OUTLANDER vs OUTLANDER
CONTRO
La mia voglia di paragonare il libro con
il telefilm è nata quando ho notato la pregevolezza del telefilm e il fatto che
i cambiamenti non sono numerosissimi, ma alcuni, anche solo su dettagli,
cambiano il sentimento che quella scena fa nascere.
Aver
visto il telefilm spoilera quasi tutto il libro, tranne alcune scene con
personaggi secondari o discorsi un po’ più approfonditi, perciò io consiglio il
libro, ma non è necessario comprarlo.
La
cosa che ho più apprezzato dell’opera cartacea è stato il finale.
Nel
libro il viaggio verso la Francia avviene subito dopo la fuga dalla prigione e
il libro si conclude con la dichiarazione di Claire della sua gravidanza e la
ripresa fisica di Jamie.
Questo
fatto rende il libro perfettamente autoconclusivo sottolineando il fatto che la
Galbadon non sapesse che avrebbe scritto tutti i seguiti della saga. Cosa che
apprezzo molto perché ormai siamo abituati troppo a serie che sono interrotte
per un motivo o per un altro e l’assicurazione che la fine di un volume sia una
fine e non ci faccia sentire la mancanza di un seguito rassicura.
È un
discorso più generale, ovvio, ma ci tenevo a farlo.
La
serie è anche essa autoconclusiva, ma si vede il fatto che in cantiere ci sia
già una seconda serie.
Per
questo fatto apprezzo maggiormente il libro.
Il
libro vince anche perché che avendo molto più tempo per raccontarsi può
perdersi in particolari, particolari che non aggiungono molto alla trama
principale, ma ci sono e creano un’atmosfera più immersiva e credibile.
Parlando
di personaggi cambiati Laoghaire ha una parte più importante nella serie che
nel libro, infatti nell’ultimo non testimonia al processo facendocela diventare
molto meno odiosa. Oltre a questo anche
Claire sembra meno sveglia, infatti, è Geillis ha dirle come ha ucciso il
marito. Meno Claire super detective, più persona normale.
Non
sono cambiamenti significativi, ma è piacevoli notarli quando si è speso dei soldi
per procurarsi il libro.
Un
altro cambio marginale è rappresentato quando Claire si avvicina nel 1945 alla
vetrina di un negozio e guarda un vaso. Nel libro lo compra, nella serie no. Ho
apprezzato la scelta degli sceneggiatori perché guardando la cosa in
prospettiva si percepisce un allontanamento dalla sua vita nel “presente” già
dall’inizio della storia.
Un
fatto che nel libro mi ha fatto davvero arrabbiare è la reazione di Jamie nel
libro. Dopo essere stato liberato dalla prigione e aver subito tutte le sevizie
di Randall lui scherza. Si avete capito bene, lui scherza. La cosa mi ha dato
fastidio soprattutto perché dopo alcuni capitoli cade in depressione come
abbiamo visto nel libro, perciò non si capisce bene l’ironia espressa poco
prima.
Oltre
a questo, tutte le scene di violenza fisica sono più belle nel telefilm.
Per
opinione personale la violenza fisica raccontata dai libri è meno efficace che
quella vista sullo schermo. Il nostro cervello può edulcorare le immagini
lette, mentre non può ignorare o cambiare ciò che vediamo che assimiliamo
passivamente e di conseguenza percepiamo.
Da
non dimenticare la questione Frank – Jack. Frank e Jack Randall sono uguali
fisicamente, ma non moralmente. Se nella nostra immaginazione possiamo anche
involontariamente cambiare un po’ i tratti dei due personaggi così da non farli
assomigliare poi troppo; mentre il telefilm ci costringono ad accettare la
somiglianza, usando lo stesso attore.
Non
da sottovalutare le grandi interpretazioni dei vari attori, soprattutto Tobias
e Sam.
In
conclusione cosa ho apprezzato maggiormente?
Il
telefilm!
Per
la prima volta la trasposizione mi ha incantato più dell’opera originale. Il
telefilm è fatto bene, i personaggi sono fantastici, i paesaggi non hanno nulla
da invidiare alle descrizioni dei libri e soprattutto le differenze con i libri
sono pensate.
Non
sto consigliando di non comprare il libro, ma che avendoli sotto mano tutti e
due c’è una preferenza per uno.
Spero
che la mia comparazione vi sia piaciuta.
THE WINNER IS:
Nessun commento:
Posta un commento