lunedì 15 aprile 2013

Recensione classico: Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO 
Jane Austen
Recensione che partecipa al concorso "Un classico al mese 2013"  del blog:




Titolo: Orgoglio e Pregiudizio 
Autore: Jane Austen 
Editore: BUR Rizzoli 
Prezzo: 7,50 
Prezzo E-book:3,99  
Pagine: 392 
Anno: 1813 




TRAMA 
In provincia non succede mai molto, e l’arrivo di due scapoli giovani e benestanti è un avvenimento. Specialmente in una casa con ragazze in età da marito e di scarsi mezzi, come sono le cinque sorelle Bennet. Eppure, fin dal primo incontro, tra la vivace Elizabeth e lo scostante Darcy scatta una cordiale antipatia. Quando la ragazza scopre che lui trama contro la liaison tra l’amata sorella Jane e l’amico Bingley, l’avversione si fa ancora più forte. Ma gli eventi sgretoleranno il pregiudizio di Elizabeth, e anche Darcy, nonostante il suo orgoglio aristocratico, si scoprirà perdutamente innamorato. Nel suo capolavoro, Jane Austen tratteggia con affetto e brio la vita provinciale che conosceva così bene, e i suoi personaggi deliziosi animano una commedia di costume tra le più amate della letteratura inglese. 
*** 
Figlia del pastore anglicano George Austen e di Cassandra Leigh, Jane Austen nacque il 16 dicembre del 1775 a Steventon, nello Hampshire, un piccolo villaggio nel sud-est dell'Inghilterra. Penultima di otto figli, sei maschi e due femmine (James, George, Edward, Henry Thomas, Francis William Frank, Charles John, Jane e Cassandra Elizabeth), fu legata particolarmente alla sorella Cassandra. 
Tra il 1795 e il 1799 la Austen iniziò la stesura di quelli che diventeranno i suoi lavori più celebri: Prime impressioni, prima bozza di Orgoglio e pregiudizio ed Elinor e Marianne che divenne Ragione e sentimento. 
Dopo l'arrivo a Chawton, Jane Austen riuscì a far pubblicare quattro romanzi ottenendo un discreto successo. Tramite il fratello Henry, l'editore Thomas Egerton acconsentì nel 1811 a pubblicare Ragione e sentimento di cui si vendettero tutte le copie già a metà del 1813. Lo stesso Egerton pubblicò, nel gennaio del 1813, Orgoglio e pregiudizio, ultima revisione di Prime impressioni. Il romanzo fu accolto immediatamente molto bene e già nell'ottobre dello stesso anno ne fu stampata una seconda edizione. Nel 1812 iniziò la stesura di Mansfield Park, terminato e pubblicato nel 1814, ne furono vendute tutte le copie in sei mesi.[9] 
Sempre nel 1814 iniziò la stesura di Emma, concluso nel 1815 e pubblicato nel dicembre dello stesso anno da John Murray, noto editore di Londra. Emma fu l'ultimo romanzo della Austen pubblicato in vita. Infatti il suo ultimo e più maturo romanzo, Persuasione (che scrisse nel 1815), fu pubblicato postumo nel dicembre del 1817 insieme a L'abbazia di Northanger ancora inedito. 
Nel 1816 la Austen si ammalò gravemente. Muore a 40 anni. 

OPINIONE PERSONALE 
Non so chi leggerà la mia recensione, ma devo subito scusarmi per la mia scarsa preparazione e il mio amatoriale approccio all’arte del recensire. Io sono solo una ragazza che vede nella Austen un mostro sacro difficile da poter criticare, ma anche da recensire. Chi sono io per recensire i suoi capolavori? 
Messo in chiaro questo dettaglio mi appresto ad affrontare la più ardua recensione della mia vita. 
Orgoglio e Pregiudizio è forse il romanzo che più ha segnato la mia passione per la lettura catturando con il suo andamento altalenante e conturbante la mia mente. Come potete vedere io amo questo libro, e questo è constatabile anche dallo stato decadente e usurato del libro. 
I classici si leggono su carta stampata, ragazzi. Bisogna assaporare il fruscio delle pagine, la pesantezza del volume, l’odore dell’inchiostro e, cosa più importante, diventa difficile cancellare o far sparire un romanzo di 400 pagine per sbaglio. 
La storia la conosciamo tutti, come tutti conosciamo i personaggi o almeno Mr. Darcy, perché chi infondo non lo ha mai sentito nominare?  
Ok, siamo seri.  
Il romanzo si apre con la celebre frase: “ E’ verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi”. 
Già questa frase potrebbe bastare a descrivere il libro. In appena due righe la Austen ha fatto capire al lettore come girava il mondo a quell’epoca, cosa era giusto fare e come ci si doveva comportare, ma soprattutto ci ha fatto scoprire che la sua scrittura è ironica, critica e realistica. 
La grandezza di questo romanzo è il fatto che ci fa dare un occhiata nel mondo dei ricchi o quasi del 1800, così da farci sentire parte della storia. E’ una scrittura privata, femminile è vero. 
Gli uomini scrivono di missioni, avventure e guerra perché sono cose che hanno fatto e continuano a fare. La Austen scrive di fiocchi, balli, merletti, corteggiamenti perché questa era la sua vita. Lei scrive di quello che sa di quello che vede. Non cerca lo straordinario, ma dimostra che anche l’ordinario era una sfida, una guerra.  
La guerra nell’accaparrarsi il marito, la guerra di una madre con cinque figlie e poche possibilità, la guerra sopravvivenza fra due realtà distinte. La vita di tutti i giorni. 
Un uomo avrebbe scritto della situazione politica, di Napoleone. Qui nessuno lo cita, in realtà, la vita delle nostre protagoniste non potrebbe essere più distaccata dalla politica inglese; come se vivessero in un altro mondo: quello dedicato a loro. 
Io non avrei voluto vivere con Elisabeth e le sue sorelle, il mio carattere non mi asseconderebbe mai nel fare dello scopo della mia vita la ricerca di un marito, ma questo romanzo mi ha dato la possibilità di capire cosa sarebbe successo se fosse stato così. 
Adesso credo che sia d’obbligo parlare di Mr. Darcy, perché anche se la protagonista è Elisabeth, nulla sarebbe accaduto senza l’uomo sovra citato. La stessa figura di Elisabeth, così intraprendente, energica e orgogliosa, non avrebbe avuto senso. 
Tutto si muove e viene mosso da Darcy! 
La stessa Elisabeth, che non se né accorge, viene mossa da lui. Il fatto di doverlo sfidare, contestare e forse ammaliare, le fanno cambiare atteggiamento, postura, modo di fare. Tutte le azioni della ragazza sembrano girare attorno all’odio-amore che si crea fra i due. 
Io amo Mr. Darcy, ma proprio così come è, superbo, orgoglioso, premuroso e giusto. Nessuna azione compiuta da lui è fatta per cattive intenzioni e, stranamente, è anche il primo pronto a rimediare se nota di aver fatto del male. Non potrebbe sopportarlo, la fine lo dimostra. 
Quante nello sfogliare quelle pagine non hanno provato un po’ di rabbia nei confronti di Elisabeth, che si crede saccente, quante non hanno provato rabbia nei confronti di Darcy, che non vede nessuno alla propria altezza? 
L’umanità dei personaggi rimane il filo conduttore di tutto. 
Le persone che si muovono in questo romanzo sono persone che si potrebbero incontrare per strada, solo che adesso Darcy indosserebbe un vestito di Armani con cravatta ed Elisabeth una gonna e tacchi a spillo pronta a sfidare il mondo. 
Anche le due sorelle più piccole delle Bennet sono quindicenni reali, con le loro infatuazioni, i loro errori e le loro cantonate, la differenza è che a quel tempo le cantonate dovevi portarle sulle spalle per tutta la vita come sicuramente avrà notato la fortunata signora Wickham. 
Devo dire però che il personaggio che più si può apprezzare è il padre delle sorelle. Questo è un padre che ama le sue figlie e la moglie veramente. 
Ha delle preferenze per Lizzie? 
La risposta è sì, ma perché voleva impedirle di accontentarsi. Lui vuole vedere felici le sue bambine e sapeva che se la madre avrebbe interferito con la sua crescita una di loro non sarebbe stata felice.  
I desideri della madre sono economici, vuole sì la loro felicità, ma la sua mente piccola non può fargli vedere oltre il problema materiale. Il signor Bennet vuole che loro vivano con il sorriso, con la voglia di vivere e combattere per quello che credono importante. 
Nessuno può mettere in discussione questa certezza incrollabile che ho nel Signor Bennet. 
FRASE PREFERITA 
‘If your feelings are the same as April tell now. My affection and my wishes are unchanged. But a word you will silence me forever. But if it were your feelings changed… I have to tell you bewitched body and soul and I love you, I love you, I love you and now I do not want to part with you’, chapter 58 
‘Se i Vostri sentimenti sono gli stessi di Aprile ditelo ora. Il mio affetto ed i miei desideri sono immutati. Ma una Vostra parola mi farà tacere per sempre. Se invece i Vostri sentimenti fossero cambiati devo dirvelo … Mi avete stregato anima e corpo e Vi amo, Vi amo, Vi amo e d’ora in poi non voglio più separarmi da Voi’ 
CONSIGLIO 
LEGGETELO!!!!!!!! 
Per le persone che non amano leggere voglio che sappiate una cosa. Questo libro è bellissimo, ma può impiegare un po’ di tempo e per questo, per farvi conoscere la mia passione, devo dirvi che vedere il film Orgoglio e Pregiudizio del 2005 può bastare per una infarinatura. 
Le frasi dette dagli attori sono le stesse del libro, i personaggi realistici e la sceneggiatura bellissima. Certo ci sono dei cambiamenti, come alcune parti tagliate e la dichiarazione a metà film di Dracy non è proprio cos’, ma va bene. 
Pensate quanto amo il romanzo se riesco a consigliarvi anche il film per farvelo conoscere. 

VOTO 
Non posso dare un voto ad un classico. 




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