutte tolte alle trame secondarie, questo libro aveva tutte le carte in regola per “spaccare”.

FRASE PREFERITA

I due giorni che aveva trascorso a casa di Blay lo avevano tirato su, una pausa dalla totale mancanza d'aria in questa casa. Sfortunatamente l'ustione del rientro era talmente forte che il beneficio dell'essere andato via quasi si equiparava.

Un buon riassunto della loro storia, no?

VOTO




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