AD
OTTOBRE USCIRÀ LA RACCOLTA DEGLI ALTRI TRE LIBRI DELLA SERIE
I GUERRIERI DI
LAOCHRE
Titolo: I guerrieri di Laochre
Autore: Michelle Willingham
Serie:
MacEgan Brothers
Editore:
Harlequin Mondadori
Prezzo: 10,90
Prezzo E-book: 9,99
Pagine: 674
Anno: 2015
TRAMA
Irlanda/Inghilterra, 1102/1171
Nel tentativo di salvare la vita del fratello Egan,
Kieran si consegna ai predoni che hanno razziato il suo villaggio, ma lo
scambio non riesce e il bambino muore sotto i suoi occhi. Così, deciso a punire
se stesso per aver fallito nel momento più importante della sua vita e sicuro
che ormai in famiglia lo detestino, accetta di diventare schiavo di un uomo
potente. Ma la sua indole di guerriero non tarda a manifestarsi e finisce per
attirare l'attenzione di Iseult, la promessa sposa del padrone, la cui bellezza
è pari quasi alla tristezza che le tormenta l'anima. A poco a poco, la passione
irrefrenabile che li spinge l'uno nelle braccia dell'altro si trasforma in un
sentimento più profondo, destinato a sconvolgere la vita di entrambi e a
segnare la nascita di un nuovo clan: si chiameranno MacEgan, in onore del
bambino tragicamente scomparso, e regneranno su una porzione di terra dal
suggestivo nome di Laochre, che significa drappello di guerrieri. Questa è la
loro storia, e quella dei loro discendenti...
OPINIONE
PERSONALE (spoiler)
Io
adoro questa idea della Harmony di riprendere delle serie concluse e farci
degli speciali raggruppando a tre a tre la saga.
Se
la Scozia vi ha un po’ annoiato come ambientazione, ma gli uomini mezzi nudi,
aitanti e con un cuore d’oro no. Allora questa è la serie per voi.
Partiamo
dal dire che non tutti i libri sono della stessa fattura. Il secondo infatti è
il meno bello dei tre e anche il meno convincente poiché ha una protagonista che
riscrive il concetto testardaggine, aumentandolo in senso negativo.
Andiamo
per gradi e parliamo del primo capitolo.
“Lo
schiavo irlandese” deve essere letto come un prologo alla serie principale cioè
quella dei fratelli MacEgan, che sono cinque e tutti figaccioni, infatti parla
di Egan e Iseult i progenitori della dinastia. Egan era il figlio di un lord
irlandese che dopo l’assalto dei barbari al suo clan e la dipartita del
fratello minore decide di allontanarsi sentendosi indegno e si vende come schiavo.
Iseult invece è sì promessa sposa al padrone di Egan, ma in realtà è una donna
a cui è stato rapito il figlio e non si arrende mai.
La
loro storia d’amore nasce contro qualsiasi aspettativa perché alla fine la loro
storia è uguale. Tutti e due non sono riusciti a salvare qualcuno che per loro
era importante ed era sotto la loro protezione e questa tristezza che
caratterizza lo sguardo di tutti e due i protagonisti e li fa avvicinare perché
vedono una parte di loro.
Ho
trovato tutta la storia convincente e il comportamento di Egan, anche se
scostante, dolce e attento a Iseult quando scopre qual’è il suo passato. Allo
stesso modo Iseult non mostrando il suo dispiacere per la storia di Egan
diventa la promotrice e la roccia per cui Egan ritorna a casa.
Tutta
la storia non si sviluppa sui colpi di scena, né su concetti nuovi è tutto
molto classico, ma lascia leggendola la sensazione di felicità. Ci si
appassiona ai due protagonisti e si è davvero felici di vederli vincere su
tutte le disavventure e i problemi che hanno affrontato.
La
classica storia d’amore, ma che non stanca.
Il
secondo libro, invece, ha quel meccanismo che mi fa odiare a volte gli Harmony,
cioè creare personaggi che non potrebbero mai stare insieme per carattere e
farli stare insieme per il lieto fine.
Isabel
è una sassone e Patrick il capo di un clan irlandese. Qualche mese prima della
storia i sassoni hanno invaso l’Irlanda attaccando, saccheggiando e
probabilmente violentando il popolo sotto Patrick. Lui per concludere la guerra
sposa Isabel.
La
cosa che mi fa arrabbiare è che Isabel pensa che con l’amore e le buone
intenzioni si possa superare l’inimicizia fra i sassoni e gli irlandesi.
Leggendo
tutta la storia si capisce che Patrick prova un desiderio sessuale per lui, ma
non so spiegarvi come due entità così diverse stare insieme.
Se
la prima storia faceva credere e sperare nella loro unione, qui non può
esistere.
Isabel
non si comporta come una donna intelligente, ma come una bambina che oltre a
credere nelle favole ci vive dentro.
Ho
odiato tantissimo questo personaggio perché non mi riesco a comprenderla o
giustificare il suo comportamento. Davvero un libro deludente.
Non
voglio sprecare altre parole per questo deludente e irritante libro.
Il
terzo fa ritorno alla bellezza del primo romanzo perché se anche qui si trova
un rapporto fra una sassone e un irlandese è ben caratterizzato il motivo per
quale i due dovrebbero stare insieme e noi tifiamo per questa unione.
Fa
la sua comparsa anche un bell’antagonista che è l’ex fidanzato di Genevieve.
Lui aveva un rapporto violento con la donna e voleva assoggettarla al suo
volere, tanto che Genevieve fa fatica ad accettare contatti con Bevan.
Bevan
che dal canto suo ha una storia drammatica alle spalle, infatti, ha perso sia
la bambina che la moglie in un invasione sassone, cosa che gli fa odiare tutta razza.
La storia si dipana fra continui tira e molla,
sentimenti che nascono ma che vengono più volte violentemente repressi.
Viene
trattato molto bene sia la sofferenza di lui, data da sfuriate e urla ma sempre
controllate, e la vulnerabilità di lei, restia al contatto e all’abbandono
fisico.
Questa
storia presenta poi un bel colpo di scena, che mi ha davvero fatto rimanere a
bocca aperta.
Il
contesto storico è ben trattato, come i personaggi che si adattano bene alla
loro epoca. Continuo a considerare che la violenza sulle donne era molto più
comune e accettata nel passato, ma fa bene leggere di uomini, che adattati alla
loro epoca, si oppongono alla pratica.
Un
ottima raccolta di cui comprerò il seguito.
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