sabato 12 settembre 2015

Il cavaliere dalla bianca armatura - Diana Calypso



IL CAVALIERE dalla BIANCA ARMATURA


Titolo: Il cavaliere dalla bianca armatura
Saga: Storie e leggende del regno di Patrasso
Autore: Diana Calypso
Editore: auto pubblicato
Prezzo: //
Prezzo E-book: 2.44
Pagine: 79
Anno: 2015



TRAMA
Perché leggere questo romanzo? Semplicemente perché il finale vi lascerà senza parole, completamente avvinti! Immergetevi in un mondo fatto di dame, principi, cavalieri e misteriosi labirinti... La vostra fantasia verrà ampiamente saziata da questo incredibile intrigo d'amore, lotta e follia....

OPINIONE PERSONALE (no-spoiler)

Non vengo contattata spesso da autori che si auto-pubblichino, ma quando avviene mi fa piacere soprattutto se la persona con cui mi trovo a parlare si dimostra così gentile.
Durante la lettura si percepisce l’area da favola in cui l’autrice ci vuole far immergere, ma forse si cade troppo nella favola.
Immaginate di leggere adesso una favola per bambini, alcune ingenuità fanno ridere un adulto perché ormai il nostro modo di pensare è cambiato. La stessa cosa capita qui. L’autrice voleva scrivere, secondo me, una favola per adulti, ma si avvicina più a Mulan che ad un Harmony (favole per adulti per eccellenza).
Non voglio dirvi troppo perché come prima opera  è scritta bene, ti fa venire la voglia di continuare a leggere e spero che Diana continui a scrivere altre novelle o romanzi ha talento, ma ciò che non funziona deve essere cambiato.
Straordinariamente anche se il libro è composto da 79 pagine possiamo sia assistere ad uno sviluppo ben fatto per la brevità dell’opera del personaggio di Arturo (protagonista maschile), ma che uccide completamente lo sviluppo dell’amata; e sia di un colpo di scena, non così inaspettato per me, ma forse ho letto troppi libri io.
L’errore più grande è che il popolo di Patrasso è così buono da dar fastidio al lettore, e quando non è così buono da far venire il diabete, comincia ad essere irritante perché non può esistere una corte che sbeffeggia apertamente un re alleato.
Lasciando stare l’atmosferica buonista giustificata dall’idea della favola, il secondo errore è che Arturo è si il protagonista, ma anche l’unico personaggio sviluppato e non va bene avrei gradito un maggior sviluppo di lei, che c’è in parte, ma non abbastanza.
Credo che un po’ si noti il fatto che non voglio spoilerare nulla, ma essendo così corto e il primo romanzo di una scritrice vorrei che la maggior parte della gente leggerlo e farsi una propria opinione. Si chiaro che questo atteggiamento vale solo per questo libro. (I primi lavori per intendersi).

P.S.
Io cito tanto gli Harmony, ma non in senso negativo. Io amo i libretti Harmony sono cresciuta come lettrice con loro e ogni mese ho acquisti sicuri. Li cito perché li conosco tanto e soffrono di una struttura ripetitiva che li rende quello che sono perciò belli per me.





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