sabato 25 gennaio 2014

Il cavaliere normanno - Catherine March


IL CAVALERE NORMANNO


Titolo: Il cavaliere normanno
Autore: Catherine March
Editore: Mondadori
Prezzo: 3.90
Prezzo E-book: 3.49
Pagine: 222
Anno: 2013

TRAMA
Inghilterra, 1066.
Quando Guglielmo di Normandia sbarca sulle coste inglesi, deciso a strappare il trono a Re Aroldo, e l'avanguardia delle sue truppe si presenta alle porte del castello di Foxbourne, Lady Julia, rimasta con pochi uomini a presidiare la fortezza, si rende conto di non poter fare altro che arrendersi al conquistatore. Prima di consentire ai normanni di entrare, tuttavia, si concede una piccola soddisfazione e colpisce con una freccia il capo del drappello nemico. Le conseguenze non si fanno aspettare: Falk de Arques, l'affascinante cavaliere che lei ha ferito, per punirla le taglia con un colpo di spada la splendida chioma bionda e la costringe a rimanere inginocchiata ai suoi piedi. Ma le umiliazioni che Julia deve sopportare non sono ancora finite..
***
Nata nello Zimbabwe, ha iniziato a scrivere all'età di dieci anni e da allora ha sempre coltivato la sua passione per i romanzi. Attualmente vive a Hastings, nei pressi del sito che fu teatro della celebre battaglia.

OPINIONE PERSONALE (spoiler)

Devo dire che ho apprezzato molto questo libro, e sapete perché mi è piaciuto tanto? Perché finalmente vedo dei personaggi muoversi nel 1066, come se realmente vivessero nel 1066 e non come se la mente di uno del ventunesimo secolo fosse stata trasferita nel corpo di un uomo medievale.
Molti troverebbero la scena dove Falk lega al collo Julia e la tiene come un cane ai suoi piedi orribile. Lo è e io non troverei mai accettare una situazione del genere, ma non mi ha stupito contestualizzata in quell’epoca.
Questa è la cosa molto bella, i personaggi sono coerenti all’epoca dove vivono.
La storia è molto semplice Falk, luogotenente di Guglielmo il Conquistatore, arriva al villaggio di Lady Julia e quando lei per malcelata stupidità, penso, lancia una freccia nel suo polpaccio, lui decide di vendicarsi e preso il possesso del palazzo la lega, gli taglia i bellissimi capelli e poi…
Momento di suspense.
Io trovo Lady Julia una donna coerente, coraggiosa, dolce e molto forte perciò ho apprezzato molto questo personaggio, anche se non ho minimamente capito il motivo per cui lei abbia dovuto attaccare Falk. Non lo so se il mio villaggio fosse sotto assedio da nemici che so di non poter sconfiggere, perché farli arrabbiare, perché? E’ giustificato per sottolineare la sua forza, la sua caparbietà? Secondo me no; altri episodi sono stati molto più esemplari.
Comunque una delle scene più belle dove Julia è protagonista è quando Julia salva una cameriera dalle sevizie della sua padrona, mostrando un lato molto dolce.
Ritornando alla storia. Falk pensa che ormai ha umiliato abbastanza Julia quando arriva Guglielmo che costringe i due a sposarsi. Momento orrore.
Questa è stata una parte molto fastidiosa perché Guglielmo costringe tutti e due, intendiamoci, a consumare subito il matrimonio dimostrando davvero un lato spregevole. Cosa gli costava aspettare una notte?
Questa scena potrebbe essere solo stata un pretesto per far vedere la parte dolce e amorevole di Falk, anche se il tutto cade nell’inutilità nella scena di sesso dopo il ritorno di Falk. Se l’avete letto potete capire.
Falk in realtà è un personaggio non sfruttato al meglio perché molto del suo passato viene lasciato all’immaginazione del lettore con piccoli racconti della vita di Falk da piccolo. L’autrice dice molte cose interessanti, come il rapporto con la madre che ha influenzato la sua visione delle donne, ma non le sviluppa facendo morire il tutto.
I personaggi secondari sono molto realistici, ma poco caratterizzati. La storia di Falk con la sua ex poteva essere sviluppata in molti modi, ma qui viene lasciata un po’ morire. Nessuna discussione, nessuna recriminazione, nessuna azione molesta, nulla solo un po’ di gelosia mal spiegata.
Ci sono molti bei spunti, cose che ho apprezzato molto infatti si trovano raramente in altri libri, e cose che mi hanno lasciata perplessa, ma in generale vale la pena leggere il libro.

VOTO





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