AMORI NEL TEMPO
Titolo: Amori nel tempo
Saga: Highlander
Autore: Karen Marie Moning
Editore: Leggere editore
Prezzo: 10.00
Prezzo E-book: 4.99
Pagine: 377
Anno: 2011
TRAMA
Hawk è un
predatore leggendario, invincibile sul campo di battaglia quanto nelle camere
delle dame di tutto il Regno. Nessuna donna è in grado di ignorarne il fascino,
ma mai nessuna è riuscita a scalfire il suo cuore... Finché un mago assetato di
vendetta non trasporta Adrienne de Simone dalla Seattle del Ventesimo secolo
alla Scozia medievale. Prigioniera di un secolo troppo distante da lei, con la
sua intraprendenza e i suoi modi diretti, Adrienne diverrà la sfida più ardua
che Hawk abbia mai affrontato. E quando i due vengono costretti a sposarsi,
Adrienne si ripromette di tenerlo a debita distanza... Ma lui le ha sussurrato
che presto non potrà fare a meno di pronunciare il suo nome nel buio della
notte, e questa volta lei dovrà ricredersi, perché anche nel più duro dei
predatori può celarsi la promessa di una felicità sconfinata. Per assaporarla
insieme dovranno vincere le ultime resistenze che stringono i loro cuori.
***
La serie è composta da:
1. Amori
nel tempo
2.
Torna da Me
3.
L’ultimo dei
templari
4.
Il bacio del
Highlander
5.
The dark
Highlander
6.
The immortal
Highlander
7. The
Spell of the Highlander
OPINIONE
PERSONALE (spoiler)
Prima di iniziare a raccontare il libro vorrei far
sapere che questa è una delle numerose serie che rischia di essere interrotta
in Italia. Questo fatto delle serie interrotte è uno scandalo ed è anche
irrispettoso da parte delle case editrici. E’ ovvio che le case editrici
vogliono guadagnare, ma non pubblicando più la traduzione di alcune serie meno
popolari rischi di rendere impossibile la fruizione di una serie a una fan perché
non sa l’inglese.
Perciò detto questo chiedo a chi voglia di firmare
anonimamente, o no, la petizione per far continuare la traduzione di questa
serie:
Link:
Parliamo del libro. Il libro non è il migliore delle
serie. In Italia sono arrivati 4 libri su 7, ma penso che una vera svolta ci
sia stato dal terzo volume in poi.
Il problema principale è che questa saga si pone in
un universo di paranormal, ma l’elemento magico è qui poco presente, si vede
infatti solo nello spostamento temporale di Adrianne da parte di Adam, la fata
protagonista del 6°libro.
E voi mi risponderete? Hai appena parlato di fate
allora il mondo magico è presente.
Il parallelo fra il mondo umano è quello delle fate
è sì presente, ma le incursioni magiche sono poche.
Mi spiego. Adam è una fata, vive nel mondo delle
fate, ma non fa nulla di magico quando è nel mondo degli umani, si comporta
tranquillamente.
L’elemento predominante rimane perciò quello
romance. Infatti tutto gira intorno alla storia d’amore fra Hawk e Adrianne.
La storia parte dal fatto che la regina delle fate
adula le capacità amatorie di Hawk e il re delle fate ingelosito vuole
distruggere l’umano con l’aiuto del suo giullare Adam. Adam allora deve trovare
una donna che non gli resista così da farlo soffrire e trova Adrianne, ferita
dal bellissimo precedente fidanzato. Il tutto deve essere fatto perché le fate
per rispettare un patto fatto millenni fa non possono uccidere o intromettersi
troppo nella vita degli uomini.
Nessuno dei due personaggi è di per sé entusiasmante:
lui è il bello, forte, aitante, guerriero e lei è la donna indipendente,
determinata. Il passato di Adrianne è interessante con la storia del suo ex
magnante della droga di New Orleans e di come lei ha fatto a scappare; ma non
si viene quasi mai coinvolti nella loro storia, passa e se ne va.
Forse il migliore è Adam che è un buon antagonista
senza cadere però nella detestabilità, visto che poi avrà un libro suo.
I personaggi comprimari potevano essere più presenti,
soprattutto la madre di lui che poteva diventare una figura interessante; però
la sua storia non viene che accennata.
E’ necessario leggere questo libro per la saga? No,
i libri sono staccati l’uno dall’altro (tranne il 4 e il 5 perché parlano di
due fratelli gemelli).
Bisogna ricordare che il romanzo è stato scritto nel
1999 e forse questo rende la lettura un po’ strana per una persona abituata ad
paranormal più moderni.
Che bella l’Italia dove i romanzi arrivano dodici
anni dopo!
Apriamo una parentesi sulla caratterizzazione
storica che io amo particolarmente. Non si può far parlare una persona del 1500
come una del XX secolo, non si può.
E poi arriva la chicca. Hawk è il padrone del
castello, ma viene sbattuto al freddo e al gelo da un servo perché è ormai
troppo che è ubriaco e deve schiarirsi le idee per non far soffrire la madre; e
le guardie al portone bloccano la porta.
Contestualizzazione storica assente. Nel 1500 il
servo era morto, morto non c’erano altre possibilità.
Anche il fatto che lei non abbia una crisi di nervi
per essere atterrata nel 1500 o che un gruppo di uomini vedendo una donna in
jeans e maglione non si facciano
domande, è qualcosa su cui riflettere.
Dovreste leggerlo? Non è un libro imperdibile,
conosco libri molto più interessanti di questa autrice, ma è un buon romance,
infondo segue tutti i canoni previsti.
Questa è l’assurdità. Se il libro fosse dentro la
categoria romance avrebbe tutte le carte in regola per essere un ottimo libro,
ma visto che vuole gareggiare con i fantasy o paranormal non riesce a tenere il
ritmo.
Diciamo che possiamo vedere il libro come una
palestra di allenamento.
Una lettura io la consiglierei solo perché io non
riesco a resistere ai romanzi storici ambientati in Scozia. Muscoli e kilt: il
meglio!
FRASE PREFERITA
L’alba
sorgeva dall’oceano, oltre le scogliere, con un’impazienza violacea che tingeva
le mura di Dalkeith di un color porpora scuro. Nel suo studio, Hawk scrutava la
notte filtrare attraverso le porte aperte sul versante occidentale.
Lei se ne stava sul ciglio della scogliera, immobile, con la mantella di velluto che svolazzava nel vento. A che cosa pensava, mentre guardava nel vuoto, in direzione del mare? Erano passate settimane da quel giorno alla fucina, settimane rigogliose con giorni fragili e albe delicate, notti vermiglie e temporali estivi. E nei giorni che passavano, quei gioielli delle estati scozzesi, c’erano mille vedute che voleva condividere con lei. Lei era tutta la sua vita. Non aveva modo di tornare da qualunque posto fosse venuta! Lui le avrebbe dato tutto quello che voleva. Tutto, ma lei non doveva lasciarlo. Quello mai. La sua esistenza aveva le sembianze di un inferno dorato e lui non ne trovava l’uscita.
Lei se ne stava sul ciglio della scogliera, immobile, con la mantella di velluto che svolazzava nel vento. A che cosa pensava, mentre guardava nel vuoto, in direzione del mare? Erano passate settimane da quel giorno alla fucina, settimane rigogliose con giorni fragili e albe delicate, notti vermiglie e temporali estivi. E nei giorni che passavano, quei gioielli delle estati scozzesi, c’erano mille vedute che voleva condividere con lei. Lei era tutta la sua vita. Non aveva modo di tornare da qualunque posto fosse venuta! Lui le avrebbe dato tutto quello che voleva. Tutto, ma lei non doveva lasciarlo. Quello mai. La sua esistenza aveva le sembianze di un inferno dorato e lui non ne trovava l’uscita.
VOTO
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