ESPERIMENTO
Sono
da poco entrata in possesso del libro The King scritta dalla bravissima J. R.
Ward e ho deciso di fare un esperimento che sarete voi a dirmi se continuare. La
traduzione è assolutamente amatoriale e senza scopo di lucro.
(Aspetto molto ansiosa i
vostri commenti).
Ho
deciso di tradurre, con molta calma, capitolo per capitolo il libro fino
all’uscita in Italia, che dovrebbe essere quella della Mondolibri a Dicembre.
Dico
con molta calma perché io non sono bravissima a tradurre e non riesco a
tradurre, e in realtà non voglio, un intero capitolo, ma dividerò le traduzioni
come sono divisi i paragrafi sul libro.
Se
mai vorrete citare siete pregati di citare la fonte, anche se non credo o vorrete
;-p
Partiamo!
Questa è la copertina del mio libro
PROLOGO
Diciassettesimo secolo, Vecchio continente
“Lunga vita al Re”
Al suono profondo, della grave voce , Wrath,
figlio di Wrath, provava l’istinto di guardarsi intorno alla ricerca di suo
padre … un lampo di speranza che la morte non si fosse verificata e il grande
sovrano fosse ancora fra loro.
Ma naturalmente, il suo amato padre rimase all’interno
del Fado.
Quanto
a lungo questa triste ricerca durerà? Si
chiese. Tale follia era inutile, specialmente perché i paramenti sacri del re
vampiro erano sopra di lui, la sciarpa ingioiellata e il mantello di seta e i
pugnali da cerimonia adornavano il suo corpo. La sua mente per nulla toccata da
qualche prova della sua recente incoronazione, tuttavia … o forse era il suo
cuore a non rimanere influenzato da tutto ciò che lo definiva.
Carissima Vergine Scriba, senza suo padre,
lui era così solo, anche se lui era circondato da persone che lo servivano.
“Mio signore?”
Si ricompose e si voltò. In piedi sul portone
della stanza reale del ricevimento, il suo più stretto consigliere era come una
colonna di fumo, alto e magro, vestito di abiti scuri.
“Ho l’onore di salutarvi” mormorò il maschio,
chinandosi. “Siete pronto a conoscere la femmina?”
No. “ Certo”
“ Vogliamo avviare la processione.”
“Sì’
Mentre il suo consigliere si inchinava e
retrocedeva, Wrath passeggiò per la stanza con i pannelli di quercia. Le
candele tremolavano nelle correnti d’aria che in qualche modo si infiltravano
nelle mura di pietra del castello, e il fuoco che scoppiettava nel cuore del
camino sembrava offrire solo luce, non calore.
In realtà lui non aveva nessun desiderio di
avere una shellan – o meglio, una compagna, come inevitabilmente stava per
diventare. L’amore era richiesto per primo, e lui non ne aveva nell’anima da
offrire.
Con la coda dell’occhio, catturò un lampo
brillante, e per passare il tempo prima della temuta riunione, si incamminò e
prese in considerazione il gruppo di gemme disposte sopra la scrivania
lavorata. Diamanti, zaffiri, smeraldi, perle … bellezze della natura catturate
e ancorate con l’oro battuto.
I più preziosi sono i rubini.
Le raggiunse per toccare le pietre rosso
sangue, lui pensava che era troppo presto per tutto questo. Il suo essere re,
questo accoppiamento predisposto, le centinaia di differenti domande che egli
aveva fatto e di cui aveva capito ancora troppo poco.
Necessitava di più tempo per imparare da suo
padre.
Il primo di tre colpi martellanti rimbombò
nella stanza, e Wrath fu grato che non ci fosse nessuno a vederlo
indietreggiare.
Il secondo era semplicemente più forte.
Il terzo richiese la sua risposta.
Chiuse gli occhi, e trovò difficile respirare
attraverso il dolore che gli attanagliava il petto. Voleva suo padre vicino a
lui – questo sarebbe dovuto succedere dopo, quando lui fosse stato vecchio, e
non guidato da un consigliere, ma dal suo sire.
Il fato, però, aveva sottratto al maschio
valoroso gli anni che gli erano dovuti e, a sua volta, aveva abbandonato il
figlio in una sorta di annegamento anche se c’era l’aria intorno a lui per
respirare.
Io non posso farlo, pensò Wrath.
Tuttavia, mentre il suono del terzo colpo
svaniva sui panelli, raddrizzò le spalle e imitò la voce che aveva sempre
sentito usare da suo padre.
“Entrate”
Al suo comando, la pesante porta si spalancò,
e i suoi occhi accolsero la vista dei cortigiani al completo, i loro sobri,
grigi vestiti, identici a quello del consigliere che stava davanti a loro. M
non fu questo ad essere registrato. Dietro al gruppo degli aristocratici, c’è
n’era un altro, imponenti per statura, con gli occhi stretti … e quelli erano
quelli che avevano iniziato a cantare in coro concentrati.
Onestamente, lui temeva la Confraternita del
Pugnale Nero.
Seguendo la tradizione, il banditore parlò
fortemente e chiaramente “Mio signore, ho un offerta da sottoporti. Si può
procedere con la presentazione?”
Come se la nobile figlia fosse un oggetto. Poi
di nuovo, le tradizioni e le norme sociali, a condizione che le fosse proposta
per generare figli, e davanti alla corte, lei sarebbe stata trattata come
qualsiasi fattrice pregiata qual’era.
Comunque stava per farlo? Lui non conosceva
nulla sull’atto sessuale, e tuttavia se l’approvava, si sarebbe impegnato in
quell’attività poco dopo il tramonto del giorno dopo.
“Sì” si sentì dire.
I cortigiani disposti a coppie attraverso il
portone, divisi a formare un cerchio attorno al perimetro della stanza. E poi
il canto si fece più forte.
I magnifici guerrieri della Confraternita
entrarono in una marcia, i loro enormi corpi vestiti di pelle nera e ricoperti
di armi, la cadenza delle loro voci e il movimento dei loro arti erano così
sincronizzati, che sembravano una cosa sola.
A differenza i membri della glymera, loro non ne fanno parte, ma
stanno spalla a spalla, petto a petto in una disposizione a scatola. Lui non
vedeva nulla di ciò che c’era in mezzo.
Ma lui poteva sentirne il profumo.
E il cambiamento in lui fu istantaneo e
immutabile. In un singolo battito di cuore, e la natura faticosa della vita fu
spazzato via da un formicolio di consapevolezza … una cosa che, man mano i
fratelli si avvicinavano, maturava dentro in aggressività che era poco
familiare, ma completamente poco incline ad essere ignorata.
Respirò ancora, molto profumo entrò nei suoi
polmoni, nel suo sangue, nella sua amica – non era l’olio che gli era stato
strofinato addosso, o i profumi che gli erano stati applicati, o la forma
dell’abito che indossava. Era qualcosa sotto pelle , la combinata combinazione
di elementi femminili che lui sapeva erano unici di lei e lei sola.
La Confraternita si fermò davanti a lui, e
per la prima volta, non era spaventato dalla loro aura mortale. No. Le sue
zanne allungate nella sua bocca, le trovò sollevando il labbro superiore in un
ringhio.
Fece un passo avanti, pronto a fare i maschi
davanti a lui a pezzi in modo da poter arrivare a ciò che gli stavano
schermando.
Il banditore si schiarì la voce come per cercare
di ricordargli il significato del gruppo. “ Nostro signore, questa femmina è stata
offerta a voi dalla sua linea di sangue ai fini della gravidanza. Se voi avete
il desiderio di controllate …”
“Lasciateci” Wrath sbottò “subito.”
Il silenzio scioccato che seguì fu facilmente
ignorata da lui.
Il banditore abbassò la voce: “ Mio signore,
se mi permette di finire la presentazione …”
Il corpo di Wrath si mosse da solo, ruotandosi
finche non guardò negli occhi l’altro maschio. “Fuori”.
Dietro di lui, nacque una risatina dalla Confraternita,
come se loro fossero contenti che il damerino fosse stato messo a posto dal
loro signore. Il banditore, tuttavia, non era divertito. E Wrath non se ne
curò.
Non c’era molto altro da dire: la corte aveva
molto potere, ma non era il re.
I maschi in grigio uscirono dalla stanza,
inchinandosi, e poi lui fu lasciato con la Confraternita. Subito, fecero un
passo di lato e …
Svelarono che in mezzo a loro c’era una
figura esile drappeggiata con un vestito nero dalla testa ai piedi. Comparata
ai guerrieri, la predestinata era esile, con le ossa piccole, bassa di statura –
e la sua presenza lo scosse.
“Mio signore” disse uno dei Fratelli con
rispetto “questa è Anha”.
Con la semplice e più adatta introduzione, i
guerrieri sparirono, lasciandolo solo con la femmina.
Il corpo di Wrath prese ancora il
sopravvento, girando attorno a lei con un caos nei sensi, seguendola finché lei
non si poté più muovere. Carissima Vergine Scriba, non aveva provato per
nessuna una cosa così, non la reazione alla sua presenza, né il bisogno di
essere avvolto dai suoi lombi, né l’aggressività che era nata precedentemente.
Ma soprattutto, non aveva mai pensato …
Mia
Era come una palla luminosa nel cielo
notturno, cambiava il suo paesaggio, inferiva un colpo di vulnerabilità nel suo
petto. E ancora, lui pensò, Sì,
questo è giusto. Infatti il precedente consigliere di suo padre aveva a cuore
il suo interesse. Questa femmina era quello che gli serviva per uscire dalla
solitudine: senza aver visto il suo viso, e gli faceva sentire una forza dentro
il suo sesso, il suo odore, la forma delicata lo riempiva fino alla pelle, un
urgenza di proteggerla prese in lui la priorità e un’attenzione poiché era
stato particolarmente carente.
“Anha,” lui respirò quando si fermò davanti a
lei “parlami”.
Ci fu un lungo silenzio. E poi la sua voce,
leggera e dolce, ma vibrante, entrò nelle sue orecchie. Chiuse gli occhi,
ondeggiò sui piedi, il suono echeggiava attraverso il suo sangue e le sue ossa,
più bello di qualsiasi cosa lui avesse mai sentito.
Eccetto che lui aggrottò le sopracciglia
poiché non aveva idea di ciò che aveva detto.
“Cosa avete detto?”
Per un momento, le parole che uscivano da
sotto la copertura del telo non avevano senso. Ma dopo la definizione delle
varie sillabe vene verificata dal suo cervello:
“Desidera vedere un’altra?”
Wrath aggrottò le sopracciglie confuso.
Perché vorrebbe …
“Voi non avete rimosso nulla dal mio corpo”
sentì la sua risposta come se avesse espresso il suo dubbio.
Subito, lui realizzò che lei stava tremando, il
suo abito trasmetteva il movimento – e in realtà, c’era una pesante traccia di
paura nella suo profumo.
La sua eccitazione aveva offuscato qualsiasi
sua consapevolezza di lei, ma richiedeva una rassicurazione.
Alzò il trone, e portò il gigantesca, sedia
intagliata attraverso la stanza, il suo bisogno di provvedere al suo conforto
gli dava una forza straordinaria. “Siediti”.
Lei cadde completamente dentro il sedile di
pelle di bue – e le sue mani si artigliarono sui braccioli, lui immaginò le
nocche diventare bianche da come si teneva, come se ne dipendesse la vita.
Wrath cadde sulle sue ginocchia davanti a
lei. Fissandola il suo solo pensiero, a parte possederla, era che non voleva
mai vederla spaventata.
Mai.
Wow!!!Complimenti sei bravissima. Per favore, continua.
RispondiEliminaAdoro il re.
Sono contenta che ti sia piaciuto il mio esperimento. Pubblichero' le traduzioni una volta alla settiamana di giovedi. Mettero' dei link alla fine e all'inizio di ogni traduzione per andare al traduzione precedente e successiva. Grazie ancora, e se hai voglia potresti far conoscere il mio esperimento ad altra gente. Grazie.
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