giovedì 9 maggio 2013

Recensione: Quasi Tenebra - J.R. Ward - La confraternita del pugnale nero N*02



QUASI TENEBRA


Titolo: Quasi Tenebra
Saga: La confraternita del pugnale nero
Autore: J.R. Ward
Editore: Rizzoli BUR
Prezzo: 3.90
Prezzo E-book: 4.99
Pagine: 417
Anno: 2011
TRAMA

La guerra tra i lesser, assassini senz’anima con l’unico scopo di uccidere, e i vampiri della Confraternita del Pugnale Nero non conoscere tregua. Rhage è il più selvaggio e il più forte vampiro della Confraternita: bellissimo e letale, è però schiavo di un’antica maledizione. Ma l’incontro con la bella e dolce Mary fa scattare qualcosa dentro di lui; l’attrazione tra loro è irresistibile, più forte delle leggi che impediscono a un vampiro di legarsi a un’umana. Per Mary, la travolgente passione che la lega a Rhage potrebbe essere l’ultimo momento di felicità di un’esistenza minacciata dalla malattia.
Il secondo capitolo della saga incentrata sulla Confraternita del Pugnale Nero è una storia d’amore e sacrificio, sul confine che divide la morte dalla vita.
***
J.R. WARD si è laureata in Storia dell’Arte Medievale e in Giurisprudenza, dopo aver lavorato per anni in una delle più prestigiose istituzioni medico-universitarie di Boston.
Oro sangue è il sesto romanzo della serie della Confraternita del Pugnale Nero, con la quale l’autrice ha raggiunto il primo posto della classifica del New York Times.
Il decimo libro della serie uscirà a luglio 2013, non si conosce ancora il titolo in edizione Rizzoli.
Della serie La Confraternita del Pugnale Nero Rizzoli ha pubblicato Il risveglio (2010), Quasi tenebra (2010), Porpora (2010), Senso (2011), Possesso (2011), Oro sangue (2011), Riscatto (2012) , Tu sei mio (2012) e Ferita (2013).

DEDICA

All’inizio non andavamo molto d’accordo
vero?
Ma poi ho capito la verità su di te
e mi sono innamorata.
Grazie per avermi lasciata guardare il
mondo
attraverso i tuoi occhi
mettendomi per un po’ nei tuoi panni.
Sei così… bello.

Dopo aver scritto questo libro la Ward ha dichiarato che questo romanzo era stato una sfida per lei perché, al contrario di altri personaggi, Rhage non lo riusciva ad inquadrare e le stava anche un po’ antipatico con il suo carattere cazzuto, ma lo aveva affermato prima di scoprire il vero Rhage. Questo esprime la dedica, un ringraziamento a Rhage per averle fatto vedere il vero Rhage senza la maschera dello stonzo.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Questo libro è il primo libro di questa saga che mi ha fatto piangere perché quando nella quarta c’è scritto che questa è una storia di sacrificio è la verità.
Introduciamo il personaggio maschile: Rhage, figlio di Thorture, è il bello e impossibile. Nel primo libro le poche parti dove appariva erano scritte per farlo apparire lo stronzo, menefreghista che era apprezzato dalle fanciulle e non sapeva fare nulla se non andare dietro alle donne. Il suo personaggio però è molto di più. Lui si descrive così quando parla di se stesso al passato, ma adesso è tormentato, maledetto nel vero senso della parola. Sulla sua schiena c’è un tatuaggio che raffigura un drago e quella creatura abita davvero dentro di lui ed esce fuori quando lui soffre o si arrabbia; per questo è, per come la vedo io, il personaggio che sa controllare meglio le sue emozioni. La bestia gli è stata imposta per 100 anni dalla Vergine Scriba, la suprema divinità, la suprema Stronza per me, ma scoprirete nei libri successivi il reale motivo del mio appellativo.
Comunque questa bestia non ha la capacità di discernere l’amico dal nemico, per lui sono tutti ottimi spuntini e per questo Rhage si sente sempre un pericolo per i suoi compagni, ma loro non lo abbandonano. Questa è una delle grandezze della Confraternita; loro si chiamano fratelli perché si comportano come tali, ognuno si sacrificherebbe per l’altro e fanno sentire il loro appoggio e la presenza nei momenti tristi e difficile senza diventare oppressivi o fastidiosi. Sono un’ombra protettiva, una coperta che ti scalda senza pesare.
Le donne per Rhage sono un modo per abbassare la pressione, non fare uscire la bestia, e lui le usa come loro usano lui, solo per il sesso; ma quando incontra Mary tutto cambia.
Mary è la mia shellen preferita perché è una malata di leucemia che anche se sa che morirà passa le sue serate al telefono amico, quello per aiutare i possibili suicidi, ha una laura in psicologia che usa per aiutare i bambini con problemi a studiare. Lei è la donna dolce e gentile che non si arrende, che vuole vivere la sua vita al massimo, non spreca nulla.
La loro storia è ostacolata da tutto: la bestia, la malattia, l’impossibilità per i vampiri di frequentare essere umani.
Per salvarla più di una volta Rhage si sacrificherà per lei: la prima darà il suo sangue, attraverso un rytho,  la seconda darà la sua libertà perché accetterà di tenere per sempre la bestia dentro di sé e non vederla mai più, piuttosto che vederla morire.
Chi non vorrebbe avere un uomo come lui che ci aspetta alla fine dell’arcobaleno?
In questo libro però vengono introdotti due personaggi altrettanto importanti: Bella e John Matthew.
Bella sarà fondamentale perché è la protagonista del libro successivo. Lei è un’aristocratica vampira che abita nella villa affianco a quella di Mary e tutte le sere passa da lei a fare una chiacchierata, sono così diventate amiche. La cosa però più importante è che in questo libro Bella incontra Z per la prima volta e ne rimane affascinata. Inizia così il quasi triangolo amoroso Bella, Z e Phury; dico quasi perché Bella vede solo Z, Z non vuole che lei lo veda e cerca di sviare l’attenzione di Bella verso il fratello gemello Phury e quest’ultimo vorrebbe che Bella lo amasse, ma sa che è impossibile. Ragazzi che casino! Dovete però ricordarvi questa cosa perché fino alla fine del sesto libro questa faccenda non si risolverà.
Un avvenimento molto importante è il rapimento di Bella da parte di un lesser Mr. O, questo farà capire a Z quando la donzella sia essenziale per lui.
Ah, non dimenticatevi neanche del carissimo Mr. O. Il perché lo scoprirete nel libro terzo.
Vi ricordate che l’altra volta ho fatto un grande apprezzamento sulla fine di Darius?
Beh, andate a riguardarlo e rileggete quel punto perché è essenziale per introdurre la figura di John; infatti il ragazzo di 22 anni è la reincarnazione di Darius.
John è muto, non sa di essere la reincarnazione di Darius infatti gli è stata immessa una memoria fasulla come se lui avesse davvero vissuto 22 anni come John, ma non è così. La faccenda è complicata, ma non sprecatevi a capirla perché tanto non serve.
Vedere John come la reincarnazione di Darius sarebbe solo un problema allo sviluppo del personaggio, perciò guardatelo come un personaggio a sé, con il suo passato ed evitate la fatica.
Il fatto che sia muto è perché Darius ha accettato il pegno di facoltà chiestogli dalla Vergine Scriba.
John è stato cresciuto dalle suore nell’orfanotrofio, perché la madre lo ha partorito in un bagno pubblico e lo ha abbandonato, quindi non sa di essere un pretrans, vampiro che non ha ancora superato la transizione. Scoprirà la sua vera origine grazie all’incontro con Mary e Bella che lo faranno conoscere alla Confraternita. Qui incontrerà Thor che lo accoglierà nella sua casa insieme alla moglie Wellsie, personaggio che ho molto apprezzato per la sua dolcezza. Wellsie è la tipica mamma: dolce, amorevole, protettiva, ma mai oppressiva. Immaginatevi una donna degli anni 50-60 delle sitcom americane; o almeno per me è simile a loro. E’ incinta e pronta a tutto per aiutare un ragazzo solo.
Non trovo passaggi troppo stonati, tranne forse la veloce accettazione del fatto che Rhage sia un vampiro da parte di Mary, ma in verità non mi da fastidio neanche quello. La psicologia di Rhage è divinamente studiata: la sua maschera da cretino per il mondo, il suo animo in cerca dell’amore, il suo bisogno di affetto. E’ un personaggio perfetto, completo descritto a 360 gradi.
Notate una descrizione più dettagliata degli uomini perché alla fine sono loro a narrare e reggere tutta la storia, le donne sono utili e Mary è fantastica, ma sono delle volte dei pretesti per far scoprire la vera anima del maschio.

SCENA PREFERITA

 “Non c’è nulla che non fare per Mary, nulla che non sarei disposto a sacrificare”.
“Buon per te, in un certo senso” mormorò la Vergine Scriba “perché oltre a tenere la bestia dentro di te, esigo che rinunci a Mary”.
Rhage trasalì, convinto di aver sentito male.
“Sì, guerriero. Hai capito perfettamente:”
Un brivido mortale lo trafisse, togliendogli il respiro.
“Ecco ciò che ti offro” disse la Vergine Scriba “posso sottrarla al continuum del suo fato, risanandola completamente. Non invecchierà, non si ammalerà mai e sarà lei a decidere quando andare nel Fado. Le darò anche la possibilità di accettare il dono oppure no. Tuttavia, quando le presenterò la proposta, lei non saprà nulla di te e, che acconsenta o no, tu e il tuo mondo le sarete per sempre sconosciuti. Allo stesso modo anche lei sarà sconosciuta a tutti coloro che ha incontrato nel tuo mondo, lesser compresi. Tu sarai l’unico a ricordarsi di lei. E, se mai l’avvicinerai, lei morirà. Immediatamente”.
Rhage barcollò e cadde in avanti, atterrando sulle mani. Solo dopo parecchi minuti trovò la forza di dire qualcosa.
“Allora è vero che mi odiate”.
Sentì una leggera scossa elettrica e capì che la Vergine Scriba gli aveva toccato la spalla.
“No, guerriero. Io ti voglio bene, bambino mio. Il castigo della bestia ti è servito da insegnamento. Dovevi imparare a dominarti, a conoscere i tuoi limiti, a concentrarti sulla tua interiorità.”
“Voi mi state togliendo la vita”.

P.S.
Se la incominciate ad odiare adesso, la sua simpatia non guadagnerà punti in seguito, statene certi.







2 commenti:

  1. cavolo..questa è un altra saga che ho messo da parte perchè ne seguo talmente tante e non volevo aggiungermene, ma da quello che dici è bellissima..che fare?

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  2. ciao! la recensione è di Vero, ma mi permetto di risponderti anche io :) è una saga bellissima, di facile lettura perché alla fine non poi così collegata! io ti consiglio di iniziarla:=!!!!

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