giovedì 15 maggio 2014

The King - Traduzione Capitolo I, Paragrafo 2



THE KING


Aspetto ancora con ansia altri vostri commenti e prego di citare la fonte se mai vorrete prendere in prestito questa traduzione.
La traduzione è amatoriale e senza scopo di lucro.
Alcune parti non sono tradotte letteralmente perché era impossibile trascrivere in italiano quello espresso in inglese, soprattutto modi di dire.

Mi scuso per la pessima traduzione della frase con Jim Carrey, non ho potuto fare di meglio. Vi lascio la frase in inglese “It was The Mask all over again, nothing but Jim Carrey, Pepsodent white over here.”



Questa è la copertina del mio libro



Paragrafo 2, Capitolo I

Migliore. Notte. Di sempre.
Come Wrath si tirò fuori dalla sua shellan un’ora dopo, non poteva respirare, stava sanguinando e il suo Ragazzo di Ferro era finalmente sgonfio e bagnato.
Pur conoscendo la resistenza di quella dannata cosa? Lui aveva cinque, forse dieci minuti prima che Mr. Felicità tornasse a sorridere.
Il grande letto al centro del vasto spazio del loft era stato cambiato da quando la su Beth si era unita a lui, e come lui si distese sulla schiena, lui doveva ammettere che fare sesso sul letto era molto meglio che farlo sul pavimento. Detto questo, appena recuperò, le lenzuola erano inutili come riuscire a friggere un uovo sul petto per lo sforzo. Le coperte erano un inferno assoluto. I cuscini li avevano persi presto perché non c’era una testiera, ma il vantaggio era di poter far leva su ogni punto cardinale.
A volte gli piaceva appoggiare un piede a terra e penetrare in profondità.
Beth emise un sospiro più lungo e soddisfatto che un sonetto Shakespeariano … e stiamo parlando di un dannato? Il petto di Wrath si gonfiò come un palloncino di aria calda.
“Stai bene?” strascicò
“Dio. Sì.”
Di più con un sorriso. Era ancora tutto come in The Mask [il film], nessun Jim Carrey ma, qui con il Pepsodent bianco [marca di dentifricio]. E lei aveva ragione: il sesso era stato oltre il fantastico. L’aveva scopata sul pavimento prima che arrivassero sul materasso. Dopo, come il signore che era, l’aveva poggiata sul letto … e l’aveva presa altre tre volte. Quattro?
Poteva farlo tutta la notte …
Sicuro come un eclissi poteva oscurare la luna, il suo immenso relax era scomparso e con esso tutto il calore.
Non c’era più per lui tutta la notte. Non da quando era arrivato a litigare con la sua femmina.
“Wrath?”
“Sono qua, leelan” mormorò.
Come lei rotolò su un fianco, lui poté sentire che lo fissava, e anche se la sua vista aveva finalmente dato gli ultimi e aveva portato il sonno su tutto, poteva immaginare i suoi lunghi e folti capelli neri,  i suoi occhi blu e la sua bellissima faccia.
“Non lo sei”
“Sto bene”
Merda, da quanto tempo era così? Poteva essere stato più a lungo di un ora come gli era sembrato? Probabile. Quando era arrivato a litigare con Beth aveva perso molti fottuti giorni.
“E’ passata l’una” disse dolcemente
“Fottimi”
“Ti aiuterebbe a parlare? Wrath … puoi dirmi cosa hai?”
Ah, diavolo, aveva ragione. Era stato molto controllato ultimamente, rinchiuso in un angolo della sua mente, dove il caos non poteva raggiungerlo … non era una cosa negativa, ma era stato un viaggio da solo.
“Non sono ancora porto  tornare al lavoro”
“Non ti biasimo” lei trovò la sua bocca e sfiorò le sue labbra con sulle sue. “Possiamo rimanere un po’ più a lungo?”
“Sì” ma non abbastanza a lungo …
Un allarme sottile suonò nel suo polso.
“Dannazione.” Mettendo l’avambraccio sulla sua faccia, scosse la testa. “ Il tempo vola”.
E le responsabilità lo aspettavano. Aveva delle petizioni da rivedere. Proclamazioni da emanare. E email nella sua casella postale, fottutissime email che la glymera tirava fuori dai loro fondoschiena su base giornaliera … anche se quelle erano diminuite ultimamente  … probabilmente segno che quegli anelli di frutta stavano parlando fra loro. Non una buona notizia.
Wrath maledisse ancora. “Io non come mio padre riuscisse a fare questo. Notte dopo notte. Anno dopo anno.”
Solamente per essere ucciso brutalmente troppo giovane.
Almeno quando il vecchio Wrath era sul suo trono, le cose erano stabili: i suoi cittadini lo avevano amato e lui aveva amato loro. Nessun complotto macerava alle spalle. I nemici venivano da fuori, non da dentro.
“Scusami” disse Beth “Sei sicuro che non ci siano alcune cose che puoi ignorare?”
Wrath si mise a sedere, scostandosi dietro i suoi lunghi capelli. Siccome aveva iniziato in anticipo, a non vedere nulla, lui voleva essere fuori dal combattimento.
Non era un’opzione. Infatti, l’unica cosa sul suo carnet di ballo era tornare indietro a Caldwell e raggiungere quella scrivania. Il suo fato era stato segnato tanti, tanti anni prima, quando sua madre era entrata nel suo periodo del bisogno, e suo padre aveva fatto ciò che un hellren dovrebbe … e contro tutte le previsioni, l’erede era stato concepito, e nato, e cresciuto abbastanza perché potesse vedere entrambi uccisi dai lessers davanti ai suoi ancora funzionanti occhi da pretrans.
La memoria era chiaro come il cristallo.
Se non fosse stato fino al suo cambiamento quando il suo difetto oculare si era incominciato a manifestare. Ma questa malattia era, come il trono, parte del suo patrimonio genetico. La Vergine Scriba aveva avuto un piano di riproduzione prescritto, che aveva amplificato i tratti più desiderabili dei maschi e delle femmine e aveva creato una casta come sistema di gerarchia sociale. Buon piano fino ad un certo punto. Come al solito con una stronza come Madre Natura, la legge dele conseguenze non intenzionali aveva deciso con uno schiaffo da cagna … e questo era come questo re dal perfetto lignaggio era stato creato.
Frustrato, si alzò dal letto … e naturalmente urtò uno dei cuscini sul pavimento. Come i suoi piedi si piegarono sotto di lui il suo equilibrio andò a farsi benedire, gettò le mani fuori per reggersi, ma non sapeva dove era nello spazio …
Wrath sbatté contro il pavimento, il dolore esplose nel suo lato sinistro, ma questa non fu la parte peggiore. Poté sentire Beth muoversi attraverso la massa di lenzuola per arrivare a lui.
“No!” abbaiò, portandosi fuori dal suo raggio “Ho capito”
Come la sua voce riecheggiò nello spazio aperto del loft, lui volle mettere la testa fuori dalla vetrata. “Scusa,” mormorò, portando i suoi capelli indietro.
“Va bene”
“Non avevo intenzione di attaccarti”
“Sei sotto una grande pressione. Può succedere”
Cristo, come se gli stesse parlando di essere più delicato durante il sesso?
Dio, quando lui aveva incominciato con questa merda di essere re, aveva fatto una risoluzione interna per le stronzate e aveva preso l’impegno di occuparsi della corona, essere un ragazzo serio, fermo nei pani del padre, bla, bla, bla. Ma la sfortunata verità era che questa era una maratona che stava consumando la sua intera energia vitale … e lui era stremato dopo soli due anni. Tre. Quanto era stato lungo.
Quanti dannati anni poteva durare?
Merda lui sapeva di aver avuto sempre una miccia corta, ma chiuso nella mezzanotte della sua cecità con niente eccetto domande e se non si fosse calmato sarebbe diventato un vulcano.
No, aspetta, questo era un po’ più freddo rispetto a dover era … e il problema di fondo era la sua personalità. La lotta era la sua prima vocazione, non legiferare da una sedia.
Il padre era stato un uomo di penna; il figlio lo era di spada.
“Wrath?”
“Scusa, cosa?”
“Ti ho chiesto se volevi qualcosa da mangiare prima che ce ne andassimo”
Si figurò di tornare nella magione, doggen dovunque, Fratelli dentro e fuori, shellans tutte attorno … e si sentiva come se non potesse respirare.
Lui amava tutti loro, ma Dio, non c’era privacy lì.
“Grazie, ma prenderò qualcosa alla mia scrivania”
Ci fu un lungo silenzio. “Va bene.”
Wrath stette sul pavimento mentre lei si vestiva, il morbido sfregare dei suoi jeans salendo su quelle lunghe, succulente gambe come una nenia funebra.
“Va bene se indosso la tua maglietta?” chiese “la mia camicetta è da buttare”
“Certo. Assolutamente.”
La sua tristezza profumava come una pioggia autunnale e lo percepiva come freddo nell’aria.
Uomini, e pensare che c’erano persone che volevano essere re, lui pensava se fossero nei miei panni.
Fottuti. Pazzi.
Se non fosse per l’eredità del padre, e che tutti i vampiri che avevano veramente, profondamente amato il loro re, lui avrebbe mollato tutto e non si sarebbe voltato indietro. Ma tirarsi fuori? Non poteva farlo. Suo padre era stato un re per i libri di storia, un maschio che non aveva comandato con la sola autorità della virtù del trono su dove era seduto, ma ispirato da onesta devozione.
Wrath perde la corona? Tanto valeva pisciare su tutto ciò che gli era stato dato.
Quando il palmo della sua shellan scivolò nel suo, saltò. “Qui sono i tuoi vestiti” disse, mettendoli nelle sue mani. “ E io ho i tuoi occhiali.”
Con un veloce spostamento, la portò davanti a lui, schiacciandola sul suo corpo nudo. Era una femmina alta, ma nonostante questo arrivava ai suoi pettorali, e come lui chiudeva gli occhi, si strinse intorno a lei.
“Voglio che tu sappia una cosa” disse dentro i suoi capelli.
Come lei si allontanò, lui cercò di tirare qualcosa che valesse la pene essere ascoltato fuori dalla sua testa. Alcune righe di parole che potessero esprimere la stessa cosa che stava accandendo nel suo petto.
“Cosa,” sussurrò.
“Tu sei tutto per me”.
Questo era incredibilmente non abbastanza … e ma lei sospirò e si sciolse in quel modo, era tutto quello che aveva voluto sentire. E un pacchetto di patatine.
Qualche volta si è fortunati.
E come lui continuava a possederla, sapeva che doveva ricordarsi questo.Quanto a lungo avrebbe avuto questa femmina al suo fianco?
Lui non poteva trattenerla attraverso nulla.





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