giovedì 24 aprile 2014

Esperimento




ESPERIMENTO


Sono da poco entrata in possesso del libro The King scritta dalla bravissima J. R. Ward e ho deciso di fare un esperimento che sarete voi a dirmi se continuare. La traduzione è assolutamente amatoriale e senza scopo di lucro.
(Aspetto molto ansiosa i vostri commenti).
Ho deciso di tradurre, con molta calma, capitolo per capitolo il libro fino all’uscita in Italia, che dovrebbe essere quella della Mondolibri a Dicembre.
Dico con molta calma perché io non sono bravissima a tradurre e non riesco a tradurre, e in realtà non voglio, un intero capitolo, ma dividerò le traduzioni come sono divisi i paragrafi sul libro.
Se mai vorrete citare siete pregati di citare la fonte, anche se non credo o vorrete ;-p

Partiamo!




Questa è la copertina del mio libro

PROLOGO

Diciassettesimo secolo, Vecchio continente

“Lunga vita al Re”
Al suono profondo, della grave voce , Wrath, figlio di Wrath, provava l’istinto di guardarsi intorno alla ricerca di suo padre … un lampo di speranza che la morte non si fosse verificata e il grande sovrano fosse ancora fra loro.
Ma naturalmente, il suo amato padre rimase all’interno del Fado.
Quanto a lungo questa triste ricerca durerà? Si chiese. Tale follia era inutile, specialmente perché i paramenti sacri del re vampiro erano sopra di lui, la sciarpa ingioiellata e il mantello di seta e i pugnali da cerimonia adornavano il suo corpo. La sua mente per nulla toccata da qualche prova della sua recente incoronazione, tuttavia … o forse era il suo cuore a non rimanere influenzato da tutto ciò che lo definiva.
Carissima Vergine Scriba, senza suo padre, lui era così solo, anche se lui era circondato da persone che lo servivano.
“Mio signore?”
Si ricompose e si voltò. In piedi sul portone della stanza reale del ricevimento, il suo più stretto consigliere era come una colonna di fumo, alto e magro, vestito di abiti scuri.
“Ho l’onore di salutarvi” mormorò il maschio, chinandosi. “Siete pronto a conoscere la femmina?”
No. “ Certo”
“ Vogliamo avviare la processione.”
“Sì’
Mentre il suo consigliere si inchinava e retrocedeva, Wrath passeggiò per la stanza con i pannelli di quercia. Le candele tremolavano nelle correnti d’aria che in qualche modo si infiltravano nelle mura di pietra del castello, e il fuoco che scoppiettava nel cuore del camino sembrava offrire solo luce, non calore.
In realtà lui non aveva nessun desiderio di avere una shellan – o meglio, una compagna, come inevitabilmente stava per diventare. L’amore era richiesto per primo, e lui non ne aveva nell’anima da offrire.
Con la coda dell’occhio, catturò un lampo brillante, e per passare il tempo prima della temuta riunione, si incamminò e prese in considerazione il gruppo di gemme disposte sopra la scrivania lavorata. Diamanti, zaffiri, smeraldi, perle … bellezze della natura catturate e ancorate con l’oro battuto.
I più preziosi sono i rubini.
Le raggiunse per toccare le pietre rosso sangue, lui pensava che era troppo presto per tutto questo. Il suo essere re, questo accoppiamento predisposto, le centinaia di differenti domande che egli aveva fatto e di cui aveva capito ancora troppo poco.
Necessitava di più tempo per imparare da suo padre.
Il primo di tre colpi martellanti rimbombò nella stanza, e Wrath fu grato che non ci fosse nessuno a vederlo indietreggiare.
Il secondo era semplicemente più forte.
Il terzo richiese la sua risposta.
Chiuse gli occhi, e trovò difficile respirare attraverso il dolore che gli attanagliava il petto. Voleva suo padre vicino a lui – questo sarebbe dovuto succedere dopo, quando lui fosse stato vecchio, e non guidato da un consigliere, ma dal suo sire.
Il fato, però, aveva sottratto al maschio valoroso gli anni che gli erano dovuti e, a sua volta, aveva abbandonato il figlio in una sorta di annegamento anche se c’era l’aria intorno a lui per respirare.
Io non posso farlo, pensò Wrath.
Tuttavia, mentre il suono del terzo colpo svaniva sui panelli, raddrizzò le spalle e imitò la voce che aveva sempre sentito usare da suo padre.
“Entrate”
Al suo comando, la pesante porta si spalancò, e i suoi occhi accolsero la vista dei cortigiani al completo, i loro sobri, grigi vestiti, identici a quello del consigliere che stava davanti a loro. M non fu questo ad essere registrato. Dietro al gruppo degli aristocratici, c’è n’era un altro, imponenti per statura, con gli occhi stretti … e quelli erano quelli che avevano iniziato a cantare in coro concentrati.
Onestamente, lui temeva la Confraternita del Pugnale Nero.
Seguendo la tradizione, il banditore parlò fortemente e chiaramente “Mio signore, ho un offerta da sottoporti. Si può procedere con la presentazione?”
Come se la nobile figlia fosse un oggetto. Poi di nuovo, le tradizioni e le norme sociali, a condizione che le fosse proposta per generare figli, e davanti alla corte, lei sarebbe stata trattata come qualsiasi fattrice pregiata qual’era.
Comunque stava per farlo? Lui non conosceva nulla sull’atto sessuale, e tuttavia se l’approvava, si sarebbe impegnato in quell’attività poco dopo il tramonto del giorno dopo.
“Sì” si sentì dire.
I cortigiani disposti a coppie attraverso il portone, divisi a formare un cerchio attorno al perimetro della stanza. E poi il canto si fece più forte.
I magnifici guerrieri della Confraternita entrarono in una marcia, i loro enormi corpi vestiti di pelle nera e ricoperti di armi, la cadenza delle loro voci e il movimento dei loro arti erano così sincronizzati, che sembravano una cosa sola.
A differenza i membri della glymera, loro non ne fanno parte, ma stanno spalla a spalla, petto a petto in una disposizione a scatola. Lui non vedeva nulla di ciò che c’era in mezzo.
Ma lui poteva sentirne il profumo.
E il cambiamento in lui fu istantaneo e immutabile. In un singolo battito di cuore, e la natura faticosa della vita fu spazzato via da un formicolio di consapevolezza … una cosa che, man mano i fratelli si avvicinavano, maturava dentro in aggressività che era poco familiare, ma completamente poco incline ad essere ignorata.
Respirò ancora, molto profumo entrò nei suoi polmoni, nel suo sangue, nella sua amica – non era l’olio che gli era stato strofinato addosso, o i profumi che gli erano stati applicati, o la forma dell’abito che indossava. Era qualcosa sotto pelle , la combinata combinazione di elementi femminili che lui sapeva erano unici di lei e lei sola.
La Confraternita si fermò davanti a lui, e per la prima volta, non era spaventato dalla loro aura mortale. No. Le sue zanne allungate nella sua bocca, le trovò sollevando il labbro superiore in un ringhio.
Fece un passo avanti, pronto a fare i maschi davanti a lui a pezzi in modo da poter arrivare a ciò che gli stavano schermando.
Il banditore si schiarì la voce come per cercare di ricordargli il significato del gruppo. “ Nostro signore, questa femmina è stata offerta a voi dalla sua linea di sangue ai fini della gravidanza. Se voi avete il desiderio di controllate …”
“Lasciateci” Wrath sbottò “subito.”
Il silenzio scioccato che seguì fu facilmente ignorata da lui.
Il banditore abbassò la voce: “ Mio signore, se mi permette di finire la presentazione …”
Il corpo di Wrath si mosse da solo, ruotandosi finche non guardò negli occhi l’altro maschio. “Fuori”.
Dietro di lui, nacque una risatina dalla Confraternita, come se loro fossero contenti che il damerino fosse stato messo a posto dal loro signore. Il banditore, tuttavia, non era divertito. E Wrath non se ne curò.
Non c’era molto altro da dire: la corte aveva molto potere, ma non era il re.
I maschi in grigio uscirono dalla stanza, inchinandosi, e poi lui fu lasciato con la Confraternita. Subito, fecero un passo di lato e …
Svelarono che in mezzo a loro c’era una figura esile drappeggiata con un vestito nero dalla testa ai piedi. Comparata ai guerrieri, la predestinata era esile, con le ossa piccole, bassa di statura – e la sua presenza lo scosse.
“Mio signore” disse uno dei Fratelli con rispetto “questa è Anha”.
Con la semplice e più adatta introduzione, i guerrieri sparirono, lasciandolo solo con la femmina.
Il corpo di Wrath prese ancora il sopravvento, girando attorno a lei con un caos nei sensi, seguendola finché lei non si poté più muovere. Carissima Vergine Scriba, non aveva provato per nessuna una cosa così, non la reazione alla sua presenza, né il bisogno di essere avvolto dai suoi lombi, né l’aggressività che era nata precedentemente.
Ma soprattutto, non aveva mai pensato …
Mia
Era come una palla luminosa nel cielo notturno, cambiava il suo paesaggio, inferiva un colpo di vulnerabilità nel suo petto. E ancora, lui pensò, , questo è giusto. Infatti il precedente consigliere di suo padre aveva a cuore il suo interesse. Questa femmina era quello che gli serviva per uscire dalla solitudine: senza aver visto il suo viso, e gli faceva sentire una forza dentro il suo sesso, il suo odore, la forma delicata lo riempiva fino alla pelle, un urgenza di proteggerla prese in lui la priorità e un’attenzione poiché era stato particolarmente carente.
“Anha,” lui respirò quando si fermò davanti a lei “parlami”.
Ci fu un lungo silenzio. E poi la sua voce, leggera e dolce, ma vibrante, entrò nelle sue orecchie. Chiuse gli occhi, ondeggiò sui piedi, il suono echeggiava attraverso il suo sangue e le sue ossa, più bello di qualsiasi cosa lui avesse mai sentito.
Eccetto che lui aggrottò le sopracciglia poiché non aveva idea di ciò che aveva detto.
“Cosa avete detto?”
Per un momento, le parole che uscivano da sotto la copertura del telo non avevano senso. Ma dopo la definizione delle varie sillabe vene verificata dal suo cervello:
“Desidera vedere un’altra?”
Wrath aggrottò le sopracciglie confuso. Perché vorrebbe …
“Voi non avete rimosso nulla dal mio corpo” sentì la sua risposta come se avesse espresso il suo dubbio.
Subito, lui realizzò che lei stava tremando, il suo abito trasmetteva il movimento – e in realtà, c’era una pesante traccia di paura nella suo profumo.
La sua eccitazione aveva offuscato qualsiasi sua consapevolezza di lei, ma richiedeva una rassicurazione.
Alzò il trone, e portò il gigantesca, sedia intagliata attraverso la stanza, il suo bisogno di provvedere al suo conforto gli dava una forza straordinaria. “Siediti”.
Lei cadde completamente dentro il sedile di pelle di bue – e le sue mani si artigliarono sui braccioli, lui immaginò le nocche diventare bianche da come si teneva, come se ne dipendesse la vita.
Wrath cadde sulle sue ginocchia davanti a lei. Fissandola il suo solo pensiero, a parte possederla, era che non voleva mai vederla spaventata.
Mai.



2 commenti:

  1. Wow!!!Complimenti sei bravissima. Per favore, continua.
    Adoro il re.

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    1. Sono contenta che ti sia piaciuto il mio esperimento. Pubblichero' le traduzioni una volta alla settiamana di giovedi. Mettero' dei link alla fine e all'inizio di ogni traduzione per andare al traduzione precedente e successiva. Grazie ancora, e se hai voglia potresti far conoscere il mio esperimento ad altra gente. Grazie.

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