OUTLANDER 1x06
IL COMANDANTE GARRISON
OPINIONE PERSONALE (spoiler)
Come
prima cosa devo congratularmi con un attore che mi ha sbalordito con la sua
capacità: Tobias Menzies.
Sono
rimasta sbalordita da come riesca a farci provare profondo affetto per la
figura di Frank, che è un marito devoto, un brav’uomo, una persona che è degna
del nostro rispetto e dell’amore di Claire; ma con la stessa faccia possa farci
provare profondo odio per la figura del “Black Jack” Randall.
Capiamoci
in un libro è più facile riuscire a non stupirsi per il fatto che un personaggio buono sia
uguale esteriormente ad un personaggio profondamente cattivo, poiché la nostra
mente anche se leggiamo che i personaggi sono identici apporta delle differenze
adattando ad una persona cattiva un certo tono di voce, un certo modo di
camminare, una certa espressione; mentre ad un personaggio buono abbiniamo
aggettivi opposti.
Quando
invece in una serie siamo costretti, per il fatto che sia lo stesso attore, a
vederne l’uguaglianza, l’attore deve essere bravissimo per darmi la sensazione
che siano due personaggi diversi. E lui c’è la fa magistralmente.
Black
Jack mi ha convinto, come aveva convinto Claire, del fatto che lui non era
cattivo, ma rotto dentro a causa della bellicosa e pericolosa vita del soldato
che deve sottomettere gli scozzesi. Mi ha sconvolto quando le ha dato un pugno,
perché non ci sarei mai arrivata.
Questa
puntata è tutta concentrata sulla grandezza dell’attore, perché la parte più
consistente della puntata se la mangia lui nel suo “monologo”.
Allo
stesso tempo a fine puntata capiamo quanto gli scozzesi erano, e sono ancora,
legati alla parte magica della natura, infatti Dougal che salva Claire dalla
tortura che il comandante Randall voleva infliggerle, ma poi crede finalmente
che lei sia innocente solo perché beve l’acqua da una fonte. Questa fonte è magica
e si dice che se menti le tue viscere saranno ustionate dall’interno. La cosa
mi ha lasciato perplessa.
Il
titolo, di questo episodio, non è azzeccatissimo perché di Garrison facciamo
una conoscenza solo marginale.
La
cosa interessante è che per la prima volta Claire si sente di nuovo a casa,
infatti è circondata da inglesi che non dubitano di lei e non la trattano come
una straniera, ma come una bellissima rosa inglese. Claire rimane anche
soddisfatta che per una volta è Dougal che E’ stato estraniato dalla
conversazione e non lei.
Per
una attimo poi sono stata anche d’accordo con le giubbe rosse, infatti è davvero
difficile riuscire a capire senza l’aiuto dei sottotitoli cosa dicono
perfettamente i nostri amatissimi Highlander.
Anche
il fatto che Claire trova maggiore rispetto tra gli scozzesi che la vedono come
una straniera, che fra i suoi che la vedono come un’infetta, mi ha fatto
riflettere e mi è piaciuta.
Nessun commento:
Posta un commento